Ci risiamo. 
Per il terzo anno consecutivo ci si ritrova a dover “giustificare” una debacle europea, della Juventus, che esce miseramente agli ottavi di finale di Champion’s League contro un avversario alla portata. Non che quattro anni fa fosse andata molto meglio, ma eravamo arrivati ai quarti di finale e abbiamo incontrato un Ajax in stato di grazia che avrebbe poi sfiorato addirittura la finale.
Lione, Porto, Villareal, con Sarri, Pirlo e Allegri.

Da dove partiamo??
In questi casi l’analisi porta a due strade, o i disfattisti che caccerebbero subito Allegri, oppure bisogna cercare una spiegazione che abbia un fondamento serio e che possa portare a qualcosa di diverso. 
Se fallimento è stato non lo è stato sicuramente di Allegri, e poi vi spiegherò anche il perché, ma come sempre accade, il fallimento parte dal vertice della piramide e quindi del presidente Agnelli. Non per ripetere sempre le stesse cose ma dopo aver creato una squadra tecnicamente di livello ed economicamente invidiabile, nel giro di tre anni ha rovinato tutto portando la squadra ad un declino tecnico importante e con i conti in profondo rosso. Con lui in quei tempi c’erano due uomini che avevano il polso della situazione tecnica ed economica, uno era Allegri che in tempi non sospetti aveva chiesto un cambio di rotta nel mercato che altri stavano disegnando, e Marotta che sul piano economico aveva mosso seri dubbi. Con il risultato che entrambi sono stati mandati via. Ora Allegri è tornato al timone ma la ricostruzione, anche se già iniziata, non sarà semplice.
Chi oggi critica ferocemente Allegri o lo fa per partito preso a prescindere o di calcio capisce ben poco. Perché i fatti parlano chiaro e in questi giudizi le simpatie o antipatie personali non dovrebbero trovare posto. 
Allegri quando ha avuto a disposizione una squadra con un livello tecnico di tutto rispetto ha raggiunto due finali, perse contro delle grandi squadre come Barcellona del 2015 e Real Madrid del 2017, negli altri due anni è uscito ai quarti contro Bayer e sempre il Real, restando in partita fino oltre al novantesimo. Con delle prestazioni anche a livello tecnico di assoluto valore. Era la prima Juventus, quella dei Pirlo, Pogba, Vidal e Marchisio, e poi quella dei Matuidi, Kedira e Pjanic. Giocatori di uno spessore tecnico ed esperienza che oggi non si vedo nemmeno al microscopio. Tre anni e tre allenatori diversi, lo stesso risultato non può essere colpa loro. Sarri e Pirlo avevano dalla loro parte anche un Cristiano Ronaldo, mentre Allegri quest’anno è arrivato al momento clou senza i migliori, e con un centrocampo che rasenta l’imbarazzo. Puntare il dito contro l’allenatore oggi, si commetterebbe un grave errore e si toglierebbero responsabilità ai reali “colpevoli”. Un po’ come quelle squadre che cambiavano un allenatore a stagione per vincere uno scudetto.
Allegri, che piaccia o no, è un grande allenatore, e la storia parla a suo favore. È un allenatore criticato che però ogni volta che è disponibile viene corteggiato da diverse squadre europee e italiane, ci sarà un motivo no??

La Juventus quest’anno ha iniziato un nuovo percorso, fatto di giovani e dì campioni che necessità di percorso da fare. De Ligt, Pellegrini, Zakaria, Mckennie, Locatelli, Chiesa, Vlahovic sono una base importante. Certamente c’è molto altro da fare nel ruolo dei terzini, un altro centrale difensivo, e soprattutto un regista di alto livello e di esperienza europea, ma non ci sono dubbi su dove potrà arrivare questa squadra dalla prossima stagione. Il ritorno di Allegri in società e la tipologia di contratto dimostra come in dirigenza si sia preso la decisione di affidarsi ai suoi dettami, o questo mi rasserena parecchio.

La situazione attuale della Juventus è questa e bisogna avere la serenità e l’onestà di accettare. Certamente il Villareal è una squadra alla nostra portata, senza dubbio la partita di ieri è stata strana e sfortunata, dove gli episodi hanno girato dalla parte sbagliata, ma sono emersi in modo lampante, ancora una volta, tutti i difetti di questa squadra. Difetti che né un Guardiola o un Kloop riuscirebbero a sanare. La Juventus ha dei problemi strutturali e tecnici, e non è colpa di Allegri. Chi dice che con questi giocatori si possa fare di più, lo dice ma alla fine rimane seduto sul divano di casa. 

Quello che mi chiedo è se in società si è capito il tremendo errore fatto tre anni fa e se si è messi in testa di ritornare nei binari del passato.
Qualità, qualità e ancora qualità. Il resto c’è già, indipendentemente dai nomi bisognerà essere bravi a trovare i profili giusti per un upgrade della squadra. Quando arrivarono Barzagli e Pirlo erano considerati bolliti, Pogba e Vidal degli sconosciuti, eppure... quindi è quella la direzione da prendere.
Non serve parlare di Pogba o Milinkovic Savic, servono idee. Il Psg insegna.