5 Febbraio 2022; sono le ore 18:45 e l'Inter sta vincendo contro il Milan di misura; calcio d'angolo dell'ex Hakan Calhanoglu, Perisic libero in area insacca al volo di sinistro.
19:29 l'Inter sta dominando la partita, si trova a +7 , meriterebbe anche di segnare qualche altra rete e seppellire definitivamente i rossoneri.
19:34 il Milan ribalta la gara con una doppietta di Giroud, che come nella Commedia di Dante passa dall'inferno al paradiso.
19:45 il Milan vince 1-2 il derby e si porta a -1 dai cugini nerazzurri. Questo episodio è stato la causa della corsa scudetto attuale; con il Milan primo in classifica a 71pt, Inter secondo a 69pt con una partita da recuperare contro il Bologna e il Napoli terzo a 66pt con una partita da giocare contro la Roma.

La lotta scudetto è apertissima, mancano 5 giornate alla fine del campionato e ci sono più dubbi che certezze. Basti vedere l'Inter che pareggia con il Genoa, il Milan con il Bologna, il Napoli che perde in casa contro la Fiorentina.
Però per avere più chiarezza abbiamo bisogno di analizzare quelle poche certezze che abbiamo: le statistiche. Focalizziamoci sull'Inter, campione in carica nonchè favorita, inizialmente ma anche attualmente, per la vittoria della competizione. I nerazzurri sono la squadra con più occasioni create per distacco (103, Roma seconda a 75), con più occasioni da rete mancate (59, Roma seconda a 47), terza per possesso palla medio (56.5%, Napoli primo con il 58.3%),  prima per totale tiri a partita (17.1, Roma seconda a 15.6), prima per totale tiri in porta a partita (6.4, Sassuolo secondo a 5.6), prima per calci d'angolo a partita (6.4, Roma seconda a 6.0) e per finire è la squadra con più cross precisi per partita (6.7, Fiorentina seconda a 5.4). Sè analizziamo le prestazioni dei singoli risaltano due dati: Lautaro Martinez ha sbagliato 15 occasioni da rete e Edin Dzeko ne ha sbagliate 13 e inoltre i due insieme hanno totalizzato 36 G/A.

Tutte queste statistiche portano ad una risposta ben marcata: l'Inter sta avendo difficoltà negli ultimi 15 metri; nella zona di finalizzazione. Facciamo mente locale e riflettiamo sull'Inter campione dello scorso anno. Chi c'era nella zona di finalizzazione che quest'anno non c'è più? Non servono troppe riflessioni. Nato ad Anversa il 13 Maggio 1993 da una famiglia povera ma sin da subito destinata al calcio, il padre Roger fu calciatore professionista ritiratosi nel 2007, anche i fratelli hanno intrapreso la stessa strada del gigante belga. 190cm x 94kg, ex Manchester United e Everton, attualmente milita nel Chelsea e nel suo palmares conta un campionato italiano, una coppa di lega inglese e un campionato belga da giovane.
Sto parlando di Romelu Lukaku. Dati alla mano la scorsa stagione è stato il trascinatore dell'Inter di Conte con 35 G/A in campionato. Inoltre si è classificato secondo nella classifica cannonieri dietro all'irraggiungibile Cristiano Ronaldo e nella classifica assistman dietro a Ruslan Malinovskyi. Le sue prestazioni però non si possono ridurre a delle semplici statistiche ma bensì bisogna approfondire. Partiamo con le dichiarazioni d'amore di Antonio Conte, guida del belga, sulle sue qualità:"Romelu è un giocatore prezioso, ha qualità sia in area poichè riesce benissimo a proteggere palla causando un pericolo, ma anche se lo tieni lontano dall'area lui è velocissimo a campo aperto ed è uno dei migliori giocatori in transizione offensiva." 
Queste dichiarazioni si sono tramutate in fatti poichè nella scorsa stagione Conte ha utilizzato Lukaku in qualsiasi modo, e il ragazzo ha risposto benissimo, mandando in frantumi e distruggendo qualsiasi squadra si trovasse davanti. L'Inter riusciva a chiudersi in modo molto organizzato nella propria area di rigore, per poi ripartire in contropiede passando palla a Lukaku che piantandosi a terra permetteva a tutta la squadra di ripartire, diverso era quando invece riceveva palla in campo aperto, lì diventava ancora più devastante. Possiamo ricordare vari episodi, varie tappe, che specificano ancora di più la sua importantissima stagione (riconosciuta anche dal premio di miglior giocatore assoluto Associazione Italiana Calciatori). Ricordiamo il gol di Lukaku contro il Crotone, dove si gira su Luperto in maniera umiliante, il povero difensore prova ad aggrapparsi alla maglia ma poco cambia e il belga insacca.
Possiamo fare riferimento anche alla umiliante sfida in velocità contro Parolo, dove brucia l'italiano e poi assiste, oppure al match più importante; Milan-Inter 0-3. Le danze si aprono con una sfida in velocità al secondo minuto di gioco contro Romagnoli, dove lo semina e poi sforna un assist al bacio per Lautaro Martinez, nella stessa partita firma il 3-0 dopo una cavalcata a tutto campo dove fa pentire a Romagnoli di essere sceso in campo. La stessa cosa accadde all'Europeo nel match tra Belgio e Danimarca. Qui l'avversario è Simon Kjaer, non un avversario facile, esperto e attento, ma al triplice fischio le sensazioni sono altre; il centrale sembrava un pulcino che tocca per la prima volta il pallone, tanto piccolo quanto insignificante, infatti le ha provate tutte per fermare Romelu, ma invano. Romelu Lukaku lo scorso anno è stato il migliore, con i fatti, con il lavoro, e non con le parole; ricordiamo il dibattito contro Zlatan Ibrahimovic nel match di Coppa Italia, beh oggi possiamo dire esplicitamente chi ha avuto la meglio.

Ad oggi si parla di un suo ritorno, sarebbe positivo per i nerazzurri o no? Secondo me senza dubbio sì.