Cristiano Ronaldo, sì sempre lui, nel bene o nel male è sempre al centro di tutto, e quando non lo è per i propri tifosi lo è per gli avversari. Quando non lo è per quello che accade su un campo di calcio lo è per il gossip, ma ciò che si è detto o scritto ultimamente è fuori di ogni logica o buon senso, ma cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, e partiamo dall’inizio.

È il 2018, la Juventus viene eliminata dalla Champion proprio dal Real Madrid di Ronaldo. Nella bellissima doppia sfida entrata nella storia per la rovesciata di Ronaldo allo Stadium, e per la rimonta sfiorata dalla Juventus al Bernabeu, sfumata al 92esimo proprio da un rigore trasformato da Cr7. Nella mezza Italia non juventina si scatenano caroselli e feste di piazza, e si inneggia a Ronaldo come eroe della patria ancora una volta dopo Cardiff. Per i tifosi italiani non juventini, stanchi dei loro fallimenti e altrettanto stanchi del dominio assoluto dei bianconeri in Italia, un po’ di soddisfazioni viene data soltanto quando la Juventus viene eliminata in Europa o quando, meglio ancora, perde una finale, e l’uomo simbolo di tanta gioia è Ronaldo, il campione assoluto che mai la Juventus potrà avere nelle sue fila. In realtà qualcosa inizia a muoversi in tal senso, e inizialmente i tifosi bianconeri vengono scherniti perché si stavano illudendo di vedere Cr7 con la maglia bianconera addosso, “figurati se il più forte giocatore del mondo va alla Juventus”, ma all’annuncio ufficiale del trasferimento del portoghese a Torino, tutto cambia e sì ribalta. D’un tratto CR7 diventa antipatico, vecchio, a fine carriera e Messi il nuovo giocatore più forte di sempre. E allo stesso tempo prende sempre più piede il fatto che l’unica cosa che può fare Ronaldo per dare un senso al suo investimento è quella di far vincere la Champion ai bianconeri. Tutti discorsi leciti, per carità, ma solo in un bar o tra amici che scherzano, quando questi discorsi iniziano a trovare spazio su delle testate giornalistiche, allora siamo difronte ad una superficialità intellettuale sconcertante. Qualsiasi essere umano con un quoziente di intelligenza decente, o in minimo di esperienza, non potrebbe mai pensare realmente una cosa del genere. Ok ai cori dei ragazzini “portaci, portaci la Champions”, ma la cosa finisce là!!
Nemmeno la Juventus ha mai creduto di poter prendere Ronaldo e di arrivare matematicamente alla vittoria, il senso di quell’investimento è da ricercare in altri obiettivi, come il marketing, la popolarità, il brand, in un momento clou della crescita economica del club. Se bastasse prendere un giocatore forte per vincere sarebbe troppo facile. Squadre come il City o il PSG avrebbero minimo tre Champion a testa, e gli inglesi hanno pure Guardiola in panchina, fate un po’ voi. La Juventus dopo lo stadio di proprietà, il museo, l’albergo, lo store, e le scuole calcio in giro per il mondo, necessitava di un “testimonial” d’eccellenza e lo ha trovato. Certamente anche il lato tecnico aveva la sua enorme importanza, ci mancherebbe altro. 

Ronaldo arriva in Italia e l’attenzione mediatica attorno a lui è impressionante, e si inizia a capire il motivo per cui la Juventus sì è gettata a capofitto in questa avventura. Il calcio italiano torna ad essere interessante. D’altra parte è condivisibile il fastidio degli avversari che fino a quel momento vedevano in Ronaldo un idolo, e se lo vendono con la maglia della squadra odiata indosso, quindi da idolo a tramutarlo in bersaglio di fischi e offese è un attimo.
Dopo un po’ di ambientamento, Ronaldo inizia a fare anche in campo il suo dovere. Segna, diventa un punto di riferimento e tutti gli stadi si riempiono per vederlo. Il suo apporto è decisivo in Italia e in Europa. Memorabile la sua tripletta contro l’Atletico, e pure il suo rendimento contro l’Ajax nonostante l’eliminazione. Vince il primo scudetto e la Supercoppa con Allegri, poi l’anno scorso con Sarri, e quest’anno ancora la Supercoppa con Pirlo. I dati personali e i record sono scritti ovunque basta cercarli. In questi giorni sì è parlato molto di lui come “colpevole” della brutta eliminazione della Juventus contro il Porto e per il record di gol con il quale ha superato Pelé.
Il record battuto di Pelé, l’ennesimo, è la consacrazione della sua grandezza. Tutta la carriera, tutti questi anni a questi livelli è semplicemente disumano, tutto qua.

