Per capire in quale palude fangosa, quali sabbie mobili ci troviamo bisogna fare un passo indietro ripercorrendo brevemente una cronologia:

Fininvest proprietaria del AC Milan "convince" Silvio Berlusconi presidente a vedere il club, liberandosi di una società costantemente in perdita, complice il lodo Mondadori, e la non più centralità del Milan nei pensieri dell'ex presidente del consiglio nel voler investire, programmare, e stando sempre all'avanguardia in fatto di innovazione.

Il primo peccato sta proprio lì', commesso da chi sosteneva di amare il Milan, ben consapevoli di aver sforato i parametri del FFP (triennio 2014/17 ), e dato che già le mire di cessione c'erano da svariati mesi, si doveva necessariamente non prendere giocatori svincolati pagandogli ingaggi da 5 mln netti vedi Flamini ad esempio, o comprando giocatori mediocri, vivacchiando per improvvisazione.

Berlusconi si convince a cedere la società, con due condizioni/premesse importanti: promettendo di passare il Milan in mani sicure, ecco il secondo peccato, e che il nuovo proprietario si impegni ad investire 250 mln in 2 anni, ecco il terzo peccato, ben conscio del bilancio in rosso ed aver violato i parametri del FFP, se davvero amava il Milan conscio del rosso di bilancio non avrebbe invogliato un imprenditore a buttarci dentro cafonate di soldi.

La società viene ceduta a tal Yonghong Li, che grazie ad un prestito da 303 mln più 180 mln ottenuto da Elliot, imprenditore misterioso rinvenuto dalla cordata in disfacimento di cui Gancinkoff era un referente, allenatore era Montella, scelto appunto prima che ci fosse il closing, dirigenti Fassone e Mirabelli, proprietà fumosa, 9 articoli su 10 giornalieri, erano incentrati esclusivamente su bonifici in arrivo o mancati, bisness plan visionarii con numeri utopici. Spesi sul mercato circa 230 mln, per giocatori strapagati con ingaggi ingiustificati. quarto peccato La cosa ha portato irritazione all'UEFA , avendo appesantito un bilancio già deficitario... della serie " o la va o la spacca "tutto questo sempre sulla pelle del Milan.

Il cinese nel corso dei mesi è sempre più in difficoltà, tanto che si fanno vivi rumors su una cessione della maggioranza o di un 40%, ci sono accenni di intesa con gruppi russi, o trattative vere e proprie con Commisso, come confermato dallo stesso imprenditore, era quasi tutto fatto ma alla fine il cinese si ritira quinto peccato consegnando la società ad Elliott non essendo riuscito a rimborsare il prestito.

Elliot si presenta con un comunicato spiegando il suo programma a medio termine, rilancio del marchio ed arrivare ai risultati sportivi attraverso una politica sui giovani, chiama bandiere come Leonardo DT, assistente Maldini, per mostrare continuità con i colori, la tradizione, ed un ponte con i tifosi, confermato Gattuso che era subentrato nella gestione cinese, e Gazidis che si insedierà a dicembre.

A parte il mercato frettoloso di metà luglio/agosto, seppur discutibile (vedi prestito Higuain 18 mln per 6 mesi più obbligo per un totale di 54 mln, Laxalt per 18 mln, è il mercato di gennaio a destare perplessità i 70 mln per Piatek/ Paquetà costano l'ennesimo ammonimento dell'UEFA sesto peccato i dissidi tra Leonardo e Gazidis, Leonardo/Maldini contro Gattuso portano all'allontanamento dei due, incompatibilità con le idee del neo AD sulla rigida politica sui giovani.

Viene promosso Maldini a DT settimo peccato, grande come calciatore e bandiera ma per diventare dirigente bisogna avere competenza ed esperienza, puoi esser bravo e avere occhio per i giocatori ma solo questo non basta, un dirigente bravo si dimostra anche in altri frangenti, come collaboratore chiama Boban, reduce da un esperienza da dirigente in FIFA, Maldini sceglie come allenatore Giampaolo ottavo peccato, definito "maestro di calcio" si dimostra fin da subito non adatto per il Milan e per una piazza esigente, non in grado di trasmettere carisma, ma solo una marea di nozioni che creano malcontento in molti giocatori, esonerato dopo poche giornate viene chiamato Pioli, nono peccato definito normalizzatore, ma nemmeno lui allenatore vero capace di condurre giovani giocatori, di allenarli, plasmarle farli esplodere, tanto che la squadra ed i singoli si portano dietro gli stessi problemi strutturali, media punti da 1,18 ad 1,54...

Il culmine si tocca quando Gazidis rilascia un intervista alla Gazzetta dichiarando unità di intenti, unica visione ed anima, ed altre affermazioni che suonano palesemente ipocrite, questo porta il CFO Boban a svelare quello che ultimamente si cominciava a percepire, decimo peccato

Boban verrà accompagnato alla porta non tanto per ciò che ha dichiarato, ne perché ha commesso chissà quali errori, verrà cacciato perché ha detto la verità a mezzo stampa, ad Elliot non va giù il come lo ha dichiarato, della serie "sì, è vero ciò che dici, ma non dovevi farlo conoscere a tutti".

Maldini è sotto esame, non tanto per una questione di sbagli o incompetenze, credo che questo incida un 30% ( parere mio), anche perché affidandoti solo a giovani acerbi tecnicamente e caratterialmente, devi mettere in preventivo che ci voglia del tempo, al di là della bravura o non bravura dell'allenatore e questo Elliot e Gazidis lo sanno.

Maldini come Boban sarà costretto ad andarsene per differenza di vedute, i primi ex calciatori, bandiere e tifosi con il Milan dentro, spingevano per un mix di giovani ed esperti, ben consci che oltre a guardare i risultati economici bisogna tenere d'occhio a quello sportivo, la champions porta ricavi, sponsor, etcetera.

Gazidis invece non vuole in nessuna maniera stravolgere la sua idea, nessuna flessibilità, proprio perché la priorità è esclusivamente il bilancio, se dovessi fare un rapporto direi il 90% occhio ai conti, il 10% priorità all' aspetto sportivo, ecco perché preferisce circondarsi di gente che la pensa come lui, (Moncada avrà più poteri, è lui che ha spinto per acquisire Leao dal Lille, società dove Elliot ha interessi), su Ragnick e il suo staff il tempo ci dirà, al di là delle competenze, non sempre la stessa ricetta funziona ovunque, gente che non si farà problemi a cedere qualcuno o più di uno in nome dei conti, finché non ci saranno le entrate dello stadio o della champions, per ogni stagione che il Milan non entrerà dovrà mantenersi con le plusvalenze, non si avranno scrupoli a cedere man mano i vari appetibili. 
Vedremo come andranno le cose nei prossimi mesi, se il Milan rinascerà o rimarrà in quella palude fangosa... non ci rimane che attendere.