Quando si parla di Milan a chi non vengono in mente gli anni prima del 2010? Quando i vari Kakà, Nesta, Seedorf, Inzaghi, Shevchenko ecc.. portavano la squadra milanese a vincere trofei internazionali e nazionali, dalla Champions League al più recente dei campionati, rendendola una delle squadre più temibili di tutta Europa, forse solo seconda al grande Real Madrid di Raul.
Quest'anno, come l'anno scorso, la compagine rossonera ha terminato un altro campionato povera di successi, anzi, senza vittoria alcuna, visto che a Marzo si era ormai già fatta sfuggire la qualificazione alla prossima Champions League e a Giugno si è ritrovata a dover fare i conti con il fair play finanziario, che gli ha tolto anche la possibilità di competere per il secondo trofeo europeo più importante, l'Europa League.

Le scelte della dirigenza in questi ultimi anni non sono state brillanti, né futuristiche, ma decise da personaggi che volevano risanare al più presto il nome di questa grande squadra, arrivando purtroppo a compiere decisioni frettolose e troppo azzardate.Gli acquisti dei vari Higuain, Laxalt e Caldara l'anno scorso, si sono rivelati, insieme a tanti altri, dei fallimenti quasi pre annunciati, rovanando ancora una volta l'entusiasmo di una tifoseria ormai stanca di vedere la propria squadra crollare sotto ogni punto di vista, e soprattutto di congratularsi con i rivali per gli importanti obbiettivi raggiunti, perchè diciamocelo, ci sono tanti tifosi sportivi che riservano solo applausi per gli avversari.

Eppure quest'anno il Milan ha cambiato strategia, ancora una volta, e ha deciso di muoversi sotto traccia, senza sbandierare al mondo intero i propri obbiettivi di mercato, quasi come se avesse un disegno chiaro e limpido di quello che deve fare. L'arrivo di Giampaolo non ha suscitato sensazioni esaltanti tra il pubblico, come l'acquisto del terzino Theo Hernandez atterrato direttamente da Madrid, o il centrocampista Krunic, arrivato dal "Bell'Empoli", eppure il presentimento è che questo Milan stia pensando più alle necessità della squadra che al coinvolgimento dei media e della propria gente, con Maldini e Boban che sembrano sicuramente più preparati e convinti di un improvvisato Leonardo o di due mine vaganti come Fassone e Mirabelli. Il giovanissimo Bennacer (ormai in dirittura d'arrivo, mancano solo gli ultimi dettagli) affiancato a un veterano della Serie A come Veretout potrebbe veramente portare qualcosa di importante al reparto più in crisi negli ultimi anni della squadra milanese, con i due che potrebbero aiutare il rientrante Bonaventura a sbocciare finalmente come doveva succedere già l'anno scorso, prima di quel brutto infortunio rimediato a inizio campionato.

Per arrivare al punto, il Milan, come ogni anno ormai, a Settembre tra le big sarà la sorpresa (negativa o positiva) del campionato, e cercherà quel quarto posto tanto agognato e sofferto per provare finalmente a ridare speranza a quella fantastica piazza di tifosi che non smette mai di sostenere i giocatori rossoneri, anche quando non se lo meritano (vedi Bakayoko...) . Anno nuovo, vita nuova, Maldini, ridacci il Milan, quello vero.