Le notizie del calciomercato stanno sempre più confermando l'andazzo degli ultimi cinque anni: Juventus protagonista assoluta, almeno sul fronte mercato, e creato un dream team che, senza essere minimamente esagerati, può giocarsela tranquillamente con le altre big d'Europa e risultare tra le favorite internazionali per la vittoria della coppa con le grandi orecchie. Ma non è il momento fantastico della Juve che fa preoccupare, quanto la voragine che la prima della classe ha lasciato dietro di se, un gap che sembra ormai incolmabile (a meno di miracoli calcistici, chiedasi ad un certo Ranieri). E questo gap purtroppo non è solamente opera della Signora, che ancora una volta ha dimostrato come un progetto solido può fare la differenza, a volte anche più dei soldi degli sceicchi, ma dell'inquietante stato di caos in cui riversano le altre "big" del nostro campionato. Una situazione che per certi versi ha un po' del ridicolo, specie per chi abituato, come le milanesi, a gloriosi passati neanche troppo lontani. Tra un Napoli beffato (?) e derubato del suo trascinatore, le milanesi in attesa dei milioni del sol levante e i trambusti romani, la serie A è ormai ridotta come peggio non poteva. Ma come possiamo rimediare a questi piccoli Partiamo dalla sponda Napoli: se da un lato gli azzurri, forti dei liquidi freschi provenienti dalla cessione del Pipita, hanno l'obbligo (e questa volta niente scuse, AdL) di ricostruire una squadra con almeno 3 colpi di livello internazionale, deve far fronte al fatto che, nonostante sia la seconda realtà più solida d'Italia anche per numero di apparizioni in Champions, non ha affatto un appeal da grande. Né in entrata (vedi i numerosi rifiuti di trasferimento in questa campagna) e né in uscita (prima Higuain, ora il ritorno del mal di pancia di Koulibaly). Ma la soluzione, per quanto non gradita al buon Aurelio, è una e una soltanto: la rinuncia ai diritti d'immagine. E' infatti questa la grana più grande, a cui infatti, visto quanto dicono i rumors, il presidente sembra poter rinunciare almeno per arrivare all'obiettivo Icardi. Ci pensi su, AdL. L'unica che non versa in acque tempestose pare la Roma, che in estate ha subito lo sgarro Pjanic da parte della Juve ma nulla più. Tuttavia, i risultati stentano ad arrivare, specie in campo europeo, si spera che la politica dei giovani (su cui non si capisce se la lupa punti o no onestamente) accompagnata da un paio di assesti in difesa e a centrocampo, risollevi un po' la situazione. Il preliminare farà da prova, in bocca alla lupa! Dall'altra sponda del Tevere, se così si può dire, c'è una Lazio a dir poco segnata da un campionato ai limiti del tragico per una squadra che come obiettivo minimo aveva l'Europa, e con una convivenza società-tifoseria con un piede verso la guerra civile. La soluzione sarebbe semplice: cambiare gestione. Lotito e co. hanno, a mio avviso, dimostrato di non essere adatti ad una realtà come la Lazio, specialmente dal punto di vista dei rapporti i (concediamoglielo, non facili) tifosi biancoazzurri, così come testimonia la campagna abbonamenti, che, specie ad un Genovese come me, fa proprio strano, con un numero di rinnovi rasoterra. Inoltre, la recente carica di Lotito in Figc lo tiene più occupato di quanto lo faccia la Lazio. Prenda esempio da (l'ultimissimo) Berlusconi: politica e gestione di un club blasonato non vanno d'accordo. Rinunci a una, non sono il solo a pensare che sarebbe una buona mossa. Passiamo per la chic Milano, dove ormai ci si è convertiti in toto ai milioni made in China (passatemela, non intendetela come razzista). O almeno, a parole, visto che di milioni non se n'è visto l'ombra. Rossoneri e nerazzurri per una volta condividono le stesse paure: un Thohir 2.0. E che paura. Ai posteri l'ardua sentenza di giudicare quello che si risolleverà da queste ceneri rossonere e nerazzurre. Infine, troviamo una Viola che onestamente non riesco ad inquadrare: ogni anno esprime un buon calcio, ma la trovo ogni anno che passa sempre più povera di progetti a lungo termine che possano portarla a vincere. Una dimostrazione ai tifosi sarebbe decisamente d'obbligo, per far vedere che la Fiorentina può ancora puntare in alto. Dunque, la panoramica è tutt'altro che simpatica: voi che ne pensate? Basterà il mercato a far cambiare rotta alla serie A e smentire tutti i miei dubbi e le mie preoccupazioni? Sarei curioso di sentire il parere di altri, giusto per vedere un po' altre visioni della serie A che conta. Una nota infine per l'ottimo lavoro della dirigenza del Sassuolo, unica realtà che merita le mie assolute lodi, dopo un anno stupendo coronato con una qualificazione in Europa League quasi inverosimile per un club che ha iniziato a vedere da poco le grandi luci della Serie A. Anche se, forse, è figlia del malessere delle sei?