E così è terminata anche la 25ª giornata...
Personalmente credo di poter affermare di aver visto una delle giornate più brutte da quando seguo il calcio, sicuramente per distacco la più brutta, povera di gioco, di idee e di calcio ma anche di goal. Poca tecnica, poca qualità e poca aggressività e moltissima speculazione dietro al punticino, alla vittoria minima e alla offensività.
Adesso andremo nei minimi dettagli ma, escludendo i risultati, le uniche squadre che mi sento di salvare sono la Lazio, il Napoli, anche se ha perso e ha fatto una gara meno qualitativa del solito ma comunque migliore rispetto ad altre che nella giornata di grazia fanno vedere meno rispetto ai partenopei contro Sarri, la Fiorentina, che ha giocato un grande calcio e un pochino Torino, Bologna, Atalanta e Monza.
Poi? Poi tanta difficoltà e tante brutte partite.
Iniziamo a commentare questa giornata nei minimi dettagli…

0 A KEAN: non ho mai visto nella mia vita un calciatore subentrare all’89º, a gara finita, e addirittura farsi espellere dopo 30 secondi. Allegri, per quanto mi riguarda, è stato fin troppo calmo davanti a un atteggiamento vergognoso. Peccato perché in questa stagione stava facendo vedere buone cose, speriamo sia solo un incidente di percorso ma per crescere e diventare forti bisogna anche avere l’atteggiamento da giocatore forte.

1 A ROMA-JUVENTUS: i tre punti per i giallorossi sono importanti ma credo che, parlando della gara, abbia perso la squadra che ha fatto meno peggio e che meritasse quantomeno un pareggio. Roma e Juventus sono due grandi squadre, è una partita di cartello e meriterebbe di regalare uno spettacolo di grande livello a chi va allo stadio e a chi segue da casa. Allegri e Mourinho continuano a vivere troppo in un calcio che oggettivamente non esiste più e che SOLO in Italia può portare a risultati, non un caso infatti che la roma sia terza.

2 AGLI 0-0 IN FONDO ALLA CLASSIFICA: Spezia-Verona e Sampdoria-Salernitana sono stati 90 minuti di pura speculazione in cui le squadre con una classifica migliore hanno cercato di limitare le squadre che avevano bisogno dei tre punti e queste ultime hanno fatto relativamente poco per paura di poter perdere e per paura di complicare ulteriormente la classifica, come se non fosse già questa il fondo più assoluto. Questo che ha portato? A due gare orribili.

3 AL MILAN: settimana scorsa avevamo esaltato il Milan contro l’Atalanta per la grande partita giocata, oggi invece dobbiamo sottolineare di aver visto contro la Fiorentina la brutta copia di quella squadra. La Fiorentina rispetto al Milan è stata superiore sotto ogni punto di vista, per ritmo, intensità, duelli e applicazione. Il Milan è stato rinunciatario e non ha confermato nulla di quanto fatto 6 giorni prima. Incidente di percorso? L’assenza di Leao si è sentita? Testa alla Champions? Lo capiremo già dalla gara decisiva contro il Tottenham di domani.

4 A DI BELLO: menomale che a volte ci si ricorda che esiste il VAR… come può un arbitro in Serie A confondere la testa con un braccio? La figura, per quanto mi riguarda, resta abissale… e ripeto, menomale che c’è il VAR, che è intervenuto, a differenza dell’andata.

5 ALLA CREMONESE: la sensazione è che questa squadra dia tutto ma che non basti per raccogliere. Con la Roma si erano tolti una bellissima soddisfazione ma contro il Sassuolo, complice un primo tempo sotto tono e diversi errori individuali, non è bastata una ripresa gagliarda. 12 punti in 26 gare sono veramente pochi…

6 ALL’INTER: contro il Lecce la squadra di Inzaghi ha preso in mano la gara, l’ha fatta, indirizzata e gestita senza mai andare in difficoltà. Ha fatto quello che avrebbe dovuto fare altre volte e, per quanto possa contare, ha rosicchiato tre punti sul Napoli. Però ne restano 15 da recuperare per questa incostante Inter…

7 A KARAMOH: l’ex Inter ha giocato una buona partita e ha segnato un bellissimo goal, decisivo nella vittoria del Torino sul Bologna. Questo ragazzo pare si stia esaltando nel modulo e nel calcio di Juric, come dimostrano le ultime ottime prestazioni. Vedremo se riuscirà a trovare la continuità che per diversi motivi gli è mancata in questi anni per dimostrarsi un giocatore di buon valore.

