Sono ancora molto scosso da quanto è appena avvenuto: Cristiano Ronaldo è ufficialmente un nuovo giocatore della Juventus Football Club.
Di primo acchito non una buona notizia per noi interisti. Ho provato inizialmente un profondo sentimento di invidia, trattandosi del migliore calciatore del pianeta. Quella che un tempo si chiamava così, mentre ora si usa definirla con un verbo: rosicare.
Ma io, da buon essere umano, ho dalla mia quella sana ragione che mi separa dai castori, i rosicatori per antonomasia.

Dopo aver spento i miei bollenti spiriti ho perciò capito che il passaggio del fuoriclasse mondiale Cristiano Ronaldo agli acerrimi rivali della Juve non è in fondo una disgrazia per noi interisti (e per gli altri club) come siamo stati portati invece a pensare in un primo momento, quando una notizia del genere ha avuto lo stesso effetto di un gancio destro del mitico Rocky Balboa sul viso.
Credo che ci siano alcuni punti (per la precisione 6) di questa vicenda che possano far tornare una parvenza di sorriso su quei visi martoriati dalla scioccante notizia di Ronaldo alla Juventus. 

1) UNA NUOVA ERA - Il passaggio di Cristiano Ronaldo ai bianconeri segna una svolta decisiva per il calcio italiano.
Ma che dico, quasi epocale! L'arrivo del portoghese rappresenta l'anno zero: tutto quello che è successo prima verrà indicato con la sigla A.R. (Avanti Ronaldo), mentre da ora in poi siamo nell'era.   
Considerazioni blasfeme a parte, è evidente che il nostro sistema avrà benefici enormi grazie al portoghese. Il più importante sarà il cambio di mentalità e strategia delle rivali: dopo anni di resa preventiva nei confronti dei pluricampioni bianconeri, da oggi tutti i club si attrezzeranno per contrastare apertamente lo strapotere-Juve. Non proprio da oggi, dato che è da un po' di tempo che è tangibile un netto miglioramento dei top club italiani: l'Inter ha acquistato 5 ottimi giocatori; il Napoli si è affidato ad un top allenatore mondiale; la Roma sta diventando una società di stampo manageriale; riguardo il Milan meglio non sbilanciarsi. 
Le italiane si stanno scrollando di dosso il torpore che ha permesso alla Juve di dominare incontrastata per anni. L'Inter sembrerebbe la società meglio attrezzata sul lungo periodo per fermare la tirannia bianconera.

2) VENGHINO CAMPIONI, VENGHINO! - Collegato al punto 1) c'è l'esodo di campioni che probabilmente pagheranno oro affinché i propri procuratori li mandino a giocare in Italia, lì dove gioca il mitico Cristiano Ronaldo.
Se nel periodo storico Avanti Ronaldo la Serie A è stata una sorta di campionato di villeggiatura dove i grandi campioni in pensione venivano a svernare, da ora in avanti non lo sarà più. È vero, Ronaldo ha 33 anni. Ma non è un trentatrenne come lo erano i vari Beckham e Ronaldinho quando vennero a giocare nel Bel Paese. Il portoghese è una macchina da guerra dal fisico di un venticinquenne e non è di certo venuto in Italia a giocare a briscola o a guardare i cantieri insieme agli anziani. Molti campioni in giro per l'Europa saranno stimolati nel venire a giocare nell'Inter - come detto la squadra potenzialmente più vicina alla forma di anti-Juve - per confrontarsi faccia a faccia con un fuoriclasse come Ronaldo.

3) MA QUALE SCUDETTO! - Con gli acquisti del parametro zero De Vrij dalla Lazio e del centrocampista belga Nainggolan dalla Roma, l'Inter è stata giudicata dagli addetti ai lavori come una seria candidata ad alzare al cielo lo Scudetto nella prossima stagione.
Dopo l'arrivo di Cristiano alla Juventus nessuno azzarderà più una simile pretesa.
I bianconeri sono gli STRAFAVORITI per la vittoria finale e la pressione mediatica esercitata sui nerazzurri calerà bruscamente, non avendo in teoria alcuna possibilità di farcela.

4) STRESS JUVE - L'altra faccia della medaglia è rappresenta dalla posizione di strafavorita della Juventus ai nastri di partenza della prossima stagione. Non sono ammessi fallimenti: al primo passo falso si abbatterà su Torino e su CR7 un pioggia torrenziale di critiche.
I bianconeri sono ora obbligati a vincere, sebbene ciò rappresenti già da decenni lo slogan bonipertiano del "vincere è l'unica cosa che conta". La differenza rispetto al passato sta nel fatto che da oggi la Juventus dovrà cancellare la parola "sconfitta" dal proprio vocabolario, dato che con Ronaldo l'obiettivo Triplete non sarà più una chimera.

5) TROPPI GALLI NEL POLLAIO - Con l'arrivo di Ronaldo si alzano inevitabilmente le probabilità che la Juve debba separarsi da uno (o anche più) dei suoi campioni in rosa. Gli indiziati a fare le valigie sono Pjanic, Dybala - sebbene il tweet di benvenuto verso Cristiano potrebbe aprire scenari di pacifica convivenza tra i due - e soprattutto Gonzalo Higuaín.
Il rumoroso silenzio dell'argentino, che non ha accolto il nuovo arrivato come fatto invece dalla Joya, nasconde una sofferenza che potrà placarsi solo in caso di cessione.
Alla finestra c'è il Chelsea di Sarri, che per riabbracciare il suo figlioccio dovrà sborsare minimo 60 milioni di euro permettendo cosi alla dirigenza juventina di rientrare dell'esborso fatto due estati fa.

6) VOLANO O BOOMERANG? - I principali dati del trasferimento del secolo sono i seguenti: 112 milioni (di cui 12 di costi accessori) nelle casse madrilene e 30 milioni netti all'anno nelle tasche del portoghese (per un totale di 120 nell'arco dei 4 anni di contratto). Come detto da più parti, la Juve non ha acquistato un giocatore qualunque bensì una vera e propria azienda. Ma siamo proprio sicuri al cento per cento che la Juventus riuscirà nel tempo a rientrare dell'ingente spesa sostenuta? Io credo che i bianconeri siano ossessionati dalla Champions e che l'arrivo del costoso campione sia una conseguenza di ciò, al netto di qualsiasi considerazione economica. In soldoni alla Juve non interessa perderci in questa faccenda; vuole vincere la coppa "dalle grandi orecchie", costi quel che costi.

Smentitemi pure se ho torto. Interisti e non.