Un tempo conoscevamo i tedeschi come seri, freddi, insensibili. Questa sera li abbiamo riscoperti sotto un'altra veste: anche i tedeschi sorridono, anche i tedeschi soffrono e infine piangono di gioia.

Germania-Svezia, 95' minuto, pieno recupero: Kroos calcia a giro una punizione da posizione defilata rispetto all'area di rigore svedese, vicino alla linea di fondo.
Mentre il pallone è in volo, milioni di tedeschi soffrono: è forse l'ultima occasione per rimanere al Mondiale. Con un punto, frutto del pareggio fino ad allora maturato con la Svezia, la Germania sarebbe stata quasi fuori dal Mondiale.
Mentre il pallone calciato da Kroos scavalca la barriera, Löw sta pensando alla classifica del girone, che recita: Messico 6, Svezia 4, Germania 1, Corea 0. La Germania è costretta a vincere con la Corea, e sperare che Messico e Svezia non decidano di passere la fase a gironi a braccetto. Il timore è fondato, di biscotti la Svezia se ne intende, e l'Italia ne sa qualcosa.
Mentre il pallone aggira anche il portiere svedese, la Germania tutta ripensa alla partita della sua Nazionale. Primo tempo da incubi, simile alla partita con il Messico. E al gol della Svezia la Germania è virtualmente fuori dal Mondiale. Cerca di recuperare forsennatamente la partita e ci riesce poco dopo l'inizio del secondo tempo con Reus. Subito dopo però Boateng si fa espellere per un intervento scomposto su Berk: Germania in 10. Ma i tedeschi mostrano di avere un cuore, e che cuore! Martellano la Svezia fino allo scadere, nonostante l' inferiorità numerica. E arriviamo alla punizione di Kroos.
Infine, nel momento in cui la sfera si deposita nella rete, la gioia tedesca esplode incontrollabile. I tifosi piangono, e così anche qualche giocatore. Lacrime di gioia. Kroos è attorniato da compagni, abbracciato, coccolato, ringraziato. La panchina è in fermento, tutta la Nazionale si abbraccia. Non sembrano nemmeno tedeschi, tanta è la felicità che mostrano nella loro esultanza.

La Germania la ribalta e rientra meritatamente nel Mondiale dal quasi era quasi uscita, e anzi, ora il suo cammino può davvero cominciare.