Quante volte vi è capitato di pensare: "Questo è l'anno giusto" ma poi non è stato così? 
Quando la brezza di quella primavera si respira siamo alla metà di maggio, quando il campionato è alle ultime due gare e già si respira un'aria di calciomercato che risveglia per la maggiore chi anche in quella stagione è stato attore principale o secondario e quindi è pronto a rituffarsi tra le braccia di un sessione estiva nella speranza che arrivino quei colpi tanto sognati.
L'estate arriva e si fanno nomi su nomi, giocatori che vanno e vengono, quando si arriva alla fine delle ultime ore ecco che nella mente molti pensano "Quest'anno è l'anno buono", convinto che quegli acquisti bastino per vincere la Champions, lo scudetto, l'Europa League, i primi quattro posti del campionato, il raggiungimento della posizione tra le sette del campionato, la salvezza.
Ma quante volte dopo la metà del campionato ci ricrediamo? Molte, troppe volte. Non parliamo di una squadra in particolare, ma di tutte quelle che si giocano ogni anno la propria stagione. La colpa a chi si dà? Molte volte al tecnico reo di non essere stato capace a far combaciare la sua rosa, molte volte alla società che si è fidata del suo direttore sportivo, altre ai calciatori arrivati che non hanno espresso il proprio aumento di potenzialità.
Spesso ci soffermiamo sul cammino delle italiane in Europa, come se non sapessimo che per la maggiore alla fine tra una cosa e l'altra i nostri club non sono ancora pronti per vincere una Champions o una Europa League. Perchè questa mia convinzione? Lo si vede in campo internazionale, quando s'incontrano club che sono per la maggiore superiori in tutto e per tutto, partendo dalla convinzione dei propri mezzi. Spesso crediamo che l'arrivo di un giocatore possa portare con se la vittoria finale di un torneo che sia nazionale o internazionale, ma alla fine non è mai così. Spesso la situazione Cristiano Ronaldo ha fatto discutere, già perchè molti hanno pensato 'CR7=Champions' ma la verità è che un giocatore da solo non ti fa vincere proprio nulla, basti pensare in quei Manchester United, Real Madrid, oltre al portoghese che giocatori c'erano, e con tutto rispetto la Juventus di questi ultimi due anni non ci si avvicina minimamente a quel potenziale di quei club in rosa. Ma non soffermiamoci a Ronaldo, anche Messi se non avesse avuto i Xavi e Iniesta, i Suarez, i Rakitic non avrebbe vinto quelle Champions e tutto il resto. Quindi la speranza di ogni club italiano è il prefissarsi un obiettivo, ma questo anche è un errore... Già pensiamo ad una Atalanta, in tre anni due volte in Europa League e due in Champions (una uscita ai preliminari) se fosse stata una squadra che prefissava il suo obiettivo non sarebbe andata oltre alla qualificazione in EL, mentre ha tirato dritto come un treno e sfilato quel quarto posto nella primo tentativo e addirittura il terzo nella seguente.
Cosa ha portato l'Atalanta ad arrivare in Champions, la determinazione e il non prefissare gli obiettivi, già perchè per la maggiore se non ti chiami Juventus, Inter, Napoli, Roma, Lazio, Milan tutte le squadre alla domanda "Vi giocehrete un posto in Europa?" ti rispondono "Prima pensiamo a salvarci" e l'Atalanta pur consapevole di essere superiore a molti club al di fuori delle nominate risponde sempre così, per voce della società e del tecnico. Ma se il club orobico è un club silenzioso che va avanti senza pensare alla posizione in classifica o che va in Champions e non prefissa nulla, ecco che le altre nominate, quando gli si chiede "Quest'anno si può vincere in Europa?" rispondono "Vediamo,vediamo..." il quale significa in poche parole "Se ci riusciamo siamo stati bravi, altrimenti ci abbiamo provato sapendo che non avevamo una rosa per vincere". La Serie A conta 12 Champions e 9 Europa League, possiamo anche contare la Coppa delle Fiere vinta dalla Roma nel 1961 portando quindi a 10 trofei in EL.

Confronto con gli altri club d'Europa nelle vittorie di tornei Europei
Molto spesso ci fermiamo ai titoli vinti dal singolo club, ma stavolta soffermiamoci nella storia dei tornei che hanno cambiato nome alcune volte nel corso di questo 100 e passa anni che esiste il calcio italiano, arrivando a chiamarsi Champions League e Europa League. Come detto l'Italia conta ben 22 trofei europei capitanata dal Milan che conta ben 7 Champions League e in Europa dalla Juventus con 3 Europa League (Coppa UEFA).
Ma adesso calcoliamo a che posto si trova l'Italia nelle vittorie finali in Europa nelle due competizioni.
Al primo posto troviamo la Spagna: 26 titoli
Real Madrid 14 (13 Champions e 2 EL), Barcelona 5 ( 5 Champions), Siviglia 5 (5 EL), Atl. Madrid 3 (3 EL) 
Al secondo posto c'è L'Italia: 22 titoli
Milan 7 (7 Champions), Inter 6 (3 Champions, 3 EL), Juventus 5 (2 Champions, 3 EL), Parma (2 EL), Napoli 1 (1 EL), Roma 1 (EL, anche se non capiamo perchè non è nell'elenco, visto che la Coppa delle Fiere sarebbe la EL di oggi aggiunta alla Coppa delle Coppe e la Coppa UEFA)
Al terzo posto troviamo l'Inghilterra: 21 titoli
Liverpool 9 (6 Champions 3 EL), Manchester United 3 ( 3 Champions), Chelsea 3 (1 Champions, 2 EL), Nottingham Forest 2 (2 Champions) Aston Villa 1 (1 Champions), Tottenham 2 ( 2 EL), Ipswich Town 1 (1 EL)
Al quarto posto la Germania: 11 titoli
Bayern Monaco 5 (5 Champions), Amburgo 1 (1 Champions), Borussia Dortmund 1 (1 Champions), Borussia Monchegladbach 2 ( 2 EL), Entraich Francoforte 1 (1 EL), Bayer Leverkusen 1 (1 EL)

