Prevedere il futuro è difficile, prevenirlo ancor di più. Al massimo, si può provare ad analizzarlo. Archiviato il primo turno infrasettimanale della nuova stagione, ci concentriamo sulla 6° giornata di campionato. Che cosa ci riserva la Serie A in questo week-end di doppia fatica?

CAGLIARI-HELLAS VERONA
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Una campagna acquisti mastodontica, tre vittorie consecutive e San Paolo espugnato: il Cagliari, alla Sardegna Arena, arriva in forma strabiliante. Crescono euforia e curiosità circa gli obiettivi dei ragazzi di Maran, capaci di mostrare tanto carattere dopo l'inizio schock. L'Hellas, invece, se la giocherà conscio delle buone prestazioni fatte, senza farsi condizionare dai punti in palio.
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La mano e l'identità di Maran si (ri)cominciano a vedere. Grande compattezza, spirito di sacrificio e abnegazione: gli acquisti di Naingollan e Simeone non sono un caso. E proprio due di loro stanno facendo la differenza con goal, corsa e garra. Domani, per tentare l'assalto alle prime posizioni, ci sarà anche il Pata Castro. Qualità ed esperienza, rete e assist. Juric e il Verona risponderanno nell'unica maniera che conoscono: intensità, quantità e velocità. Condannati da un inarrestabile Amrabat, leader carismatico in campo.
Osservato speciale
Come intuibile è un match complicato da decifrare, dove le motivazioni e la forma fisica saranno elementi fondamentali. In  tal senso Nandez e Simeone potranno, ancora una volta, essere i jolly dei rossoblù. In casa Verona invece, il solito Stepinski alla ricerca del goal perduto.

LECCE-ROMA
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Zapata e De Roon hanno inferto la prima sconfitta stagionale ai ragazzi di Fonseca, evidenziando lacune e meccanismi da oliare. Ora serve concentrazione e fermezza mentale, evitando di ricadere nel loop di pessimi risultati della passata stagione. Partendo subito da un Lecce, forse sazio dei tre punti guadagnati al Meazza.
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Nel derby fra giallorossi, nessuno rinuncerà al proprio credo. Liverani  ha dato chiari segnali in tal senso: il suo Lecce gioca come sa contro chiunque e sempre a testa alta. La Roma, oltre a fronteggiare i soliti problemi difensivi, deve riordinare le idee negli ultimi trenta metri; troppa confusione e poca lucidità nelle scelte.
Osservato speciale
Con Pellegrini non al meglio, Zaniolo potrebbe tornare ad occupare la sua posizione prediletta. Uno stimolo e un motivo in più per risollevarsi, dopo un inizio ampiamente sotto le aspettative. Mancosu in on fire sui calci piazzati e Falco, se in giornata può essere una spina nel fianco per un Fazio non in grande stato.

SASSUOLO-ATALANTA
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Il Sassuolo, in stile Di Caprio in Revenant, ha rimandato in ogni modo la sconfitta con il Parma, fallendo all'ultimo respiro. I due goal annullati a Gervinho, l'errore dal dischetto di Inglese e poi, infine, l'autogoal di Bourabia. Risultato che mostra come gli uomini di De Zerbi siano una mina vagante, capaci di grandi prestazioni e anonime partite allo stesso tempo. La Dea, invece, si sta rimettendo in sesto, pronta al secondo round di Champions League.
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La ricerca del bel gioco e del divertimento caratterizza entrambe le squadre, pena lasciare qualcosa in difesa. Se ne vedranno delle belle, novanta minuti senza esclusioni di colpi. L'estro e il mancino di Berardi e Ilicic, l'attrazione per il goal di Caputo e Zapata, la spinta degli esterni e la tanta qualità: non resta che mettersi comodi a guardare. L'Atalanta, a dieci punti, per allungare, il Sassuolo per puntare a qualcosa in più.
Osservato speciale
Le sfide nelle sfide, come detto, saranno un elemento caratterizzante del match: Duvan contro Ciccio e Berardi contro Ilicic. Non sottovalutate poi il Papu, uomo assist e cervello dei suoi.

