Nei 5 principali campionati europei da qualche anno a questa parte la musica è sempre la stessa. Mentre in Serie A domina con agio la Juventus da ben 8 anni – un paio di volte ci ha provato il Napoli a contrastarne il primato – in Ligue 1 si assiste agli assoli del PSG dal 2013 (solo il Monaco è riuscito ad avere la meglio nel 2017).
In Bundesliga il Bayern Monaco non lascia niente agli avversari da 6 anni, in Liga invece c’è l’eterno duello tra Real Madrid e Barcellona, interrotto negli ultimi 14 anni solo dall’Atletico Madrid nel 2014.
Infine la Premier League, dove il Manchester United è stato sostituito dai cugini del City e l’Arsenal, rivale negli anni passati dei Red Devils, è stato rimpiazzato dai cugini del Chelsea. Negli ultimi 5 anni infatti, Citizen e Blues si sono spartiti la corona di Re d’Inghilterra: in mezzo la favola Leicester, capace di conquistare la prima Premier della sua storia nel 2016.

La stagione in corso sembrava aprirsi a delle novità, non tanto in Serie A e in Ligue 1 – dove continua il dominio di Juve e PSG – quanto negli altri tre campionati. In Germania il Borussia Dortmund guidato dal neo allenatore Lucien Favre, per buona parte del campionato ha dimostrato di poter spezzare l’egemonia del Bayern. Le “vespe” sono arrivate anche ad accumulare un +9 alla 15ª giornata, approfittando delle difficoltà incontrare della squadra di Kovac fin dall’inizio del campionato. Dopodiché tre pareggi consecutivi e la sconfitta contro l’Augsburg hanno portato i gialloneri a dilapidare tutto il vantaggio sui bavaresi. E ora, i due sono appaiati in testa alla classifica, con la differenza reti che attualmente premia i ragazzi di Kovac.

Stesso discorso in Inghilterra: il Liverpool di Jurgen Klopp fin dall’inizio ha impostato un ruolino di marcia incredibile. Diciassette vittorie in venti partite disputate e un +7 di vantaggio sulla squadra di Pep Guardiola. Poi il k.o nello scontro diretto all’Etihad (2-1) e 4 pareggi nelle ultime sette partite permettono ai campioni in carica di recuperare e superare i Reds in vetta alla classifica.

In Liga fin da subito si pensa a una corsa solitaria del Barcellona, alla luce della crisi del Real Madrid cominciata con l’addio di due colonne dei blancos: Zidane e Cristiano Ronaldo. Eppure c’è stato un momento in cui la squadra di Valverde ha dovuto fare i conti con qualche ostacolo in campionato, consentendo al Siviglia di posizionarsi sopra tutti alla 15ª giornata. Una novità durata appena un week end: i catalani si riappropriano già nella giornata successiva del primo posto e se per qualche domenica sono tallonati dagli andalusi e dall’Atletico Madrid, giornata dopo giornata i blaugrana riescono ad accumulare fino a un vantaggio di 7 punti sui colchoneros.

Dunque, la possibilità che negli albi d’oro non cambi nulla neanche quest’anno sta diventando sempre più concreta.