Inizia nelle giovanili della Juventus, per poi andare al Siena e al Grosseto collezionando 23 presenze totali e 2 gol. Poi nel 2011 la svolta: porta il Pescara di Zeman in serie A segnando 28 gol che lo porteranno ad essere il capocannoniere della Serie B. 

Saluta la serie cadetta per trasferirsi al Genoa, dove colleziona 33 presenze e 5 gol. L'anno dopo va a Torino, dove si fa conoscere definitivamente segnando 22 gol in 33 presenze vincendo così la classifica marcatori. I numeri di quella stagione portano il bomber campano lontano dall'Italia:  prima va in Germania, al Borussia Dortmund, dove colleziona 24 presenze e 3 gol e poi in Spagna, al Siviglia dove mette a segno 2 gol in 8 presenze. Le due esperienze all'estero non vanno come devono andare e Ciro decide di tornare nella squadra che l'ha lanciato: nella sua seconda esperienza al Torino, segna 5 gol in 14 presenze. 
In serie A ormai lo conoscono e Lotito decide di comprarlo come sostituto di Klose. 
Dal 2016, Immobile con la Lazio ha segnato 127 gol in 179 presenze vincendo anche la scarpa d'oro. 

Non sarà l'attaccante ideale per l'Italia di Mancini, ma criticare un attaccante con questi numeri è ingiusto.