Come ogni anno di questo periodo ci ritroviamo a sentire la solitudine che la fine del campionato di Serie A ci lascia dopo la sua inevitabile fine.

Sarà il campionato del predominio Juventus. 7 scudetti e 4 Coppe Italia di fila non si vincono per caso. Certo, la squadra bianconera è una vera e propria corrazzata, ma non si può prescindere dalla mano fatata del suo tecnico, quel Max Allegri tanto denigrato il giorno del suo insediamento e, ancora oggi, amato/odiato dai suoi stessi tifosi. La sua capacità nel saper riconoscere il periodo di forma dei suoi uomini e come farli rendere al meglio è indiscutibile e fa di lui uno dei migliori allenatori al mondo. Fossi un tifoso bianconero me ne guarderei bene dal lasciarlo scappare.

Sarà il campionato di Gianluigi Buffon, l'ultimo in Italia almeno, in attesa di sapere se finirà qui o se continuerà oltre i transalpini confini. Un anno macchiato forse da qualche dichiarazione di troppo in occasione dell'eliminazione dalla Champions League, ma nulla toglie alla grandezza sportiva di un giocatore che ha praticamente vinto tutto.

Il Napoli rimane all'asciutto per quest anno, nemmeno le velleità di poter contendere almeno la coppa Italia alla Juventus. D'altronde Sarri ha incanalato tutte le forze della squadra sul campionato e su questo si può essere d'accordo o meno, visto che questa squadra poteva competere ad alti livelli almeno in Europa League.

La Roma ha altalenato delle prestazioni eccezionali a qualche figuraccia di troppo. Il blackout avuto tra Dicembre e Gennaio è stato a dir poco imbarazzante per mancanza di idee e gioco. Ma Di Francesco ha saputo portare questa squadra a livelli europei che ad inizio stagione non erano minimamente pronosticabili.

Lazio e Inter alla fine si sono equivalse, con l'unica eccezione che ha visto la squadra di Spalletti avere la meglio nell'ultimo scontro diretto della stagione. La squadra allenata da Mister Inzaghi ha perso di lucidità proprio sul rettilineo finale, dove ha avuto lapossibilità di tirare la volata decisiva per il sogno Champions. Lo avrebbe meritato forse di più, vista la straordinaria stagione di giocatori come Immobile, Luis Alberto e Milinkovic, oltre la straordinaria capacità tattica di Miste Inzaghi.

Nel mezzo tanto anonimato, anche se la lotta salvezza è stata aperta fino all'ultimo. Tolto il Benevento, che nonostante abbia dimostrato anche tratti di bel gioca non ha mai avuto velleità di salvezza e il Verona che ha fatto poco più che comparsa, la partita per non retrocedere si è protratta in modo entusiasmate fino alla fine. Ne ha avuto la peggio il Crotone, già autore del miracolo Nicola dell'anno scorso, che quest anno non ha saputo ripetersi.

Finisce qui la stagione italiana, nel vero senso della parola visto che al mondiale non ci saremo. 

Restano comunque le speranze di un futuro italiano migliore, restano i vari Cutrone, Chiesa Caldara e una nidiata di giovani talenti che possono solo far bene al movimento calcitico italiano, sempre che mister Mancini sappia creare un'amalgama in grado di dire la sua nelle prossime qualificazioni europee e nella nuova Nation League europea.