SAMPDORIA-INTER
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La capolista contro il fanalino di coda, la squadra con l'umore alle stelle in opposizione a quella con l'umore alle stelle. Gli opposti che si scontrano, più che attrarsi. Sampdoria-Inter è questo, un match tra due poli opposti.
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Le chiavi del match possono essere molteplici, tante quante le qualità dei nerazzurri. La Sampdoria, in questo senso. dovrà fare attenzione allo strapotere fisico di Lukaku (creando una diga davanti alla difesa) ma anche agli inserimenti dei centrocampisti, nonchè alla regia di Sensi (sia bassa che avanzata).
Osservato speciale
Cadremo nella ripetività, è vero, ma la nomina di Stefano Sensi non può passare insabbiata. Sopratutto contro una squadra non ancora consolidata come quella blucerchiata. Di Francesco è avvisato.

NAPOLI-BRESCIA
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Le due squadre arrivano al match del San Paolo con umori nettamente rovesciati. Da previsione, la squadra che doveva essere ottimista (il Napoli) è finita per diventare disfattista (chiedere al Cagliari). Dove il pessimismo doveva regnare, invece, domina la fiducia: la sconfitta casalinga con la Juventus, per il Brescia, non può essere derubricata a semplice capitombolo casalingo.
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Per il Brescia, di sti tempi, dover contenere tante qualità (panchine lunghe comprese) sembra essere diventata una routine: la Juventus prima, il Napoli ora. La chiave tattica del match, scompaginabile da mister Ancelotti in qualunque momento, sarà negli ultimi 30 metri: è lì che gli scambi in velocità dei partenopei potranno letteralmente lacerare avversari e match.
Osservato speciale
Andiamo in controtendenza. Non nominiamo una stella di lusso del match (dove il Napoli abbonda e il Brescia viene rappresentato da Balotelli), ma un occhio di riguardo ad un calciatore che dovrà cercare e dare conferme: Luperto. Data l'assenza di Koulibaly (espulso per proteste contro il Cagliari), il giovane difensore dovrà dimostrare di saper reggere una punta come Balotelli e confermare l'intesa con Manolas.

MILAN-FIORENTINA
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Una squadra frenata (dal gioco e dai risultati, quella rossonera) contro un'altra lanciata dall'ultima vittoria casalinga (che non arrivava dal 17 febbraio, quella dei viola sui blucerchiati).
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Se non fosse per il fattore campo, il risultato parrebbe già scritto. La testa nel calcio conta più dei piedi, e in entrambi i casi i viola sembrano più avanti dei rossoneri. Ma non è da sottovalutare un allenatore come Giampaolo, che tra 4-3-3 e 4-3-1-2 può cambiare più volte le carte in tavola. Montella, per sicurezza, dovrebbe trovare (e provare) più di un'alternativa.
Osservato speciale
Un solo nome, eppure mille problemi: Suso. Il giocatore più talentuoso del Milan, è stato finora, l'incognita più grande dei rossoneri. Un paradosso che, tra dubbi tattici e complicazioni di ruolo, sta frenando il percorso di crescita della squadra di Giampaolo.

JUVENTUS-SPAL
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Alla fine, pur con qualche problema, Sarri è uscito vittorioso dalla trasferta con le rondinelle del Brescia; stessa cosa non si può invece dire per la Spal di Semplici, sconfitta per 1-3 contro il Lecce in casa. Urgono punti, e questa non è decisamente la miglior partita per portare a casa il bottino.
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Alla già lunga lista degli infortunati, in casa Juventus si aggiunge anche Alex Sandro, la cui assenza lascerà più di qualche grattacapo al suo mister, costretto a inventare una difesa totalmente inedita. E proprio qiesto potrebbe essere il punto debole che Petagna e i suoi potrebbero sfruttare, stando però attenti innanzitutto a un Dybala in "palla" e poi al solito Cristiano Ronaldo, che ha fame di goal. Saranno fondamentali Kurtic e Missiroli, i soliti incaricati "a far legna": se riusciranno nel loro compito ( e forse anche qualcosa in più) la Spal potrebbe ottenere un buon punto.
Osservato speciale
Forse così sarà troppo facile, è vero: ma l'osservato speciale per questa partita è Cristiano Ronaldo, per due semplici motivi: conoscendo la sua personalià, vorrà zittire sul campo la Fifa, che qualche giorno fa lo ha posizionato al secondo posto nella classifica dei più forti giocatori al mondo, proprio dietro al suo rivale Messi, e anche perchè in Serie A la sua assenza al goal inizia anche a fare un po' notizia.

