È appena terminata la 5ª giornata di Serie A, la prima con il mercato chiuso e quella che precede l’inizio delle coppe europee. Abbiamo assistito a tre Big Match sabato, tutte gare diverse e tutte che ci hanno detto un qualcosa di diverso. Poi fra la domenica e il lunedì abbiamo assistito a partite importanti fra squadre di media o bassa classifica, tolte la Roma e l’Atalanta. Queste due avrebbero avuto l’occasione per sfruttare i passi falsi delle squadre sconfitte (o non vincenti) per poter allungare in classifica; la Roma non ha sfruttato l’occasione, l’Atalanta sì, che sarà dunque una settimana prima in classifica nonostante sia ancora presto per guardarla. Bando alle ciance, iniziamo!

0, ALLE DICHIARAZIONI DI ALLEGRI, SARRI E MOURINHO: stiamo parlando di tre grandi allenatori, ma che almeno nelle ultime dichiarazioni non sono stati forse completamente lucidi e onesti nell'ammettere quello che ha detto il campo nelle loro rispettive partite. Allegri continua ad avere un atteggiamento poco umile, ma anche fin troppo arrogante all’interno delle sue dichiarazioni. Dopo una partita inguardabile, soffermarsi solo sull’occasione non sfruttata da Mckennie sullo 0-1 significa non riconoscere le difficoltà avute nel corso dei 90 minuti, soprattutto a livello temporalmente, con un atteggiamento rinunciatario. Al 93º si è messo a urlare “È finita.”, non ha messo Vlahovic, ex di turno e in grande forma. Credeva che non gli sarebbe stato chiesto il motivo? Rispondere “Perché più di cinque cambi non potevo farne” è poco rispettoso nei confronti della giornalista, dei tifosi e della gente da casa che, giustamente, si stava ponendo questo dubbio. Per non parlare della frase “Penso al Benfica, non al PSG”. Quindi la rosa che hai a disposizione vale il Benfica? In qualsiasi lavoro e in qualsiasi esperienza di vita si insegna che per potersi migliorare la prima cosa da fare sarebbe riconoscere i propri errori, fare autocritica. Ma per poterlo fare serve umiltà, e in questo momento Allegri non la possiede. Poi ci sono le dichiarazioni di Sarri che parla quasi di complotto contro la Lazio da parte del settore arbitrale, citando frasi dette senza però rivelare i nomi, ma dimostrando anche poca conoscenza di un regolamento, esprimendosi con grande maleducazione. In quei casi il VAR non può intervenire, l’arbitro però ha sbagliato valutazioni. Ma parlare di complotto(soprattutto dopo quell’errore di La Spezia di maggio scorso)mi sembra un azzardo. Sarri è un grandissimo intenditore di calcio, quindi credo sia in grandi di riconoscere che l’altra sera, aldilà degli errori, il Napoli abbia dimostrato sul campo di essere superiore alla Lazio. Poi chiudiamo con quelle di Mourinho: perdi 4-0 e hai il coraggio di criticare l’arbitro? Anzi perdere una volta 4-0 che quattro volte 1-0, ma l’importante però è che una sconfitta del genere non venga considerata come una casualità. Un grande allenatore non lo si vede solo dai risultati che raccoglie e dal calcio che trasmette, ma anche dalla umiltà che possiede nel riconoscere la superiorità degli avversari e nel fare autocritica. Possono sicuramente fare una comunicazione migliore.

1, AL MONZA: 0 punti in 5 gare. Inizio di campionato scandaloso, nonostante comunque nelle ultime gare si stia iniziando a vedere qualcosa di interessante. Ma i punti sono 0, settimane prossima a Lecce non potrà sbagliare. Questa squadra dovrà migliorare anche per gli investimenti fatti dalla dirigenza, ma la Serie A per tanti motivi è diversa dalla Serie B, e soprattutto quando una squadra cambia tanti giocatori serve tempo prima di rendere bene. Nessuno regala niente a nessuno.

2, ALLA SAMPDORIA DI GIAMPAOLO E AL BOLOGNA DI MIHAJLOVIC: ancora senza vittorie ed entrambe in zona retrocessione. Entrambe in questo momento stanno facendo troppo poco, non riescono ad essere continue nella partite e hanno poco equilibrio. Servono delle risposte da parte di tutte e due. 

3, AL GIOCO DELLA JUVE E DELLA ROMA: sono due squadre di primissimo livello, hanno giocatori di grande talento e di qualità. Non possono fare certe prestazioni, rinunciando a giocare e aggrappandosi alle giocate individuali. A Firenze la Juventus non ha mai tirato in porta nel secondo tempo mentre la Roma ha preso quattro schiaffi a Udine. Per la squadra di Mourinho i segnali che potesse arrivare una sconfitta di tale peso c’erano già dalla gara della Cremonese, ed è arrivata. Stesso discorso sta succedendo alla Juventus, anche se fino ad oggi è riuscita ad evitarla. Potrà non essere oggi come potrà non essere domani, ma se questa sarà la proposta calcistica prima o poi arriverà una brutta caduta. Siamo solo alla quinta giornata, quindi il tempo per migliorare non manca. Però prima si inizierà a lavorare e prima finiranno i problemi. 

