Le braccia spalancate di Barzagli in segno di resa, quelle aperte di Cristiano Ronaldo per esultare. Gli applausi di tutto l’Allianz Stadium, che rendevano omaggio ad uno dei gesti tecnici più belli della storia del calcio. In quegli attimi un fuoriclasse di Madeira metteva tutti d’accordo: juventini e gufi, i suoi peggiori detrattori e persino i sostenitori più accesi del rivale Lionel Messi. Durante quel celebre quarto di finale di Champions nel quale il Real Madrid espugnò Torino, ogni amante del calcio, se ancora non lo avesse fatto grazie alle precedenti prodezze, si innamorò del talento portoghese; certi giocatori potranno vestire qualsiasi casacca ma rimarranno sempre un patrimonio di ogni appassionato.

Per i calciofili italiani l’ammirazione nei confronti del lusitano, come quella verso tanti altri fuoriclasse, è stata sempre accompagnata da una sana invidia intrisa di nostalgia; sapevano che campioni di quella caratura non erano più alla portata della Serie A e rimuginavano sui fasti del nostro campionato. Ma quest’estate la situazione si è improvvisamente capovolta, proprio come accade in una delle sue rovesciate, e la Juventus, con un clamoroso colpo di mercato, è riuscita ad assicurarsi le sue prestazioni. É stata un’operazione complessa, da molti persino criticata per l’onerosità e l’età del giocatore, sviluppatasi sotto traccia per poi palesarsi improvvisamente. A me piace pensare che sia nata proprio durante quella caduta a terra: reale per Ronaldo, che scendeva al suolo dopo la prodezza, e figurata per la Juventus, la quale capitolava di fronte la disarmante bellezza di quel gesto atletico…E mentre il portoghese si rialzava per festeggiare, magari qualche dirigente bianconero avrà pensato che per risollevare i bianconeri sarebbe servito proprio l’asso dei Blancos.

Il club di Andrea Agnelli, attraverso un esborso di 105 milioni di Euro per il cartellino e uno stipendio annuale al calciatore da 30 milioni netti per 4 stagioni, ha fatto felici i propri tifosi ma allo stesso tempo ha innescato una serie di meccanismi virtuosi, non solo economici, per sé e per tutto il calcio italiano. Analizziamo i tre maggiori benefici che l’ex Real Madrid ha portato alla società e alla Serie A.

L’aspetto pecuniario ovviamente è il principale, soprattutto per la Juventus, perché è chiaro che una spesa del genere deve garantire delle entrate che possano ammortizzarla. Come è vero che il ragazzo è costato una fortuna, allo stesso tempo si deve considerare che l’indotto generato da questo fenomeno è immenso. L’esempio più lampate è rappresentato dal merchandisig: subito dopo l’annuncio del trasferimento, Cuadrado ha ceduto il numero 7 al lusitano (che lega la sua immagine alla sigla CR7) e la vendita delle magliette originali è stata un successo. Unicamente nel primo mese ne sono state acquistate circa 55000, mandando anche in crash il sito ufficiale, e secondo una stima de Il Sole 24 Ore se soltanto il 10% dei tifosi bianconeri acquistasse la casacca del campione, la Juve otterrebbe un incasso lordo di 148,8 milioni di Euro. Tolta questa tipologia di entrate, appannaggio esclusivo dei bianconeri, gli introiti derivanti dall’arrivo di Cristiano Ronaldo sono aumentati anche per le altre squadre. Gli abbonamenti e i singoli biglietti dell’Allianz Stadium, che già andavano a ruba grazie agli ottimi risultati dei torinesi, sono diventati più costosi ma anche gli altri stadi italiani si sono adeguati: quando l’armata di Allegri fa visita agli impianti sportivi disseminati nella penisola, non attira più solo tifosi sfegatati ma anche appassionati meno accaniti ma comunque curiosi di ammirare le giocate spettacolari del recodman. L’arrivo del fuoriclasse alla Continassa ha portato altresì all’espansione del marchio Juventus all’estero, aumentandone l’efficacia soprattutto sui mercati americani e asiatici. Ora anche le tournée estive in quelle zone porteranno più profitti. Tuttavia a sorridere non è solo il fatturato bianconero dato che contestualmente ne giova anche il brand Serie A. La Lega, in ogni caso, si sarà mangiata le mani poiché aveva già effettuato le aste per i diritti televisivi in Italia e all’estero per il triennio 2018-2021. Perform e Sky si sono divisi i diritti di trasmissione nazionale per un totale di 973 milioni di Euro all’anno mentre oltre confine la gestione è stata concessa alla IMG per 371 milioni di Euro a stagione. Rispetto al recente passato sono cifre più alte, segno che l’interesse verso il massimo torneo italiano è in crescita, ma certamente inferiori a quelle che si sarebbero potute ottenere vantando il talento di Madeira. Alle prossime aste, se lo juventino onorerà ancora il nostro campionato con sua presenza, sicuramente i ricavi saranno maggiori. Da ultimo i guadagni derivanti dagli sponsor del trentatreenne sono anch’essi spaventosi ma a trarne beneficio sarà unicamente la Mint Media di Peter Lim, che ne gestisce i diritti di immagine dal 2015 tramite un accordo valido per sei anni.

• Un altro cambiamento che Cristiano Ronaldo ha portato in Italia rigarda il livello tecnico. Quest’ultimo si è alzato a dismisura nel club che è andato ad impreziosire, garantendo quel surplus che mancava alla Juventus per competere in Champions. Spesso i meccanismi bianconeri sono parsi collaudati ed efficaci ma per vincere in Europa occorrono calciatori che possano fare la differenza, con giocate alle quali gli atleti normali non sono avvezzi. Contemporaneamente, per riuscire a competere con la Vecchia Signora, anche le altre società hanno dovuto e dovranno agire sul mercato per cercare di limare il divario dai 7 volte Campioni d’Italia. A dimostrazione che le nostre squadre hanno subito un’evoluzione positiva, basta notare i buoni risultati che tutte le formazioni italiane stanno ottenendo nelle competizioni europee. Tutto ciò aumenta l’appeal del campionato italiano e magari invoglierà altri campioni ad accasarsi nel Bel Paese.

• L’ultimo aspetto che vorrei evidenziare è la rivoluzione culturale che il fenomeno di Madeira scatenerà nel nostro paese. La bellezza del suo calcio farà avvicinare tanti bambini a questo sport, probabilmente molti di essi saranno portati a tifare Juventus, ma in generale sogneranno di riuscire ad accarezzare il pallone come lui. Forse anche gli allenatori, specificatamente quelli dei settori giovanili, ammirando le gesta dello juventino cercheranno di insistere più sull'aspetto tecnico e fisico rispetto a quello tattico. Le generazioni future verranno su con il ricordo di un campione eccezionale, che dal punto di vista sportivo è un modello encomiabile. Sono pochi i calciatori di 33 che possono vantare una forma fisica del genere, infatti Cristiano Ronaldo, oltre ad avere qualità tecniche innate, nella sua carriera ha sempre curato l’allenamento, l’alimentazione e lo stile di vita sano. Queste caratteristiche non possono che accompagnare positivamente la formazione calcistica dei ragazzi italiani. I più bravi e i più fortunati di essi andranno a comporre i vivai, la Serie A e la nazionale italiana di domani: la loro crescita sarà anche merito dell’esempio sportivo del portoghese.