Dopo 5 vittorie consecutive è arrivata pure la sesta. A dire il vero non avevo tanti dubbi, ma si sa quando si incontra una squadra come la SAMP che ha fatto poco fino a oggi qualche dubbio poteva esserci, soprattutto perché nell’era spallettiana la prospettiva di giocare con una squadra con problemi di classifica avrebbe comportato un abbassamento della tensione agonistica che si sarebbe tradotta in un risultato negativo. Ma ormai CONTE ci ha abituati a tenerci, come fa con la squadra, in tensione perché per vincere senza essere la pazza INTER del passato bisogna giocare sempre senza risparmiarsi. Il suo credo calcistico è tenere sulle corde tutta la squadra.

Il dopo SPALLETTI è iniziato con buoni auspici e se pensiamo che l’INTER di H.HERRERA era il massimo delle formazioni a suo tempo, comincio a credere che quella attuale sia sulla stessa lunghezza d’onda. Perché? Entrambe nascono da certi regole fisse, HERRERA li chiamava comandamenti e si trattava di 10 comandamenti quasi fosse una religione, mentre CONTE e la società hanno il loro comandamento, quello di CONTE è:

1) Comandamento o motto: “TESTA BASSA E PEDALARE”. Herrera, diceva quando perdeva di essere contento perché le sconfitte insegnano a migliorarsi, riusciva sempre a trasformare un episodio negativo in qualcosa di positivo». Intervistato dalla stampa, CONTE sulla domanda chi fosse attualmente la squadra favorita per lo scudetto, ha risposto, tenendo i piedi per terra quindi senza esaltarsi:” Per me le squadre favorite al momento sono JUVE e NAPOLI”.  Anche la sesta vittoria ha confermato che pur in vantaggio di due reti sulla SAMPDORIA, l’INTER non si è adagiata e ha continuato a macinare gioco, sfiorando diverse reti, soprattutto nel primo tempo. Ma non soltanto l’opera di CONTE si sta confermando vincente ma è vincente tutta la squadra societaria: Allenatore, dirigenti e proprietari cinesi. Direi che quello che negli anni sessanta o periodo del mago HERRERA era il periodo dell’INTER VINCENTE, oggi è il periodo vincente di tutta la società. I comandamenti sono solo tre, il primo già citato di CONTE il secondo è quello di SUNING.

1Il motto o comandamento della società è: ”Costi quel che costi”

Si riferisce non solo alla questione fascia ICARDI che aveva creato un isolamento totale del giocatore sul resto della squadra ma ben più dannosa per i proprietari la svalutazione del giocatore stesso che aveva costretto la proprietà SUNING a dichiarare che ICARDI non faceva più parte del progetto INTER, al costo di rimetterci sulla sua effettiva valutazione che in tempi più sereni si aggirava, come da clausola di cessione, sui 110 mln. euro. Salvo poi concludersi in una situazione meno dannosa, con una valutazione di 75 mln. euro, mercato che porta in auge l’azione di MAROTTA che in un duello con PARATICI la spunta sulla cessione a quasi parametro a zero e che i tifosi nerazzurri possono ritenersi più che soddisfatti, perché ICARDI è ceduto quasi a tempo scaduto al PARIS SAN GERMAIN e LUKAKU, il fiore all’occhiello di questa campagna acquisti, ha firmato per la Beneamata nonostante il disturbo della Juventus. Tutti i giocatori in esubero sono stati ceduti.

Il terzo motto o comandamento finale: Non più INTER PAZZA AMALA.

Non più INTER PAZZA AMALA è ciò che l’allenatore CONTE ha ribadito dopo le vittorie con LECCE e CAGLIARI. Non solo per i matches ma anche per quanto riguarda il brano sonoro del pre partita, quindi non più "Pazza Inter", brano accantonato. Il brano musicale sarà "C'è solo l'Inter" composto da Elio e Graziano Romani. Così come dice il titolo, sul campo ci sarà solo l’INTER perché voluto così dallo stesso Antonio Conte: "Basta pazzia, l'Inter sarà regolare e forte”.

Dopo la partita di ieri con la SAMPDORIA, sono più che convinto che questo sarà il periodo di CONTE e la prossima partita contro i campioni d’ITALIA diranno se l’INTER merita di iniziare il suo periodo vincente.

Per intanto l’INTER inanella il suo sesto successo consecutivo contro una squadra che nel primo tempo si salva da una goleada e, nel secondo tempo, complice una espulsione rimediata da SANCHEZ, riesce a segnare e a sperare ma che nel prosieguo della partita l’INTER continua a dominare, con l’uomo in meno e riesce persino ad arrotondare il suo successo.
Basta pazza INTER, ma INTER forte e compatta. La JUVE ci aspetta e finalmente SARRI, che dichiara di non averci seguito, avrà modo di conoscerci. FORZA INTER!!!!!