Quanta superficialità nella comunicazione e che contraddizioni in termini di mercato, quindi di spesa!

Negli ultimi due mesi le indiscrezioni sugli acquisti da Ibra, a Fabregas, fino a Muriel, sono state in più occasioni ribadite, avallate o, perlomeno, non smentite da Leonardo che è una delle voci delegate dalla proprietà: ebbene, si è trattato di clamorosi scivoloni comunicativi, in quanto tutti e tre gli obiettivi rossoneri sono andati ovunque tranne che al Milan. Già solo questo basterebbe ed avanzerebbe ad alimentare dei dubbi, francamente inaspettati e clamorosi, sulla capacità gestionale di una proprietà che, invece, ha sempre dimostrato tenacia e solidità fuori dal comune. Direi che si tratta di un mistero, uno dei tanti che affligge la recente storia rossonera.

Ma non è tutto. A questi capitomboli va aggiunta una contraddizione: Leonardo, mano della società, ha operato in estate acquisti per svariati milioni di euro, non ai livelli di Fassone e Mirabelli, ma poco ci manca. Il solo Castillejo, che ad oggi si è dimostrato tutto fuorché un acquisto azzeccato, sfiora i 30 milioni. La società ad agosto era perfettamente consapevole che a fine anno ci sarebbe stato un nuovo pronunciamento UEFA e non poteva non sapere che lo stesso avrebbe, a torto o a ragione, ficcato il naso sulle voci di spesa in primis. Allora per quale motivo dare il via libera a 18 milioni per il solo prestito annuale di Higuain in estate, e dichiarare (sempre Leo) a dicembre che si hanno le mani pesantemente legate per la sessione invernale? La proprietà è la stessa della sessione estiva e qualsiasi rosea previsione sul pronunciamento dell’adjudicatory chamber di Nyon, non poteva non mettere in conto un severo giudizio sugli acquisti di mercato.

Ecco dunque la pesante contraddizione che lascia spazio solo a poche interpretazioni e cioè: Leonardo ha agito da solo (impossibile), Elliott ha agito con poca lungimiranza (escluso), Elliott ha operato con la certezza di stravincere il ricorso al Tas, quindi di mettere a segno 3 fuoriclasse entro il 31 gennaio ed altrettanti quest’estate per puntare diritti allo Scudetto 2019-2020 (tutti i milanisti, io incluso, preghiamo per questo, ma non credo sia la risposta esatta).

Quindi non resta che ascrivere questo modus operandi tra i grandi misteri di questa era di decadenza del Diavolo?