"Scusatemi, ultimamente mi sento un po' bipolare"; non c'è frase migliore che si addica all'Inter di questo ultimo periodo, tra follie e certezze il treno nerazzurro corre sul binario a velocità decisamente scostanti. 
Sicuramente questa doppia faccia incalza un po' di perplessità nella tifoseria nerazzurra, che si trova davanti ogni qualvolta la propria squadra scende sul terreno di gioco una versione pressoché diversa dalla precedente.

Perchè dico questo? Beh sarete sicuramente d'accordo con me che una squadra che in campionato fa 1 punto in due partite con Spezia e Salernitana e poi si reca nella bolgia del Da Luz e annulla una macchina da guerra come il Benfica, fa un po' strano no?! 
Eppure è esattamente ciò che è successo. Un paragone che mi salta all'occhio per esplicare ancor meglio questa situazione è il personaggio storico di Spider-Man: senza costume è un normale cittadino inerme di fronte alle difficoltà; con il travestimento sulla sua pelle magicamente compie miracoli e non ha più paura di nulla.
Esattamente come l'Inter in questo momento

Sicuramente quello continuo rollercoaster per quanto possa alternare gioie e dolori non porta certo alcuna certezza; certezze di cui l'Inter ha estremo bisogno in un momento in cui sta cercando di tirare le somme della stagione per comporre un quadrilatero perfetto. Dallo snodo Skriniar, all'attesa di Big Rom, al poco cinismo sotto porta dell'ultimo periodo, non possiamo dire che l'Inter di problemi non ne ha avuti e non ne abbia! Ma cerchiamo di riprendere un attimo il fil rouge della disamina analizzando il tassello ultimo del filone nerazzurro: la splendida prestazione in casa del Benfica che ha di fatto portato l'Inter con un piede in semifinale. 

Tifosi nerazzurri tranquilli, potete tranquillamente toccare il peperoncino per la scaramanzia, ma fatto sta che abbiamo rivisto una PAZZA Inter martedì sera; che sia il Portogallo a portare così bene all'Inter? Prima il Porto, ora il Benifca ma se vi dico la parola Portogallo a cosa la assocereste? Ovviamente allo Special One Josè Mourinho, artefice ultimo dello storico triplerei nerazzurro: una piacevole concatenazione di segni no? 

Tralasciamo un attimo gli astri e torniamo sulla Terra dove l'Inter deve sicuramente ritrovare serenità, si sa che comunque un'ambiente come quello di Milano mette sul banco degli imputati chiunque, non c'è da sorprendersi ma ora cara Inter bisogna ripartire: raccogli quanto di buono fatto alla fermata "Da Luz" e ricomincia a correre verso il capolinea della stagione, armandoti di scudo e spada, sono tutti nemici da qui in avanti.

Concludo appellandomi ad una frase menzionata dal grande Fabio Caressa prima del match Italia Belgio degli europei: "Rispetto per tutti, paura per nessuno"; serve una carica così per rivedere la vecchia ma pazza Inter.