Patrick Cutrone è riuscito ad entrare nel cuore dei tifosi del Milan in breve tempo a suon di gol e sudore per la maglia. L’anno scorso 18 gol in 46 presenze, 10 dei quali in campionato, con una media realizzativa molto elevata nel rapporto gol/minuti giocati. Non solo i gol, ma anche e soprattutto l’attaccamento alla maglia del classe ’98 ha fatto scoccare la scintilla tra lui e il popolo rossonero. Un ragazzo di 20 anni che corre e lotta come un leone a differenza dei propri compagni di reparto che in campo fanno le figurine.

Quest’anno Patrick, con l’arrivo di Higuain, aveva visto lo spazio ridursi, ma sapeva anche che l’argentino lo avrebbe potuto aiutare nella crescita, inoltre c’erano 3 competizioni da giocare pertanto le opportunità di mettersi in mostra non sarebbero mancate. Cutrone segna, tanto (9 gol in tutte le competizioni) fino a gennaio… con la partenza di Higuain perdeva la chioccia, ma guadagnava la maglia da titolare, per 2 partite, perché poi arriva lui… il pistolero.

Piatek fa doppietta all’esordio a San Siro contro il Napoli, poi timbra il cartellino contro la Roma, poi contro il Cagliari, doppietta contro l’Atalanta e di nuovo in gol contro l’Empoli. Cutrone in queste 5 partite ha disputato in totale 72 minuti. Piatek è ormai il titolare inamovibile e Gattuso, l’abbiamo capito, dal 4-3-3 non si muove, lo spazio per Cutrone si fa sempre più risicato. In questa situazione non proprio rosea si aggiunge la notizia dell’interessamento dell’Atletico Madrid, sono arrivate le classiche smentite di rito, ma il Milan riuscirà a non perdere il suo gioiello?