UDINESE-BOLOGNA
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Situazione abbastanza difficile per i padroni di casa: in cinque partite disputate, è arrivata una sola vittoria, tre sconfitte e un pareggio nell'ultima uscita contro l'Hellas Verona. Situazione un po' più tranquilla per gli ospiti che dopo due vittorie contro Spal e Brescia, sono caduti soltanto al 93° contro la Roma.
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Dovessimo definirla con una parola, Udinese-Bologna sarebbe "noia". I padroni di casa mancano di risultati, e non giocano un buon calcio, mentre la squadra di Sinisa Mihajlovic, che gioca al momento sicuramente meglio, potrebbe accusare qualche segno di stanchezza, dopo aver speso molte energie contro la Roma e aver corso il doppio degli avversari nell'infrasettimanale contro il Genoa.
Osservato speciale
Quello dell'attacante è un ruolo delicato: quanto il goal inizia a mancare, la fiducia viene meno e le qualità un tempo millantate in ogni maniera possibile, spariscono. Lo sa bene Piatek, ma anche Kevin Lasagna, autore di una pessima partita contro l'Hellas Verona, non è da meno. Proprio per questo il nostro osservato speciale è lui, che contro il Bologna potrebbe tornare al goal (e alla felicità).

PARMA-TORINO
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Senza mezze misure. Il Parma di D'Aversa, sembrerebbe non conoscere mezze misure: finora infatti ha raccolto tre sconfitte e due vittorie, senza mai pareggiare. Il Torino invece, arriva alla sfida con un emozionante ribaltone inflitto al Milan grazie a Belotti, capace di segnare due goal in soli quattro minuti e condannare all'ennesima sconfitta i rossoneri.
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Partita molto difficile da leggere quella in scena al Tardini. Il Parma infatti è una vera e propria incognita, capace di mettere in difficoltà qualsiasi avversario se in giornata buona, e di non scendere letteralmente in campo se in giornata storta. Un po' come il Torino nella sifda con il Milan, autore di una partita a due facce. Proprio per questo secondo noi le due squadre si annulleranno a vicenda, complice anche la stanchezza di due partite consecutive in una settimana.
Osservato speciale
Ora che ci ha fatto vedere di essere tornato ai fasti di un tempo, non possiamo non dargli fiducia: Parma-Torino sarà una partita difficile, tattica, molto probabilmente con poche emozioni, e se c'è qualcuno in grado di deciderla con una giocata, quello non può che essere il "gallo" Belotti.

LAZIO-GENOA
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In alto mare una, in bassa marea l'altra: la Lazio, uscita sconfitta dalla sfida contro l'Inter a San Siro, non riesce a mettere fine a un brutto periodo che la vede lontana dalla zona Champions e letteralmente in alto mare per quanto riguarda fiducia e convinzione nei propri mezzi; il Genoa invece, che di punti ne ha due in meno, si trova a bassa marea, obbligata a risalire la china se non vorrà farsi immischiare anche quest'anno nella lotta per non affogare in Serie B.
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Gli esterni di Andreazzoli contro quelli di Simone Inzaghi. Lazio-Genoa sarà una partita a specchio, e in quanto tale, da ago della bilancia faranno le scelte in campo dei due allenatori, che in un modo o nell'altro non se la stanno passando particolarmente bene. Entrambi sono obbligati a vincere, e la Lazio, è costretta anche a tener in conto l'impegno europeo contro il Rennes, che dopo la brutta sconfitta contro il Cluj, è diventato fondamentale per passare il turno. In questo caso avrà la meglio chi riuscirà ad entrare in campo con maggior lucidità.
Osservato speciale
Sfortunato nella partita contro l'Inter, Correa è stato l'unico dei suoi a impegnare seriamente Handanovic. Il ragazzo è ispirato, e in un modo o nell'altro riesce sempre a inventare la giocata, peccato che poi a mancargli sia solamente il goal, o in alcuni casi, chi riesca a segnare per lui. Noi vogliamo dargli fiducia, convinti che contro il Genoa, tra le mura amiche dello stadio Olimpico, possa finalmente buttarla in fondo alla rete.