Dopo la gara col Parma CR7 ha tenuto a precisare che nello spogliatoio bianconero non c’è preoccupazione; è la prima volta che Ronaldo parla a nome di tutta la squadra – già questo, di per sé, è una  grande novità -  e il fatto che il capo carismatico del gruppo ci metta la faccia, significa che al suo interno il clima che si respira in questo momento non è tutto rose e fiori.
Infatti, se fossi nei panni del popolo bianconero di motivi per preoccuparmi ne avrei parecchi.

Intanto si è avuta la conferma certa che Rugani, pur essendo un buon difensore, non è un’alternativa di Bonucci e Chiellini, ma un semplice sostituto; voglio dire che l’ex difensore dell’Empoli, per caratura tecnica e per carisma non è allo stesso livello dei due titolari, ma ne è solo un lontano parente.
Su Rugani, lo stesso Allegri si è speso molto in passato, e  anche di recente ha rimarcato che il giocatore ha fatto molti progressi; sinceramente sul campo non si  vedono.

Tutti d’accordo su Caceres, che è un terzino di ruolo, e che come centrale di difesa è un adattato.
Ma le preoccupazioni nascono anche da un centrocampo, che fà poco filtro, e nel contempo segna raramente; si contano sulle dita di una mano i goal realizzati dai centrocampisti. Non solo, ma un altro difetto endemico è quello che tolto Pjanic, nessuno è in grado di verticalizzare il gioco.

Servirebbe  un  centrocampista  in grado di rilanciare l’azione e soprattutto capace di  fare goal; tutte cose che Ramsey sa fare molto bene –  tra l’altro  c’era stata l’apertura dell’Arsenal che dietro al pagamento di una ventina di milioni, forse meno, avrebbe fatto partire il giocatore subito. Ma la Juve ha scelto la via del risparmio e ha posticipato tutto a Giugno.

L’ultima fonte di preoccupazione viene anche dall’attacco dove CR7, in pratica, porta sulle spalle il peso di tutto il reparto; è lui che fa i goal e che propizia quelli dei compagni -  basta vedere  il tabellino delle reti -  la Juve ha realizzato 46 reti, di queste (17)  quasi la metà le  ha segnate Ronaldo.

Certo, come diceva il grande Eduardo: a dà passà a nuttata;  nel senso che con il recupero di Bonucci e Chiellini in difesa, e  nella ferrea speranza che non succeda mai niente al ritrovato Mandzukic e a CR7, la nottata sicuramente passerà.
Ma la paura resta ed è tanta; perché  dopo le ultime tre partite ora è tutto più chiaro: senza di loro, la Champions diventa un miraggio,  e diventa a forte rischio anche lo scudetto.