Udite Udite, il Milan ha perso, dopo 24 risultati utili consecutivi, la squadra di Pioli riscopre la sensazione amara della sconfitta.

Perde contro il Lille che è squadra allenata molto bene da mister Galtier, giovane e organizzata, con individualità di valore, ne è l'emblema un certo Reato Sanchez, che alla sua "terza vita agonistica", dopo Swansea e ritorno al Bayern, sta ritrovando lo smalto del Crack, lo stesso che lo aveva contraddistinto l'inizio della sua ancora giovane carriera.

Per dir la verità il Milan non parte affatto male, nonostante schieri molte seconde linee come Castilleco, Krunic, Diaz e Tonali, tiene il campo benino e crea qualche occasione, poi come già successo nelle ultimissime uscite, Romagnoli in collaborazione con l'arbitro Frankowski, regalano un rigorino agli avversari, 1 a 0.

Qui vorrei aprire e chiudere una parentesi, come è possibile che per una competizione internazionale organizzata dalla UEFA, il VAR venga attivato solo per la seconda fase ? Personalmente lo trovo incredibile. Innanzititto, seppur consapevolmente, di fatto cambi le regole della competizione in corso d'opera ed in secondo luogo non capisco perché gli errori arbitrali della prima fase debbano contare meno, considerando che è la fase a gironi che ti porta a quella successiva. BAH....INSENSATO.

Il Milan rimette la palla al centro e ricomincia sbarazzino, ma questa volta si percepisce subito che di fronte c'e' una squadra vera che pressa molto alto ed in maniera organizzata, concedendo spesso al Milan la "sciabolata morbida" per Ibra e giocandosela poi sulle seconde palle...Chapeau anche perché riusciranno a mantenere questo tipo di intensità e di pressing fino all'ultimo minuto di recupero del secondo tempo.

Il secondo tempo riparte con Çalha e Leao, escono Krunic e un impalpabile Castillejo (speriamo che si intervenga qui a gennaio), ma pronti via e dopo 10 minuti Donnarumma regala il 2 a 0, il Lille è forte e dopo 3 minuti sfrutta alla perfezione l'ennesimo contropiede, la linea difensiva del Milan è messa male, Romagnoli (sempre lui), tiene in gioco le orde francesi e la frittata è fatta.

A questo punto comincia un'altra partita, perché nel Milan entrano Rebic e Bennacer ed ok che si cerca di segnare, pero' non si puo' nemmeno prendere l'imbarcata, quindi qualche buona trama offensiva, qualche contropiede micidiale, ma sostanzialmente niente da segnalare fino al 90°.

Al fischio finale i detrattori hanno subito rialzato la testa, con moderazione certo, pero' hanno cominciato a fare domandine di questo tipo : Sarà che il Milan è stato sopravvalutato? Sarà che la dea bendata si è levata la benda? Sarà che le squadre di Pioli al secondo anno fanno cilecca? Sarà che la rosa costruita da Maldini & C è corta e senza esperienza?...Non so vedremo, ma io ne aggiungerei un'altra, sarà che bisogna avere un po' di equilibrio quando si danno giudizi? 

Il Milan lotta per tornare in Champions e questo è un fatto, un obiettivo dichiarato ed è quanto i tifosi rossoneri si augurano. Di fatto, se la si vuole vedere anche da un altro punto di vista, la squadra di Pioli perde la partita più perdibile di questo inizio stagione, quella che fa meno danni, in cui Gigio si gioca il jolly dell'errore e la squadra di partenza non era quella dei 24 risultati utili consecutivi, se sconfitta doveva essere, è arrivata nel match migliore. Vedremo ora di che pasta è fatto il Milan dei "giovanastri", perché domenica c'è l'osticissimo Verona di Juric, squadra solida e organizzata, che subisce pochissimi gol.

Bisogna tornare subito godersi il dolce sapore della vittoria, perché in fondo il dolce non sarebbe poi cosi' dolce se nel calcio non ci fosse anche l'amaro.