4, ALL’INTER E ALLA SUA DIFESA; la squadra di Inzaghi continua a non convincere. Troppi alti e bassi all’interno di una partita. Contro Spezia, Cremonese e Lecce potrebbe anche bastare, ma con Lazio e Milan se non fai una prestazione completa e costante nei novanta minuti può starci perdere punti. L’Inter era partita bene, poi si è spenta e si è svegliata dopo il 3-1 del Milan. Avrebbe potuto anche pareggiare, ma a prescindere da tutto quello che sarebbe potuto succedere l’Inter non ha mai dato la sensazione di poter prendere in mano la partita. Difensivamente ha commesso degli errori gravi, soprattutto individuali. Bastoni non sta bene, Skriniar è reduce da una estate particolare e De Vrij già dalla passata annata aveva dato qualche segnale negativo. Anche Handanovic spesso potrebbe intervenire meglio. Finché l’Inter non ritroverà solidità difensiva e non riuscirà ad essere costante nella prestazione faticherà a trovare continuità di rendimento. Insieme alla Juventus è la squadra più forte, quindi ci si aspetta di più dall’Inter e dal suo allenatore.

5, ALLA LAZIO: avevo elogiato la squadra di Sarri dopo la vittoria con l’Inter, ma oggi sono costretto a darle un voto insufficiente. È partita bene trovando il goal con Zaccagni e per trenta minuti ha contenuto il palleggio del Napoli, ma ha rinunciato a giocare. Una squadra di Sarri non può rinunciare a giocare, anche se contro una squadra come il Napoli. Poi con un po’ di fortuna avrebbe potuto raccogliere un punto, ma la prestazione non è stata positiva. 

6, A UNA FIORENTINA BELLA MA CHE NON RIESCE A SEGNARE: la Fiorentina la commento costantemente partita dopo partita. I ragazzi di Italiano dopo un inizio non esaltante hanno preso e fatto la partita fino all’ultimo secondo contro la Juventus. Ma continuano a mancare i goal... non è possibile che una squadra che ad oggi è quella con il possesso palla medio più alto e che ha una mole di gioco costante non riesca a non trovare la via del goal. Con la Juventus il goal è stato ritrovato, ma in contropiede. Tolta la gara di Udine, la Fiorentina ha sempre fatto la partita e ha sempre creato i presupposti per vincere, ma se nel calcio non segni i punti li lasci per strada. Molto passerà dalle prestazioni e dalla crescita di Jovic e dalla crescita di Sottil. Bisognerà capire quello che potranno garantire Ikone e Cabral. Spezzando una lancia a favore della Fiorentina, perché bisogna sottolineare l’assenza del giocatore più forte della squadra, Nico Gonzalez. Bisogna migliorare sotto porta. 

7, AD ARNAUTOVIC: dopo 5 giornate è il capocannoniere del campionato con 5 goal. Oggi il Bologna ha tanti problemi ma ha la fortuna di avere un attaccante di grande peso che potrà fare la differenza.

8, AL MILAN, AL NAPOLI E ALL’UDINESE: tre squadre che in questa giornata hanno dato spettacolo. Il Milan ha reagito alla brutta prestazione di Reggio Emilia dominando per 70 minuti il derby, trascinata dai suoi campioni(Leao ha segnato un goal spettacolare, Tonali ha giocato una prestazione totale)e trascinata dalle idee del suo allenatore, Stefano Pioli, che in questo momento in Italia è diventato uno dei più bravi.  In questo inizio di stagione delle 4/5 grandissime è quella che ha convinto di più. Adesso voglio vederlo in Champions. Il Napoli ha reagito alla brutta gara con il Lecce giocando una bellissima partita in casa della Lazio, trascinata dal suo nuovo gioiello Kvara. L’Udinese ha dato quattro schiaffi alla Roma, dandole una lezione di calcio. Terza vittoria di fila per gli uomini di Sottil, la sorpresa di questo inizio di stagione. È una squadra ricca di giocatori di qualità e di quantità. L’Udinese ha le carte in regola per vivere una buona stagione. 

9, ALLA PARATA DI MAIGNAN SU CHALANOGLU: non devo spiegarvi io chi sia Maignan. Dico solo che la parata fatta all’ex di turno vale il prezzo del biglietto. Il campionato è lungo, ma questa potrebbe essere la parata dell’anno. 

10, ALL’ATALANTA CAPOLISTA: non è e forse non sarà più la squadra dei primi 5 anni, ma l’Atalanta vista in questo inizio di campionato è una squadra organizzata, attenta in fase difensiva ed efficace in quella offensiva. Subisce pochi tiri e riesce con poche occasioni a segnare, senza alzare troppo i ritmi della partita e senza grande intensità, ma con più organizzazione. Vedremo alla lunga dove potrà arrivare questa squadra, ma in questo inizio di stagione ha raccolto 13 punti su 15, magari non meritandoli tutti, ma comunque portandoli a casa. Sarà una settimana storica per l’Atalanta, che torna ad essere prima in classifica dopo 58 anni. Esordio con goal per il giovane Hojlund. La classifica non andrebbe ancora guardata, ma intanto è lassù.

Termina dunque la quinta giornata di Serie A. Adesso cominceranno anche le coppe e quindi inizieremo ad entrare sul serio nel vivo della stagione anche se siamo comunque solo all’inizio. La stagione sara molto lunga e ricca di sorprese. 
Ne vedremo delle belle!