Domani sarà una giornata(la prima) cruciale per il Campionato di quest'anno. Arriva infatti il primo derby stagionale, con la sfida tra Roma e Lazio in un "Olimpico" che si annuncia tutto esaurito. A poche ore di distanza, poi, a Torino, la Juventus vuole vendicare la sconfitta dello scorso anno contro il Napoli di Ancelotti, in un incontro che potrebbe già pesare sul prosieguo della stagione.

Il 151esimo derby della capitale vedrà affrontarsi due squadre in condizioni psicofisiche totalmente opposte.

La Roma, reduce dalla vittoria sul Frosinone, ha affrontato un inizio di stagione molto complesso e già più volte qualcuno ha chiesto la testa di Eusebio Di Francesco, reo di non essere riuscito ad amalgamare un gruppo che a dire la verità è stato rivoluzionato da Monchi e Pallotta in questa estate. Certo era difficile ipotizzare che sostituendo Alisson(miglior portiere al mondo del 2018) con Olsen i risultati potessero essere diversi, oppure che vendendo Naingollan e Strootman gli impatti potessero essere minimi. La dirigenza Americana ha scelto di ricostruire, investendo su giovani di valore, ma con ancora poca esperienza, e questo è un processo che richiede tempo. Roma, si sa, è una piazza molto esigente, e spesso il tempo corre al triplo rispetto che nel resto d'Italia. 

La Lazio, dal canto suo, dopo un inizio difficile coinciso con le sconfitte contro Napoli e Juventus, è riuscita a risalire la china ed è reduce da 4 vittorie consecutive. Inzaghi ha visto cambiare poco nel suo undici titolare, che al netto della perdita di De Vrij, è rimasto immutato. Gli innesti sono stati di qualità, con Acerbi che garantisce buone prestazioni e Correa che può dare fiato a Luis Alberto e Milinkovic-Savic senza togliere qualità alle giocate offensive dei biancocelesti.

Sono 37 le vittorie della Lazio, 53 quelle della Roma e sono stati 58 i pareggi. In una sfida che al momento vede Immobile e compagni leggeremente favoriti, i giallorossi non possono rischiare nulla, nè tantomeno può farlo il tecnico nativo di Pescara, che in caso di risultato negativo potrebbe rischiare l'esonero, già paventato in un paio di circostanze. Le ombre su Montella e Paulo Sousa si diradano sempre più, e la sensazione che, senza un cambio di rotta deciso, uno dei due potrebbe sedersi sulla panchina della Roma è quasi una realtà. Inzaghi, dal canto suo, sa che un risultato positivo potrebbe dare una sterzata definitiva al Campionato, allontanando i rivali e costringendo le inseguitrici a non poter sbagliare. 

Dopo appena 1 ora dal termine del Derby, un'altra sfida suggestiva si gioca a 700km di distanza.

Il Napoli di Ancelotti, corsaro lo scorso campionato(con Sarri in panchina) all'Allianz Stadium, prova a bloccare il cammino netto della Juventus. 18 i punti conquistati dai bianconeri nelle prime sei gare con una media di due gol segnati a partita e il lascito di una sensazione di impotenza a chiunque li affronti. Compattezza, individualità decisamente sopra la media per il nostro campionato, imperforabilità difensiva, cattiveria. Con queste caratteristiche sembra difficile ipotizzare un risultato diverso dalla vittoria, specialmente nel proprio antro sacro, espugnato cosi poche volte dagli avversari, che basta una mano per contarle.  Ma bisogna prestare parecchia attenzione ad Insigne e compagni, perchè se è vero che la Juve è la più forte di tutte, è anche vero che l'ex tecnico del Milan campione di tutto, è riuscito a innestare nella mente partenopea una mentalità vincente che, negli ultimi anni, è sembrata l'unica componente in cui gli azzurri difettavano. 

Il Napoli non giocherà benissimo come con il "Mago Sarri", ma è diventata una squadra cinica, compatta, che difficilmente prende gol. Il nuovo ruolo sembra aver reso Lorenzo Insigne un punto di riferimento della squadra. I giocatori hanno trovato una consapevolezza che li ha resi, se possibile, ancora più forti di quanto lo fossero prima.

Sarà una sfida entusiasmante, probabilmente ricca di colpi di scena, in cui vincerà la squadra che saprà sfruttare al meglio le proprie peculiarità. 

Già domani, quindi, potrebbe esserci una pietra importante sul cammino delle pretendenti allo Scudetto, anche se gli ultimi anni ci hanno insegnato come il Campionato sia lungo e logorante. L'unica incognita per la Juventus può essere l'energia spesa a tentare di riconquistare quel trofeo Europeo tanto sognato. Una variabile che potrebbe consentire al Napoli di crederci, quantomeno, fino alla fine. 

Al campo le sentenze. A noi non resta che sederci davanti alla TV e gustarci lo spettacolo. Perchè si sa, se non si è tifosi di queste squadre, queste sfide hanno sempre quell'accattivante appeal e quell'insieme di straordinarie emozioni che solo il grande calcio sa regalare.

Eccitazione e delusione, felicità e tristezza. vittoria o sconfitta.

Tutto per un pallone che rotola e una passione a spingerlo.