Cosa ci insegna questa giornata di Campionato? Che il Napoli non è un'armata imbattibile, come si riteneva a inizio Campionato. Fuori immediatamente dalla Champions League e appena un punto racimolato nei due scontri diretti (entrambi al San Paolo). Come? Gli scontri diretti sono quattro?
La Roma è un'ottima squadra, ma al massimo potrà ambire al terzo posto (più probabile il quarto).
La Lazio, dopo un inizio fulminante, si è spenta, complice la totale dipendenza da Immobile.
Il Napoli ha una rosa corta, ma sono stati poco previdenti, perché gli infortuni sono nell'ordine delle cose e non è possibile che senza Ghoulam e Insigne la squadra si spenga così. 
Che la Juve sa mordere solo quando la sua coppia d'attacco Dybala - Higuain dialoga, mentre l'inizio a intermittenza dei due le sta complicando (parecchio) le cose.
Complice un Mandzukic sicuramente bravo nello spendersi per la squadra, ma privo della freddezza del goleador sotto porta (come hanno dimostrato le tante occasioni perse nella partita di ieri). 
Che l'Inter resta la principale indiziata per provare a scombinare i piani alla coppia Napoli - Juve (che si porterà a casa il settimo scudetto consecutivo). Inter: buon organico, grazie agli innesti estivi, e soprattutto ottimo allenatore, che ha dato gioco e sicurezza. Ma, come hanno dimostrato i due big match giocati con l'obiettivo di "non perdere", ancora un gradino sotto Napoli e Juve (un gradino e mezzo, quanto a quest'ultima, dove il "mezzo" lo fa anche la mentalità).