Marotta non si sarebbe dovuto nemmeno sedere al tavolo per iniziare una delle trattative più illogiche a cui abbia mai assistito.
Le ragioni di questa “beneficenza” al Milan le sanno solo loro e le prossime dichiarazioni in merito saranno solo sciocchezze per tifosi con l'anello al naso.
Higuain a quelle condizioni se lo poteva permettere anche una provinciale di lusso facendo uno sforzo, figuriamoci i top club d'Europa. E stiamo parlando del migliore attaccante in Italia da anni, uno dei migliori al mondo. Motivo per cui credere che la Juve abbia voluto ascoltare (o meglio privilegiare) determinati interlocutori piuttosto che altri.

Il Milan, dal canto suo, aveva bisogno di ripartire da un big così ma in questo momento poteva rappresentare un azzardo per le casse rossonere approcciare ad un profilo del genere, anche perché zavorrato a bilancio da alcuni fake big. Vedasi appunto Bonucci, ma non solo... Ma la dirigenza bianconera ha trovato la formula giusta per far fare bella figura a Leonardo. E sacrificare Caldara per l’ex bianconero è la ciliegina su un pasticcio.
Che poi Caldara è un difensore già bello e pronto, quindi utilissimo nell’immediato e non solo per il futuro. Non fosse altro perché, oltre alle indiscusse doti tecniche, ha dalla sua l’umiltà di chi vuole crescere e imparare ogni giorno. Cosa che il neo Beckembauer bianconero ha riposto in cassetto qualche anno fa, con la conseguenza di non riuscire ad andare oltre i suoi difetti tecnici e caratteriali.
In un ambiente altamente competitivo come quello del calcio la dirigenza bianconera, in tutti questi anni, ha dimostrato di poter fare scuola a molti. Eppure nemmeno Marotta e Paratici sono esenti da qualche errore in sede di mercato, ma grazie ad un po’ di fortuna e una rosa lunga e di qualità hanno sempre avuto la meglio e, soprattutto, centrato gli obiettivi dichiarati. E con loro anche il tecnico Allegri.
Tuttavia nel calcio ogni stagione chiusa è già storia per gli almanacchi e conta più ciò che farai che quello che è stato fatto (con buona pace di chi ancora sbandiera il triplete e oggi occupa l’83mo posto nel ranking UEFA per club).
E nella stagione in cui il Presidente bianconero in persona regala a tutti gli appassionati (non solo juventini) il più forte giocatore al mondo, speriamo che le logiche di mercato più vicine al “favore” che all’affare non debbano minarne l’equilibrio (parola non scelta a caso) di una squadra che rasenta la perfezione e che vuole imporsi anche in Europa.