Il caso Hysaj ha fatto discutere. Non è stato il primo, non è stato l'ultimo e non sarà l'ultimo. Ha salutato il suo arrivo alla Lazio cantando Bella Ciao. Canzone nota nella Resistenza ma soprattutto diventata notissima con la serie televisiva la Casa di Carta. L'ha sdoganata privandola del valore politico e chi pensa all'Italia canticchia spesso quella canzone. Sarà stato questo forse il caso di Hysaj. Certo, l'Albania è stata massacrata dai fascisti, certo, la Lazio ha una tifoseria anche storicamente fascista, ma quanto c'entri effettivamente l'antifascismo nel caso della canzone Hysaj è tutto da vedere. Altro discorso è ciò che si è innescato. Ultras fascisti che continuano ad associare il nome della Lazio al fascismo attaccano il giocatore albanese per aver cantato quella canzone per salutare il suo arrivo alla Lazio. Arriva il comunicato della Lazio:

La Società Sportiva Lazio condanna fermamente il vergognoso striscione contro il calciatore Elseid Hysaj. Non è il primo episodio di questo tipo. Noi non saremo mai dalla parte di chi nega i valori dello sport. Siamo senza indugio invece dalla parte del nostro atleta e di tutti gli altri calciatori impegnati in queste settimane nel ritiro precampionato. Prendiamo nettamente le distanze da chi vuole strumentalizzare per fini politici questa vicenda che danneggia la squadra, tutti i tifosi laziali e la Società.
Non ci faremo intimidire da chi usa toni violenti ed aggressivi: per loro non c’è alcuno spazio nel nostro mondo che invece è ispirato ai sani valori sportivi della lealtà e della competizione, del rispetto reciproco e della convivenza civile ed indirizzato al superamento di tutti gli steccati di carattere sociale, culturale, economico e razziale”.

Perchè non scrivere che non saremo mai dalla parte di chi nega i valori dell'antifascismo? Perchè non iniziare ad allontanare dal proprio ambiente e dallo stadio i tifosi dichiaratamente fascisti e che si atteggiano con slogan, simbologie del fascismo nella curva laziale? Forse si dovrebbe chiudere la curva, forse si dovrà rigenerare una nuova curva, ben venga tutto ciò. Ma servono prese di distanza nette ed anche ideologiche, sì. L'antifascismo è una cosa seria, serissima, come lo è il male fascista che è ancora qui tra noi in una società sempre più reazionaria, omofoba, razzista e, appunto, fascista.
Avrebbe dovuto osare di più la Lazio? Sì. Avrebbe dovuto dichiararsi antifascista? Sì.  Non averlo fatto non significa che non lo sia, ma andava fatto per mettere i puntini sulle i in modo netto. Soprattutto se vuole togliersi quel marchio laziale uguale fascista. Che è percepito come tale ai danni della stessa Lazio e di tutti quei tifosi che non c'entrano una beata mazza con quello schifo di fascismo.