Alzi la mano chi ha compreso cosa la proprietà del Milan ne voglia fare di questa società. In questo anno e mezzo di proprietà del fondo Elliot ne abbiamo sentite di cotte e di crude, progetto a medio-lungo termine senza mai sentire la voce di padre e figlio Singer, in compenso l'amministratore delegato si è premurato a far sapere che l'obiettivo è la crescita e valorizzazione dei giovani per fare plusvalenze, per le quali ora l'UEFA sta navigando a vista. Il progetto chiaramente a livello sportivo non sta dando i risultati sperati, ovvero arrivare in Champions con i giovani ed ecco allora la concessione Ibra fatta al duo Maldini-Boban.

E' chiaro che la situazione in società è alquanto confusionaria, i conti vanno tenuti sotto controllo e questo è sacrosanto, ma se il Fondo Elliot ha intenzione di rivendere la società traendone profitto non può che affidarsi al duo a capo dell'area tecnica dando carta bianca sempre con un occhio ai conti per costruire nel mercato prossimo estivo una squadra competitiva. Fra l'altro i non risultati sportivi stanno inficiando la questione crescita del brand, della quale si occupa il sig.Gazidis con tutta al pletora di esperti a quanto dicono assunta negli ultimi mesi, ovviamente è una catena di San Antonio.

Lasciando perdere tutte le speculazioni su Arnault si Arnault no, sarebbe bene che il titolare del fondo dia fiducia a chi il calcio lo conosce e metta a disposizione tutto l'appoggio possibile all'area tecnico-sportiva e le cose andrannno come devono in divenire, d'altronde i Bennacer, Rebic, Theo Hernandez, in parte Leao progetto da sgrezzare, Kjaer, stanno confermando il buon operato dei dirigenti, per non parlare di certe cessioni che ai più sembravano impossibili.