Per quanto riguarda le polemiche post Porto, credo che Ronaldo abbia disputato una brutta gara, mai decisivo, mai in partita e pure colpevole sul secondo gol subito. Detto questo, attribuire a lui soltanto o maggiormente la colpa della eliminazione della Juventus è soltanto un tentativo di sminuire il suo lavoro, è il momento che molti aspettavano per aggrapparsi a qualcosa contro di lui ma non attacca. A differenza di qualcun altro che ad ogni difficoltà della propria squadra, puntualmente affondava senza dare un cenno di vita, Ronaldo molte volte ha risolto i problemi di una brutta Juventus, molte volte tolto le castagne dal fuoco, e a volte da solo ha portato la Juventus più in là di quanto realmente meritasse, quindi per una volta credo si possa tranquillamente “perdonarlo”. Semmai il ragionamento da fare è un altro: la Juventus può ancora permettersi Ronaldo? 
Chi dice che con Ronaldo bisognava vincere la Champion perché lui ne aveva già vinte cinque, probabilmente non ha bene in mente le differenze tra quel Real e questa Juventus. Il Real aveva altri dieci Ronaldo in squadra, ruolo per ruolo, la Juventus difficilmente riesce a coprire tutti i ruoli. Nel Real, Ronaldo dialogava con Marcelo, Modric, Benzema, Bale, Kroos; oggi ha Fabrotta, Ramsey, Rabiot e spesso nemmeno un attaccante di ruolo come compagno d’attacco, vogliamo aggiungere altro??
Dai non scherziamo su, se poi vogliamo polemizzare tanto per fare allora ok, ma se parliamo di calcio certe cose non si possono sentire. 

Ora cosa accadrà? 
Se ne sono sentite di tutti i colori, dalle dichiarazioni ufficiali della società e di Ronaldo stesso che parlano di un futuro ancora insieme, ai rumors di un suo possibile addio, anche con le dichiarazioni di Zidane che non chiude ad un suo ritorno a Madrid.
Al di là del marketing, avere un Ronaldo in squadra è un bel peso e un bell'impegno, io credo che a questo punto dopo tre anni, e con la realtà in mano ci si potrebbe tranquillamente dire addio. La Juventus non è assolutamente in grado di creare un Real Madrid, i bianconeri hanno dato vita ad un nuovo progetto basato sui giovani con Pirlo, e necessita di tempo ed esperienza. A trentasei anni Ronaldo è ancora uno tra i forti al mondo, e la sua voglia di vincere è sempre enorme. A Torino sa che non potrà rincorrere obiettivi internazionali importanti, quindi ci può stare una separazione consensuale. Se così fosse, per me rimarrebbe l’immenso orgoglio di avere avuto per tre anni il più grande giocatore degli ultimi quindici anni e forse della storia, nella mia squadra, se per qualche motivo diverso e che non conosco, Ronaldo dovesse rimanere, beh godiamocelo, finché dura. 

La Juventus è in una situazione economica molto delicata e in difficoltà. Purtroppo le perdite dovute alla pandemia non erano preventivabili, ora sono certo che molto più in alto di Paratici, ci sia qualcuno che abbia valutato i pro e i contro di continuare o meno con Cr7, situazioni che noi comuni mortali non possiamo conoscere, vedremo come si concluderà la stagione.
Ad oggi non saprei dove puntare un euro su una ipotetica scommessa, tra la sua partenza o la sua permanenza.
Deciderà lui, come sempre!!