Era esattamente il 21 Marzo 1991 quando il Milan affrontava al Velodrome l'Olympique Marsiglia nella gara di ritorno dei quarti di finale di Coppa Campioni (l'andata a San Siro era terminata 1 a 1). La partita tenacemente combattuta dalle due squadre non si sbloccherà fino al 75' quando l'inglese Chris Waddle supererà Sebastiano Rossi con un tiro dalla distanza mettendo così una seria ipoteca sul superamento del turno da parte dei francesi e la conseguente eliminazione dei campioni in carica. 
Ma negli ultimi minuti della gara si verificherà un imprevisto assai raro, ad uno dei riflettori dello stadio in conseguenza di un malfunzionamento dell'impianto elettrico, si spensero numerosi fari rendendo quasi buia la zona della porta governata da Rossi, il quale richiamò subito l'attenzione dell'arbitro svedese Karlsson. Quest'ultimo decretò per una ventina di minuti, il tempo occorrente per il ripristino del guasto, la sospensione dell'incontro per poi appunto riordinare l'ingresso alle due squadre ferme in attesa ai bordi del campo. Ma in quel preciso istante l'Amministratore Delegato del Milan, Adriano Galliani, scenderà dalle tribune con il suo immancabile impermeabile beige alla tenente Colombo e ad ampi gesti ordinerà ai suoi giocatori di abbandonare il terreno di gioco invitandoli a prendere la via degli spogliatoi.
Si trattò del più celebre "autogol manageriale" nella storia Rossonera che il Milan pagherà duramente subendo per quella gara la sconfitta a tavolino per 3 a 0 e successivamente arriverà la pesante ammenda da parte dell'Uefa escludendo per un anno la squadra dalle competizioni europee. Sarà il nostro Presidente Silvio Berlusconi a rendere pubblica con le relative scuse, pochi giorni dopo quell'esecrabile evento, una lettera in cui sottolineava la non sportività del gesto impropriamente dettato dalla incasualità dell'evento e terminato con la scelta infelice di ritirare la squadra. In un'intervista rilasciata da Adriano Galliani a Sky Sport nell'Aprile di due anni fa l'attuale dirigente del Monza in merito all'accadimento di Marsiglia così risponde: "....Marsiglia nasce...da Belgrado...dove a causa della nebbia la gara venne sospesa, e regolamento alla mano, rigiocata il giorno dopo...il Milan vinse ...e quell'anno conquistò tutto!...e così l'anno dopo sempre con Sacchi...SuperCoppa Uefa contro il Barcellona, nel doppio confronto reti di Van Basten ed Evani....Coppa Intercontinentale a Tokyo contro i colombiani Atletico Nacional  con quella magia su punizione di Chicco Evani!...e la nostra 4a Coppa Campioni vinta al Prater di Vienna contro il Benfica...con la rete di Frank Rijkaard!...e così...se il buon Dio avesse mai voluto quella nebbia a Belgrado..ho pensato...che non avesse potuto fare altrettanto facendo calare la nebbia a Marzo... in riva al mare...ma si sia forse volutamente esprimere ...spengendo delle luci...le luci di Marsiglia!!... per proseguire negli anni a vincere in europa e nel Mondo!!...Ecco!... siete riusciti a farmi dire una cosa...... che non avevo mai rivelato!!...che serbavo per me da trent'anni...ma adesso fatemi andare!!"                                
E per la squadra del Milan quel mercoledì sera in Jugoslavia nè piovve nè tuono, un freddo polare accompagnato all'improvviso da una nebbia sempre più fitta, sapete quei nebbioni milanesi che ti fanno riconoscere il vicino di casa solo dalla voce del suo saluto...sarà quella benefica bruma slava a salvare i Rossoneri dalla capitolazione contro lo Stella Rossa di Belgrado che forte del pareggio 1 a 1 realizzato nella partita di andata a San siro e del vantaggio siglato dal futuro nostro campione, avversario in questa gara Dejan Savicevic a presentarci quella serata come una notte molto complicata per via di un buio nero..fitto.. alla fine..pesto!!....ma come detto..."La nebbia agli irti colli....salirà"....ed il direttore di gara il tedesco Pauly dopo aver estratto il cartellino rosso ai danni del nostro Virdis, reo di una spallata ma non molto robusta, quasi ad applicare la pena del contrappasso decreterà dopo qualche minuto, per l'esattezza al 57', la sospensione della gara a causa di una fitta coltre di nebbia, che in pochi minuti aveva letteralmente invaso tutto il campo di gioco del Marakanà e la sua ripetizione, allora il regolamento lo permetteva con tanto di annullamento del risultato della partita in corso, venne stabilita per il giorno seguente giovedì 10 Novembre. E ripartendo dall'1 a 1 dell'andata fu, per la squadra di Arrigo Sacchi, una vera manna dal cielo paragonabile alla gioia dell'abbatimento del muro di Berlino avvenuto esattamente un anno e un giorno prima. 

