Oltre ai tifosi che esprimono il loro veemente malumore sugli interventi dei redattori di calciomercato.com, ora si aggiunge anche la Curva Sud attraverso il suo portavoce con un messaggio piuttosto pesante e, se mi si permette, direi francamente piuttosto controproducente. Molto opportuno invece quanto affermato da Ibra sull'assenza di una maturità di squadra intesa al mantenimento di una costanza di rendimento, sottolineando che ci siamo un po' tutti dimenticati che il Milan dopotutto continua ad essere una squadra molto giovane e quindi inevitabilmente soggetta a cospicui alti e bassi.
Questo ipercriticismo dei tifosi è pure accompagnato e devo dire un poco superficialmente alimentato da una critica sportiva professionale che dedica una attenzione francamente eccessiva a situazioni più contingenti perdendo completamente una prospettiva direi a più ampio respiro, direi storica. Perché controproducente da parte della Curva Sud e forse inopportuna? Perché aggiungere pressione ad una squadra in evidente crisi mentale più che fisica che ne condiziona in maniera evidente le prestazioni, non aiuta certamente la soluzione della crisi. Come non aiutano certe esternazioni di stampo molto rassegnato da parte del suo allenatore.
Non desidero affatto in questo intervento entrare su argomenti tecnici. Di allenatori che dissertano di formazioni o di opportunità di mettere questo o quello ce ne sono a sufficienza e anche con molta competenza alcuni, sui forum di calciomercato, non sto facendo ironia, sia chiaro. In genere nei miei interventi non ho mai espresso giudizi di merito sui moduli. Esprimo miei giudizi sulle qualità dei giocatori e sulle impressioni che ricavo da una partita che posso intravedere dopo oltre 60 anni di calcio osservato per 40 anni allo stadio e poi in TV. Che possono sicuramente essere limitativi e discutibili.
Mi piace comunque, per pura passione per questo sport meraviglioso, dare anche una visione più storica di una situazione e questo è lo scopo del mio intervento.
Quello che posso dire da un punto di vista prettamente di gusto personale è che mi piacciono i tecnici che hanno una loro idea precisa e continua di calcio, che la coltivano e la migliorano e che quindi cercano oppure formano i giocatori congeniali al loro modo di vedere calcio. Non ritengo un modulo migliore di un altro. Tanto per citare un esempio di attualità. Allegri stasera vince con un sistema di difesa a 3 piuttosto difensivo e molto basato su veloci ripartenze e Gasperini da anni usa un sistema a 3 in difesa molto più offensivo. In corso di gara, per situazioni di emergenza si possono certamente usare moduli alternativi, ma rimanendo in un alveo tecnico ben definito. Un Pioli che mi cambia radicalmente modulo in corsa per me dimostra uno stato di ansia che non può  che trasmettere alla squadra. Decisamente confuse le sue ultime conferenze stampa e l'ultima più di tutte. È indubbio che quest'anno si siano commessi errori anche gravi e dal mio punto di vista ovviamente li ho inseriti nei miei interventi blog.
Li riassumo: la Società in una compagine di coetanei che chi più o chi meno ma comunque tutti in sinergia tecnica oltre, e forse ben oltre le loro qualità individuali, non può offrire un contratto di valore doppio a uno di questi, anche se potenzialmente campione, rispetto ad altri artefici di un successo che lo stesso Maldini, più volte ha considerato anticipato e inaspettato.
Il secondo: la campagna acquisti non ha sfruttato una possibilità unica di portare giocatori di valore già nel nostro campionato di comprovata classe ed esperienza. Ho sempre difeso Maldini, ma ho sbagliato. Maldini ha toppato, ma per me rimane un valore aggiunto al nuovo progetto Milan.
Il terzo: Pioli sembra entrato in un loop emotivo piuttosto depresso e  confuso, mostrandosi sì aziendalista, ma de facto smentendo e contestando implicitamente la suddetta campagna. Il suo rifiuto di non considerare alcuni giocatori acquistati penso sia un unicum a mia memoria.
Nonostante questi errori sicuramente criticabili, è giustificabile la veemenza un poco catastrofista a tinte fosche con cui vengono analizzati in un ottica più ad ampio respiro? No affatto. Ma che cosa ha fatto il Milan negli ultimi 20 anni, cari signori ipercritici? Quale e quanta gloria passata a partire dal campionato 2003/2004 può giustificare un tale livello di asprezza? In era berlusconiana 2 campionati sugli 8 vinti e una coppa campioni sulle 5 vinte. Certo importanti,  certamente, ma direi molto sporadiche rispetto al primo fulgido periodo dall'86! Due secondi posti 2012 e 2013  poi 8°, 10°, 7°, 6°, quando il Milan viene venduto per 750 milioni più 250 di debiti a uno sconosciuto cinese a fine 2016.
Una campagna acquisti faraonica che indebita ancora di più, per cosa? Un 6° quello già citato e un 7°. Poi il cinese va in default e cara grazia arriva Elliot, nel 18. un 5°, un 6°, un 2° con più che decorosa partecipazione alla Champions, un 1° e un raggiungimento dei quarti di Champions dopo ben 11 anni!
Si riducono le perdite, si limitano gli ingaggi, si perdono giocatori che vogliono solo soldi, e spero che si perda anche Leao e in un tempo decisamente inferiore si fa molto direi rispetto al passato di 20 anni! 
È questa prospettiva storica che mi pare sia scarsamente considerata sia dalla Curva Sud che, a mio avviso, dovrebbe, come ha sempre meravigliosamente fatto, sostenere la squadra incondizionatamente in questo frangente critico, e sia da una stampa che dovrebbe essere un poco meno sensazionalista e contingente.
Red Bird, altrettanto osteggiata dai tanti che pretendono chissà cosa, è in fase totalmente iniziale, in una positiva, a mio avviso, continuità di gestione con la precedente proprietà.

È ancora troppo presto per dare giudizi sommari. Se non si va in Champions, si ricomincerà. Non è poi che abbiamo fatto tutto questo granché negli ultimi anni in fin dei conti. La sosta che arriva non può che essere benefica al riguardo. Spero che Pioli riordini le sue idee e proponga una squadra più in palla e meno confusa di quella totalmente irriconoscibile che si è vista ad Udine surclassata da una squadra sicuramente forte, ma decisamente alla portata del Milan con la sua attuale rosa.