A me non frega nulla di dare ragione a Boban o di crocifiggere Gazidis! Il vizio che stiamo avendo noi tifosi, oltre oramai a scannarci in contrapposizioni feroci e fratricide, risultato di anni di mazzate, è quello di assolvere od incensare il dirigente di turno, convinti che stia operando per riportare la squadra ai fasti di un tempo.

Ecco allora i fan di Massara e quelli di Maldini, ecco ieri i sostenitori del lavoro di Gattuso ed oggi i lungimiranti illuminati che vedono lungo nel lavoro di risanamento di Elliott.

Tutto questo è figlio di un’annosa mancanza di comunicazione. Il fondo Elliott opera in Italia col marchio Milan ed avrebbe l’obbligo di enunciare pubblicamente il suo piano industriale per i prossimi 5 anni e, quand’anche quest’obbligo non fosse tenuto a rispettare, dovrebbe capire dopo quasi due anni che l’azienda Milan ha un pesantissimo risvolto sociale, nel quale i milioni di tifosi hanno diritti non paragonabili a quelli dei dipendenti di altri asset: in primis quello di sapere!

La verità, l’unica di cui siamo in possesso, è che si tratta solo di congetture e, quindi, è più saggio affidarsi ai rarissimi virgolettati.

Ancora oggi leggo ovunque che i Singer avrebbero architettato di far fuori Maldini e Boban per non aver loro perdonato l’ingaggio dell’evanescente Giampaolo! Ma benedetto Iddio se proprio Boban ha appena dichiarato (questa volta a microfoni spianati), che ottenere un colloquio con la proprietà è facile come parlare con Zeus, da dove arrivano ste baggianate? Chi ha una linea diretta con Paul Singer a parte il muezzin? E se i nostri (che comunque Bennacer, Hernandez e Rebic li hanno azzeccati in pieno) devono essere crocifissi, che destino bisogna riservare al sudafricano che in termini di ricavi e sponsorizzazioni è stato disastroso?

Puo’ essere che l’intempestivo ed inelegante ingaggio di Rangnick, che fa fuori automaticamente Maldini, Boban, Ibra, Rebic sia finalizzato ad un segretissimo piano di rinascita, almeno ce lo auguriamo. Nemmeno per il tedesco ho alcun preconcetto, ma trattasi, se verrà confermato, dell’ennesima partenza da zero, con un club che dovrà far conto solo ed esclusivamente su profili giovani che se ripercorrono l’andazzo di Leao stiamo freschi.

Io mi limito a registrare le dichiarazioni di Boban, ed a sottolineare che sono pesanti come macigni! Illustrano spietatamente una società molto distante dal Mulino Bianco enunciato pochi giorni prima da Gazidis, ma piuttosto un caotico quarto piano in cui si addensano Managing Directors di ogni tipo, strapagati, ma dove non viene deciso il piano di rafforzamento estivo che a Marzo dovrebbe già avere basi di budget e di idee molto delineate.

E se le cose stanno in questo modo, e le parole del croato vi appongono bollo e ceralacca, e’ davvero difficile credere che chi comanda veramente stia progettando un Milan ultracompetitivo. Viene piuttosto spontaneo pensare che stia vivacchiando, tirando a campare sulla squadra, immerso a capofitto in tutt’altre vicende!