Il Milan in quel mese ed in quell'anno tornava a giocare una competizione europea dopo ben 11 anni di digiuno, dal lontano scudetto della stella datato 1978 con l'addio al calcio di Gianni Rivera, seguiranno anni di fallimenti con due retrocessioni in serie B e ci consoleremo solo con l'insignificante conquista della Mitropa Cup. Seguiranno scenari bui ed inconsistenti fatti di cambi di società, di presidenza, di allenatori e di tanti fischi del pubblico insofferente fino ad arrivare alla nuova era targata Silvio Berlusconi...l'imprenditore che seppe tramutare quella titolata ma ormai retrocessa a giostra di periferia in un itinerante e spettacolare circo calcistico che in un quarto di secolo porterà nelle bacheche Rossonere ben 29 trofei e riuscendo così a convertire quei precedenti sonori fischi in gioiosi canti ed eroiche ovazioni impreziosite dalla conquista di ben 7 Palloni d'Oro da parte dei suoi giocatori in quel periodo: 3 Van Basten ed 1 ciascuno Gullit, Kakà, Shevchenko e Weah.

Ma da quelle luci di Marsiglia del 21 Marzo 1991, che spensero la luce al Milan europeo solo per un anno, farà eco a distanza di 30 anni (meno 3 giorni per la precisione) le luci...o forse i bagliori...o peggio...i fuochi fatui che si sono intravisti al minuto 48 a San Siro il 18 Marzo scorso, quando Pogba al termine di una rocambolesca azione sotto misura insaccava un beffardo pallone alle spalle di Donnarumma inibendo così alla squadra rossonera l'accesso ai quarti di finale dell'Europa League nonostante l'ottimo pareggio conseguito la settimana precedente all'Old Trafford. 
Un anno molto amaro si è dunque aperto al nostro Milan, a cominciare dalla sconfitta con la Juventus a San Siro nel giorno dell'Epifania.  Sembra proprio che i sabaudi ce l'abbiano tirata e che la Befana quel giorno ci abbia svuotato addosso tanto...troppo carbone!! Da 7 gare nelle mura amiche non si vince più!!...sono ben 17 i punti persi, da Dicembre ad oggi, in confronto ai rivali cugini dell'Inter meritatamente in testa al campionato. Siamo fuori dalla Coppa Italia, fuori dall'Europa League, dopo 21 gare senza sconfitte abbiamo perso la leadership scivolando al 2° posto ma a ben 11 lunghezze dalla vetta, ed abbiamo sul collo il fiato della rinata Juventus (Pirlo sembra aver superato gli esami di teoria del suo foglio rosa) e ancora del Napoli e dell'Atalanta squadre che hanno inserito il turbo!....Che cosa è successo al nostro Milan??...che fine ha fatto la bella squadra che con pazienza certosina il buon parmense Pioli aveva rimesso in marcia?...Perchè una serie infinita d'infortuni ha colpito a turno praticamente tutto il  nostro organico??....Perchè ad eccezione di Tomori il mercato invernale è stato un flop??...Perchè Colombo è stato dato in prestito quando ci poteva essere di grande aiuto??...Perchè Peters Hauge non è stato iscritto nella lista Uefa??....Perchè la Società non ha impedito ad Ibrahimovic di andare a San Remo??...Un forte elemento di distrazione...da quando  tornato dalla kermesse della canzone (senza motorettta) il campione svedese è l'ombra di se stesso...non segna né propone più!!...contro la Sampdoria il primo tiro  avvenuto dopo 87' !!!.....Per caso Pioli ha cambiato metodo??...Oppure la cucina di Milanello ha cambiato semplicemente Chief??  Sono troppi gl'interrogativi che ci poniamo!! 
Ma il popolo milanista non desidera risposte... vuole dei risultati... e immediati, a partire dalle gare con Parma e Genoa... altrimenti...si profilerebbero tempi ancor più cupi....passare dal 2° al 5° posto corrono solo 4 punti e cioè 1 sconfitta ed 1 pareggio ...o se preferite 4 pareggi....e delle 9 gare che dovremo andare a giocare ben 5 sono in casa...e a San Siro sembra non si vinca più!!!...a meno che... là nel tunnel sotto allo stadio... non si ponga sopra un trespolo... un barbagianni...da molte credenze popolari associato ad un rapace notturno foriero di disavventure ma ci sono anche leggende positive associate a questo animale come quella che regna nel Sud della Francia, dove si credeva che il verso di un barbagianni appollaiato sul tetto di una casa preannunciasse l'arrivo di una figlia femmina.....!!  
Avete letto bene....una figlia femmina!?...nel Sud della Francia!?....e magari quel barbagianni ci preannunciasse una bella femmina in Casa Milan il prossimo anno!?...e chi può essere la femmina ...di turno!?! Ma la Coppa...la Champions League!!...intanto cominciamo ad entrarci...e dunque l'imperativo è  mantenere il 2° posto...parlar del 4°...porta una sfiga...letale!!...e poi...avete visto mai!?!...e se un francese...magari del sud della Francia, come vuole la leggenda, ci facesse quel gol che ci garantirebbe la qualificazione!?!...Ma ce l'abbiamo in squadra un transalpino nativo del Sud della Francia?...Ma certo... Theo Hernandez, classe '97, nato a Marsiglia...e reo in negativo del pareggio con i doriani!... Dunque... ecco la penitenza!!...Se vuoi rimanere al Milan ed espiare il tuo malfatto ....portaci con un tuo gol in Champions!!... Ti ringrazieremmo con la metà del nostro cuore... l'altra metà la vorremmo dedicare al nostro occhialuto, piumoso....anche se scontroso... ma tanto simpatico barbagianni!

Un caro saluto
Massimo 48