Crisi epocale in casa Juventus.
Due partite: sei punti (primo posto in classifica); cinque gol fatti (secondo posto dopo la Fiorentina); due subiti; 36 tiri fatti, dei quali 20 nello specchio della porta (primo posto); 47 cross complessivi dei quali 22 utili (primo posto); due sole parate (ultimo posto);14 calci d'angolo (primo posto).

Questi sono gli impietosi numeri di una crisi annunciata.
Ovviamente il leader di questa crisi annunciata è Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse portoghese ha numeri imbarazzanti: undici tiri, dei quali sette nello specchio della porta (primo in classifica); 90% di precisione dei passaggi. Del resto si sapeva che quest'anno la Juve avrebbe avuto grandi difficoltà a ripetersi. La rosa ridotta (questa domenica in panchina c'erano i soli Perin, Barzagli, Rugani, Benatia, Emre Can, Dybala, Bentancur, Douglas Costa, Cuadrado) non permette ad Alleri di risolvere il problema della sterilità in zona gol e dell'assetto difensivo poco duttile. 
Il centrocampo, inoltre, manca di qualità, come anche l'attacco. In sintesi, una squadra male assortita con pochi cambi e di scarsa qualità, fortemente indebolita rispetto allo scorso anno.

Come dite?
Sto vaneggiando?
Eppure mica mi pagano per dire queste cose. Come invece vengono pagati i soloni che ascolto da due giorni consecutivi in televisione e per radio.
E siamo solo alla seconda giornata. Un paio di giornalisti un po' più obiettivi si sono spinti fino a dichiarare che il campionato è già finito. lo ritengo comunque esagerato, anche se quanto visto nelle prime due partite non lascia presagire niente di buono per gli avversari. 
Col Chievo una partita a senso unico, tenuta aperta da due disattenzioni difensive, con una percentuale di realizzazione pari a quella del miglior Real Madrid, ma che negli ultimi 15 minuti ha visto un vero e proprio tiro a segno da parte della Juventus.
Con la Lazio il minimo sindacale, ritmi bassi, e due gol di scarto, con diverse altre occasioni. Sicuramente il campionato è ben di là dall'essere vinto.
Ma la crisi è una cosa diversa.
Con la rosa della Juventus e la squadra messa in campo, se un giocatore come Ronaldo viene marcato da due avversari, o la squadra avversaria fa catenaccio tutta la partita, oppure finisce in goleada. Quindi prepariamoci a tante brutte partite, con avversari in dieci davanti alla porta e un infinito torello per cercare spazi.

In tutto questo l'ovvio: Ronaldo marcato a uomo e raddoppiato fino alla propria area di rigore e poco spettacolo per mancanza di spazi.
Come faranno a riaprire il campionato gli avversari allora? Buttandola in caciara: il gioco poco spettacolare è sintomo di crisi e Ronaldo che non segna è bollito. La speranza è di destabilizzare l'ambiente. Perché in un ambito stabile è vero: il campionato è già finito.
E poco importa se le statistiche dicono il contrario: la verità la dice la televisione.
Ma poi non chiedetevi perché i giornalisti, da tempo, non ne azzecchino più una.
Tranne i pochi che hanno il coraggio di stare fuori dal coro.
Quindi... buona crisi a tutti.