Lo scriviamo ormai da quasi 48 ore e non ne siano stufi: Cristiano Ronaldo presto sarà un giocatore della Juventus. Imprevisti permettendo.
Operazione non impossibile, come detto da qualche media e tifoso, bensì reale e possibilissima.
Non ne siamo stufi di parlarne e scriverne, solo per il semplice fatto che da tempo immemorabile in Italia non approda un campione, una leggenda vivente del calcio mondiale.

L'ultimo fu proprio il Fenomeno.
Era l’estate del 1997 l’Inter di Moratti presentava il Fenomeno, l’annuncio fu capace di muovere folle e di scatenare le fantasie dei tifosi neroazzurri. Luis Nazario da Lima, per tutti Ronaldo, fece cose inimmaginabili sui campi da calcio, ma dopo di lui, in Italia ci fu il vuoto.

Agli inizi 2000 iniziò la profonda crisi del calcio italiano che vide il suo apice nella seconda metà del decennio. Strutture vecchie, metodi antiquati e società di calcio incapaci di valorizzare i propri settori giovanili, fecero perdere d’interesse ai tifosi di tutto il mondo e ai migliori giocatori in attività, la Serie A che solo un decennio prima arruolava tra le squadre Maradona, Balbo, Battistuta, Maldini, Van Basten, Alemao, Careca, Cerezo, Baggio, Rajikard ecc ecc.

"La Serie A era paragonabile ad un mini mondiale che scendeva in campo ogni domenica", disse in un intervista Maradona qualche anno fa. Premier, Liga e Bundesliga invece lavorarono in silenzio; ricapitalizzati i soldi dei diritti tv in strutture nuove e all’avanguardia presto avrebbero preso la scena del calcio mondiale.
Dall’estate del ’97 non arrivò più nessuno, Zidane e Ronaldo fecero la valigia per la Liga, mentre in Italia rimasero in pochi senza vincere mai niente,ma diventando bandiere dei loro club per la fedeltà dimostrata: vedi Nedved.

L’ultimo Milan di Berlusconi ci provò a portare qualche, ormai ex campione in attività nel bel paese, Ronaldinho, Beckham, che a Milano venne più per fare il modello per note case di moda, Van Bommel e Robinho fecero sperare i tifosi rossoneri, ma a parte un campionato il Milan ora è completamente senza una stella di livello mondiale.

Anche la Juventus provò, senza fortuna, a recuperare qualche campione dopo calcio poli per rilanciare la propria immagine e quella della serie A. Ci provò solo con Salihamidzic, esperienza sfortunata, prima di capire che per portare i campioni sotto il tricolore ci vogliono palate di milioni di euro.
Nel 2013 la Juventus farà il suo primo colpaccio di mercato e marketing: Tevez

L’Inter dal canto suo tra il 2005 e il 2010 ha visto il suo momento migliore, in concomitanza con quello peggiore per tutto il calcio italiano. Un Triplete e 5 scudetti di fila la vedeva come una vera e propria macchina da guerra con in rosa giocatori del calibro di Cambiasso, Etoò, Thiago Motta, J. Cesar, Maicon, Milito, Samuel, Chivu e Snajder.

In Europa però si affermano campioni come Messi, Di Maria, Boateng (quello tedesco), Lewandowsky, Reus, Gotze, Muller, Falcao, Cristiano Ronaldo, Suarez, Benzema, Lahm, Kroos e moltissimi altri che preferiscono i tre campionati principali al mondo, Premier, Liga e Bundesliga, per far vedere tutto il loro potere e la loro classe mondiale.

L’Italia viene dimenticata, fino a ieri, quando Cristiano Ronaldo ha detto sì alla Juventus.

Grazie

ILPARLAFUS