Quindi se pensiamo che dal 2010 nessuna italiana ha vinto in Europa e ci troviamo al secondo posto generale delle classifiche europee alla fine direi che non è male, anche se l'Inghilterra potrebbe cominciare a fare più pressione qualora una tra United e City dovessero cominciare a fare sul serio, e sappiamo che potrebbero visto che da sole guadagnano molto più della Juventus, che a oggi è il club più ricco d'Italia.

Perché la Juventus non si sforza per vincere una Champions?
Spesso da tifoso mi sono incavolato a morte con la mia squadra, perchè non capivo, guardando solo da tifoso, il perchè 23 anni non riusciva a vincerla. Poi ho pensato, forse per vincere bisognerebbe prendere davvero giocatori che al momento la Juve non può permettersi, si è vero in quel 1996 la squadra era forte tra centrocampo e attacco, anche Peruzzi in porta era una sicurezza, la difesa togliendo Ferrara e Pessotto non era fenomenale, già perchè con tutto rispetto per Porrini, Carrera e il sempre verde Pietro Vierkwood la difesa non era fenomenale, oggi sembra il contrario tra difesa e centrocampo, già negli ultimi 8 anni la difesa è stata davvero importante, se pensiamo che il quartetto Barzagli, Bonucci, Chiellini e Buffon sono stati la nostra muraglia e quella della nazionale, e nel biennio 2013-2015 abbiamo anche avuto uno dei centrocampi più forti con Arturo Vidal e Paul Pogba, ma anche con loro non è arrivata in quel 2015, quando la rosa era davvero importantisima in tutti i reparti, già per nostra sfortuna incontrammo quel Barcelona con un Iniesta-Xavi-Messi che era all'ennesima potenza, nulla si avrebbe potuto fare, e nel 2017 con una squadra diciamo buona, ci fù il Real dei marziani, quindi diciamo che le due finali senza pensarci erano perse prima di giocarle, se davvero volgiamo essere veritieri con le nostre possibilità. Alla fine ripeto, nel 1985 purtroppo successe quel che successe, la Juve era fortissima, con quel trio Platini-Boniek-Rossi, oltre a Tacconi, Brio, Scirea, Tardelli ecc. Forse molte volte pensiamo che la rosa debba avere un misto di campioni, ottimi giocatori e gregari, già servono sempre anche se contano poco in rosa, ma la fortuna deve dirti che anche i gregari in quella stagione si trasformino in ottimi giocatori, ecco in quel caso come successe in quel 1996 i Porrini, Torricelli, Padovano si trasformarono in autentici punti fermi e messi in campo non facevano mai sentire la mancanza del titolare, ecco che arrivarono i risultati. Quindi ho pensato che la Juventus dovrebbe puntare forte su un gruppo che faccia in primis quello che chiede il tecnico... già il tecnico.
Nella stagione 1984-1985 sedeva in panchina Giovanni Trapattoni, uno che con i suoi fischi alla pecorara si faceva sentire anche da Torino a Catania, nel 1996 c'era Marcello Lippi che non voleva sentire una moscha volare, oggi c'è Maurizio Sarri...Io non sono contro Sarri, anzi in Champions la Juve mi sta piacendo, meno in campionato, ma non mi sento di additare il tecnico, perchè penso che la squadra non segue alla lettera quel che lui intende, quindi forse con gli interpreti giusti sarebbe un Napoli del tempo, con la rosa della Juve, che equivarrebbe ad una super potenza.

Cosa servirebbe a Sarri per avere una squadra forte?
Penso spesso che se Sarri avesse fatto il suo mercato a suo piacimento, Pjanic non sarebbe stato nella mediana bianconera, sarebbe stato ceduto e al suo posto avrebbe portato Jorginho, su questo ci metterei la mano sul fuoco. Altri due nomi che lui si sarebbe portato volentieri dietro sarebbero stati Hysaj che avrebbe preso la fascia destra con De Sciglio ceduto e Danilo che non sarebbe nemmeno arrivato in bianconero. L'altro nome è quello di Piotr Zienliski, che proprio lui portò al Napoli in quel 2016. Come sappiamo Sarri da quando è passato dall'Empoli al Napoli è stato sempre uno che si è portato dietro i suoi pupilli, passando al Napoli portò; Hysaj e Zienliski, passando al Chelsea riuscì nell'impresa di strappare Jorginho a De Laurentiis e portarlo al Chelsea, ora vorrebbe portarlo alla Juve, cosa che in estate, probabile con l'offerta bianconera, Sarri tenterà di riportarlo all'ovile.
Ecco, forse, la Juventus in questa stagione non chiedendo al tecnico chi avrebbe voluto, gli ha consegnato una rosa che non era quella che voleva, quindi si è dovuto adattare al gruppo non chiesto. Forse chiedere i giocatori che avrebbe voluto, a oggi non sarebbe criticato come lo è, non avendo colpe sulla rosa che gli è stata data?