E' a questo punto il tema centrale del mercato bianconero.
E non potrebbe essere altrimenti. Scrivo da "innamorato cronico" di Paulo Dybala e quello che razionalmente ritengo giusto fare da fastidio anche a me.
Penso che Paulo come potenziale calcistico sia un giocatore da podio, all'interno del panorama mondiale. Per quantità e qualità di colpi. Per i soliti critici a prescindere chiarisco che metto volutamente fuori concorso Messi e Ronaldo, per me ancora n.1 e n.1 e mezzo, ma che a breve vedremo lentamente, purtroppo, dover limitare la propria azione per evidenti limiti anagrafici. Quindi Paulo, Neymar e Mbappè.

Chiarito il concetto mi esprimo riguardo alla posizione che la società Juventus ha intrapreso nei confronti del giocatore.
Credo innanzitutto che non sia solo una questione prettamente calcistica. Da mesi non si fa più mistero che a Torino il 26enne argentino è stato criticato anche per i suoi comportamenti fuori dal campo. Si sa che alla Juve sono maestri per non far trapelare gli episodi nello specifico, ma le voci sono insistenti e lo stesso Nedved lo scorso anno si è espresso chiaramente in questo senso, per mandare un messaggio per niente velato da parte della società al proprio giocatore.
Pirlo, riguardo alla questione che soffrisse la presenza di Ronaldo, lo ha apostrofato dandogli dell'immaturo e del poco intelligente, credo limitandosi volutamente. In più c'è la questione del presunto scarso feeling tra la società e il modus operandi dell'entourage, che di Dybala cura i vari interessi calcistici e non.
Ora, ragionando due minuti solo su quanto appena detto e considerando come la Juve si è sempre posta di fronte ai propri "dipendenti", mi pare chiaro come ce ne sia già abbastanza per prendere in seria considerazione un eventuale separazione, con buona pace dei tifosi e del sottoscritto innamorato cronico.
Ma vorrei andare un po' oltre e senza pretese fare di più con una personale valutazione tecnica, che da ignorante potrebbe essere quanto di più stupido ci sia al mondo, ma allo stesso tempo, se confermabile, rafforzerebbe la convinzione che la società non sta affatto facendo male i suoi conti, anzi.

La Juventus ha un potenziale tecnico avanzato che secondo me fa semplicemente spavento. Non vedo squadre tanto attrezzate in circolazione per soluzioni ed alternative. Allo stesso tempo si sono però proposti problemi di gestione economica riferiti soprattutto al monte ingaggi e di natura pratica se si pensa alla famigerata lista Champions. Diciamo che per forza di cose la società si trovi a dovere monetizzare e allo stesso tempo tagliare qualche figura di rilievo.
Mi pare chiaro che a questo punto entra automaticamente in gioco il parere del tecnico. Sarri ha fatto chiaramente capire che se gli portano via Douglas Costa fa un casino, che a Torino se ne ricorderebbero tra cent'anni e del resto come dargli torto. Farò ridere qualcuno, ma io non avrei preso Ronaldo e oggi non avresti da un punto di vista tecnico questo problema. Perchè Ronny si sa che deve partire da sinistra e Sarri lo vede li, senza se e senza ma. Quindi rimane il vuoto centrale dove Paulo potrebbe giocare da falso nueve, ma non dimentichiamoci che Sarri questo sistema lo ha adottato per forza di cose per i ripetuti infortuni di Milik, altrimenti il suo obbiettivo primario rimane quello di avere una prima punta classica, perciò se prendi Icardi o rimani con Higuain, ad ogni modo il tridente è presto che deciso.
Sulla destra scalpita anche Bernardeschi che piace moltissimo, per atteggiamento, alla società, perchè sa accettare ruoli da comprimario e quindi non se ne possono privare.
A questo punto, dove fai giocare Dybala?
Ripeto io avrei lo scorso anno puntato su di lui e non avrei preso Ronaldo, così avresti oggi un attacco dall'età media non troppo alta con Dybala, Icardi/Higuain, Costa, ma ormai il portoghese ce l'hai e lo "devi" far giocare. Per questo credo che l'intenzione di vendere l'argentino sia seria, già più che valutata e, arrivo a dire, già decisa. Se sapranno trovare la giusta soluzione non ci penseranno due volte e probabilmente, se le cose stanno così, fanno pure bene razionalmente parlando. Il fatto è, che se io fossi un manager probabilmente ragionerei nello stesso modo e nello stesso modo cercherei di agire, ma io sono un'appassionato, di più, sono un'innamorato cronico e per tanto spero di aver sparato solo una grande quantità di c...e, perchè qualche anno ce l'ho, ho giocato a calcio anche se a bassi livelli, ho ammirato cicli vincenti di squadre meravigliose e mi è rimasta una convinzione che col passare degli anni si è fatta strada: la perfezione dei dettagli ti eleva al rango dei migliori, ma è la foga che nasce dalla passione e da quel pizzico di follia d'amore per il calcio e lo spettacolo, che ti pone al rango di n.1.

Chissà che il cambiamento di mentalità calcistica sul campo, che sta investendo la società bianconera, non smuova anche le passioni dei suoi più alti rappresentanti, inculcando quel poco di pazzia sportiva e amore per il rischio, che così tante volte, ma in altre sponde e con altri colori ho visto vincente.