8 AL GOAL DELLA FIORENTINA CONTRO IL MILAN: a chi non l’ha visto consiglio di andare a rivederselo fin da dove parte l’azione perché è un vero capolavoro. L’azione parte da Igor, che su punizione passa la palla al compagno di reparto Quarta, che allarga su Dodo. Il brasiliano serve Ikonè, che prende palla e va dentro al campo servendo Ranieri e portando via un uomo(Theo), successivamente l’ex Salernitana serve Gonzalez che fa lo stesso movimento di Ikonè(portando via Kalulu), con il francese rimasto in mezzo al campo in zona di interno. A quel punto Gonzalez serve Ikonè, con i due esterni viola che a quel punto fungono da veri centrocampisti, con il Milan che rimane scoperto sulle fasce laterali. Ikonè serve un pallone perfetto a Dodo che sul fondo mette un cioccolatino perfetto a Jovic che si butta sul pallone facendo un movimento da attaccante vero, fregando Thiaw. In totale partecipano 7 giocatori di movimento e con quelli giusti e con i tempi giusti la Fiorentina è riuscita a realizzare una rete bellissima. Tutto questo non è un segreto, ma semplicemente duro lavoro messo alla prova settimanalmente che può portare una squadra, che ha avuto difficoltà e che non sta rispettando le aspettative, a segnare goal che solitamente dovrebbero fare le grandi squadre. E il lavoro, se fatto bene, ripaga sempre. Questo è il calcio di Italiano. 

9 ALLA FIORENTINA: come ho scritto nel commento alla partita di sabato e come sottolineato già diverse volte anche in questo, la Fiorentina contro il Milan ha fatto vedere di poter essere una squadra diversa da quella barcollante di quest’anno. Sicuramente gli infortuni e la poca abitudine e capacità di giocare ogni tre giorni ha fatto perdere qualche punto di troppo a questa squadra, ma abbiamo sempre sottolineato i limiti di questa squadra, soprattutto offensivi. Adesso Cabral e Jovic pare si stiano svegliando, tante individualità che fino ad oggi hanno deluso sono in ripresa e la rosa è al completo. Vincere contro il Milan era troppo importante anche per trovare continuità in campionato, adesso però servirà trovarne ancora di più per crescere ancora e per provare a scrivere un finale di stagione diverso rispetto a quello che tanti avevano disegnato per la squadra di Vincenzo Italiano. Le prossime gare ci faranno capire quanto questa squadra stia maturando e crescendo, soprattutto perché saranno gare contro squadre inferiori alla Viola, e che quindi non sempre quest’anno hanno funzionato.

10 ALLA LAZIO: la Lazio contro il Napoli ha portato a casa tre punti di un peso specifico enorme in chiave qualificazione in Champions. La gara l’ha letteralmente vinta Sarri, preparandola tatticamente alla perfezione chiudendo ogni linea di passaggio al Napoli e bloccando Lobotka in un rombo. A quel punto il Napoli si è ritrovato a giocare un calcio meno qualitativo e più forzato, la Lazio è sempre rimasta compatta cercando di limitare al massimo il Napoli con una fase di non possesso perfetto senza però rinunciare all’idea di giocare la palla, anche per poco tempo, con qualità e organizzazione. Fatto sta che il goal di Vecino, che tatticamente è stato perfetto, regala alla Lazio tre punti importantissimi e per certi versi sorprendenti. Bravissima Lazio e brevissimo Sarri, il Napoli un pochino meno bene delle altre volte ma può succedere. Del resto, credo che per il Napoli la strada sia tracciata…

Termina qui il mio commento a questa brutta giornata di Serie A.
Peccato, perché mi piacerebbe sempre commentare grandi partite e grandi prestazioni collettive e singole, credo però che non sia sotto questo aspetto, tolto il grande Napoli e qualche altra squadra, il campionato migliore degli ultimi anni.
La speranza è che tutto questo possa presto cambiare, a partire già dalla prossima giornata che ovviamente saremo qui pronti a commentare.