Rinus Michels, l'allenatore che ha cambiato la storia del calcio, se avesse visto la partita tra Juventus e Ajax chissà cosa avrebbe detto! Il famoso "calcio totale" ideato dal genio olandese che ha consacrato Johan Cruijff e fatto emergere una squadra che ricca di giovani fenomeni, sembra essersi rivisto allo Juventus Stadium e al Santiago Bernabeu poche settimane prima. Tocchi di prima, pressing asfissiante, gioco veloce, contropiede da urlo, un mix che potrebbe portare questa squadra ad essere la più forte d'Europa. Purtroppo però i tempi sono cambiati, l'Ajax degli anni d'oro è durata quasi un decennio, forse adesso con le squadre Inglesi e Spagnole a suon di milioni potrebbero già dal prossimo anno accaparrarsi tutti i talenti migliori dei Lanceri, sgretolando così una squadra che nell'arco di 3/4 anni potrebbe vincere qualsiasi trofeo. 

Dalle stelle alle stalle.
Capitolo Juventus. Forse mai come quest'anno la Vecchia Signora sembrava la favorita del pronostico. Con il Real, Manchester United, PSG fuori, dopo aver surclassato l'Atletico Madrid rimontando incredibilmente un match che sembrava perso e soprattutto trovarsi l'Ajax ai quarti di finale, la strada verso la vittoria finale sembrava, non dico semplice ma alla portata dei Bianconeri. Aver ipotecato ormai da tempo lo scudetto sembrava essere un vantaggio non da poco, per aver solo la testa alla Champions.
Invece qualcosa non ha funzionato.
Tra infortuni, fenomeni olandesi e, forse, anche aver contato troppo su un singolo (Cristiano Ronaldo) è stato un totale fallimento. Non sarebbe stato meglio investire 100 milioni sul rinnovo della squadra? Troppo semplice dirlo adesso ovviamente, però trovarsi a giocare a questi livelli con tutto rispetto, con Bonucci oramai finito e spremuto, De Sciglio, Kean, Rugani, Bentancour, Pinsoglio, Spinazzola e Barzagli e con Chiellini che non può prendersi nemmeno un raffreddore sennò sono guai, il denaro investito per il portoghese avrebbe fatto comodo per aprire un nuovo ciclo già da quest'anno.
Ronaldo è un fenomeno e lo ha dimostrato anche con la Juve, ma abbiamo avuto dimostrazione che si vince con il collettivo e non con i singoli.