La Fiorentina sta attraversando un anno di transizione, con una buona distanza dagli ultimi posti così come dalla zona Europa, la quale, il Presidente Rocco Commisso, ha dichiarato di volerla raggiungere il prima possibile e ciò si è visto anche in estate con lo storico arrivo di Franck Ribery. Ad agosto sulla panchina della Viola sedeva Vincenzo Montella, alla sua seconda esperienza a Firenze come allenatore, che però non era stato scelto direttamente da Commisso, tra l'altro nemmeno così convinto di affidare la squadra all'areoplanino. La stagione parte come era finita la precedente, senza vittorie, 2 sconfitte e 2 pareggi nelle prime 4 gare, poi 5 risultati utili consecutivi, di cui 4 vittorie, fino ad inanellare una serie di risultati ma soprattutto prestazioni molto altalenati, date da una squadra molle nella quale i vari componenti non riescono a trovare la loro perfetta collocazione nel sistema tattico di Montella, tutto ciò porta il presidente italo-americano ad optare per l'esonero del tecnico ex Siviglia.

Al suo posto viene messo sotto contratto Giuseppe Iachini, il quale, come prima cosa, interviene sulla squadra a livello psicologico e poi su quello fisico (aspetto che anche secondo dei suoi vecchi giocatori, Montella non curava molto). Il sistema tattico è un 3-5-2 con Lirola e Dalbert esterni a tutta fascia e Chiesa impiegato come seconda punta, non il suo ruolo naturale ma per ora ha dato risposte abbastanza soddisfacenti. Un altro punto importante è stato quello di rispostare Pulgar come vertice basso e reinserire Benassi, che ha subito mandato segnali importanti facendo gol a Bologna, spedendo quindi in panchina Badelj, probabilmente destinato a tornare alla Lazio dopo la scadenza del suo prestito annuale visti anche gli acquisti a centrocampo effettuati in questi giorni dalla società. Rivelazione assoluta sul quale non ci sono più parole da spendere è Gaetano Castrovilli, prima stagione in serie A per lui e subito un alto rendimento sia di sostanza a metà campo sia in fase realizzativa. Davanti il solo Chiesa non può sostenere tutto il peso dell'attacco e finora la mancanza di un vero numero 9 si è fatta sentire, perché né boateng, dopo il goal alla prima giornata è sparito, né Vlahovic, per adesso più un fattore quando entra dalla panchina e considerando la sua giovane età, sono riusciti ad imporsi come titolari per fare la punta di riferimento per creare spazi e fare sponde.

Il mercato ha portato sicuramente dei giocatori importanti in tutti i reparti, che siano titolari o alternative importanti, a partire da Igor, preso in prestito con obbligo di riscatto, arrivato da sconosciuto a giugno alla Spal dove si è subito imposto come titolare nella difesa a 3 o esterno sinistro di centrocampo, parte come riserva di Caceres o Dalbert ma chissà che non potrà dire la sua anche a Firenze oppure fare panchina se dovesse arrivare anche Domenico Criscito, che deve ancora dare una risposta definitiva alla dirigenza Gigliata. A centrocampo arriva nell'immediato Duncan, che al Sassuolo sta trovando poco spazio ma quando Iachini sedeva sulla panchina dei Neroverdi, era un perno del suo centrocampo e per ora sembra destinato a fare staffetta con Benassi, considerando intoccabili Pulgar e Castrovilli, o giocando al posto di quest'ultimo se dovesse avere dei problemi fisici o essere squalificato. Per la prossima stagione, invece, è stato bloccato Amrabat, ora in forza all'Hellas Verona, per cifre intorno ai 20 milioni di euro più 1,5 milioni di bonus. Il marocchino ha rifiutato Inter e Napoli appositamente per trasferirsi a Firenze, convinto del progetto instaurato da Commisso, Amrabat potrà portare sicuramente qualità e quantità nel centrocampo Viola, è una mezzala non molto propensa alla fase offensiva ma sempre presente quando c'è da recuperare palla, pressare e sa disimpegnarsi molto bene in situazioni all'apparenza complicate, ma nelle quali lui ha dimostrato di sapersela cavare con delle ottime giocate palla al piede. In attacco l'arrivo di Patrick Cutrone ha scatenato l'entusiasmo dei tifosi che vedono in lui il giocatore che tanto è mancato alla Fiorentina nella prima metà del campionato e che potrà portare goal con continuità, ha subito scavalcato Vlahovic nel ballottaggio per la titolarità, ma il serbo resta comunque un attaccante dal brillante futuro. A rinforzare il reparto avanzato è arrivato dal Genoa Christian Kouamè per 11 milioni di euro più bonus, gioca da prima o da seconda punta, darà sicuramente più velocità e imprevedibilità alla manovra offensiva della Fiorentina, tutto ciò, però, si vedrà solamente nel prossimo campionato dato che ora il talento ivoriano è ai box per la rottura del legamento crociato subita a ottobre, ma la Viola punta molto su di lui quando avrà terminato il suo percorso di recupero.

Se la Fiorentina riuscirà a tornare in Europa e a essere nuovamente una delle "sette sorelle del calcio italiano" già dalla prossima stagione, solo il rettangolo verde ce lo dirà e noi per ora non possiamo fare altro che ammirare una squadra che lascia presagire ai suoi tifosi un futuro nelle zone alte della classifica.