Di tanto in tanto, con cadenza periodica come se rispettassero turni prefissati, si fanno sentire YongHong Li e i suoi ex-dipendenti, Fassone e Mirabelli. E per quanto non ci sia più posto libero nelle scatole dei tifosi rossoneri (in parole povere, i milanisti ne hanno le tasche piene), questi 3 signori rilasciano dichiarazioni ai media di tale attualità e interesse, che ogni volta il sottoscritto si chiede: "Ma a me cosa me ne... ?". Purtroppo, ogni intervista di queste persone è come il mal di denti, perché un galantuomo può andare dal dentista quanto vuole, ma sa che non sarà mai l'ultima.

Ecco riemergere YongHong Li. Non è la prima volta che si rimaterializza, dopo che 2 anni fa rifiutò di vendere il Milan a Commisso, il quale offriva poco,  ma sempre meglio di nulla. Pochi giorni dopo, il cinese non versò una rata di 32 milioni e perse ogni cosa. Questa volta l'ex-presidente rossonero ce l'ha con Scaroni che, al momento dell'acquisto del Milan, era il vice-presidente di Rotschild e che, secondo il signor Li, avrebbe fatto il doppio gioco. Ora, non essendo addentro ai fatti, non entro nel merito dell'accusa, ma chiedo a YongHong Li : "Signor mio, parla sempre degli altri, ma prima o poi, quando non avrà niente di meglio da fare, vorrà dirci qualcosa di lei o no?". Cosa sappiamo di questo signore? Nulla di nulla.

Cerchiamo ora di scordare le tristi esperienze del recente passato, quelle del Milan targato Sol Levante che, secondo Silvio Berlusconi, sarebbe stato in mani sicure (un errore di valutazione non da poco). Passiamo, invece, al Milan che si prospetta nel prossimo futuro.
Ci sono ancora degli autentici mattacchioni che parlano come se ci fossero dubbi sull'approdo Rangnick in rossonero. Secondo questi buontemponi, mancherebbe qualcosa, un po' come l'incontro decisivo, perché tutto sia fatto. Noi però li perdoniamo, perché la vita sarebbe noiosa senza senso dell'umorismo. Magari, tuttavia, un po' di pudore non guasterebbe, almeno arrivati a questo punto, eh?

Rangnick e Gazidis, in realtà, stanno aspettando di sapere se potranno contare sui 50 milioni della clausola rescissoria di Bennacer, ma anche su una ventina di possibili milioni del Valencia in cambio di Suso. Questi soldi, più qualche spicciolo in arrivo dalla cessione altri giocatori meno noti, potrebbero finanziare la campagna acquisti. Il resto lo farà la formula del prestito con obbligo di riscatto ovvero il compri oggi e paghi domani. Gli obiettivi? Nomi pregiati come Jovic e Odegaard, come anche i promettenti Florentino e Dumfries. Vedremo come andrà, anche se ai tifosi non sta bene che vada via Bennacer. Se è per questo, non va bene neppure a me, però questo giocatore difficilmente varrà mai più di 50 milioni, per cui, forse conviene prendere il malloppo e reinvestirlo. Del resto c'è anche la possibilità di prendere Thiago Silva a parametro 0, a patto che si riduca le prebende, lo farà? Dipenderà dalle altre offerte.

Il 12 si dovrebbe ripartire con la Coppa Italia, una pura formalità, visto che il Milan dovrebbe vincere in trasferta senza schierare Ibra e Hernandez. Se il Milan fosse ripartito da una situazione di vantaggio, quella che si era guadagnato sul campo, schierando la formazione al completo, avrebbe avuto chance. Così, no.
I rossoneri possono solo sperare di finire con onore il campionato, centrando la qualificazione all'Europa League, ma senza Ibra sarà dura. Ho letto da qualche parte che Ibra potrebbe rinnovare fino al 31 luglio, ma finché non lo farà, lo si dovrà considerare un giocatore virtualmente svincolato.
Credo che, in sostanza, il Milan in Coppa Italia debba credere alla qualificazione, non per ottenerla, bensì come incentivo a prepararsi in vista del campionato, utilizzando per giunta la partita di Torino come un'occasione per riprendere al meglio il ritmo partita. A Lecce si farà sul serio, perché i salentini si giocano la serie A, quindi non ci sarà margine per la poesia.

E' una stagione strana questa, che potrebbe saldarsi con la prossima senza soluzione di continuità. Dal 1° luglio i giocatori svincolati trasformeranno le squadre in sliding doors e solo chi saprà mantenere la rotta, porterà a casa qualcosa.