Si sta chiudendo un’altra stagione, una stagione con delle sorprese, vedi Atalanta, ma anche una stagione con dei fallimenti o quasi come il Milan.
Da due anni a questa parte il Milan fa campagne acquisti molto ricche, con Mirabelli e Fassone addirittura si superarono i 100 mln, ma passati due anni possiamo considerarlo un mercato fallimentare. Tanti i colpi sbagliati, Laxalt, Andre Silva, ma soprattutto Kalinic, tanti soldi spesi che però non hanno portato i risultati sperati.
Anche quest’anno il Milan ha costruito una buona squadra, però senza trascurare lo zoccolo duro della stagione precedente come Chalanoglu, Musacchio e Biglia (anche se quest’ultimo è stato spesso infortunato).

La stagione del Milan fino a dicembre è stata horror, poi ha avuto una scintilla con l’arrivo del pistolero Piatek che ha risvegliato il popolo milanista. Però, finito l’effetto Piatek e perso il derby, il Milan ha accumulato una serie di pareggi e sconfitte che l’hanno fatto allontanare dal vero obbiettivo, la Champions.
A dire il vero il Milan è ancora in corsa per la Champions, ma a due giornate dal termine sembra molto complicato, soprattutto con un’Atalanta stellare guidata da Zapata e un’Inter che seppur senza brillare si sta avvicinando sempre di più alla qualificazione.
Molto probabilmente il Milan andrà in Europa League, non si sa cosa succederà a Piatek, Chalanoglu e Donnarumma, ma sicuramente il Milan sta continuando a perdere terreno rispetto ai cugini. Forse è l’ora di compiere una rivoluzione, sia a livello societario che al livello tecnico.