I due big match della scorsa settimana ci hanno sbattuto in faccia quella che è la pura realtà: una seria pretendente allo scudetto, oltre ai campioni in carica, non esiste. Non si tratta della presenza di Cristiano Ronaldo, ma di tutto ciò che gli gira attorno, e i primi venti minuti della partita ne hanno dato piena dimostrazione.

L'errore si paga

Ai big match come questo, si può benissimo applicare una delle leggi fondamentali del basket: vince chi sbaglia meno. E in Juventus-Napoli, a sbagliare meno sono stati i padroni di casa, che nella prima frazione di gioco hanno lasciato spazio agli ospiti, per poi colpirli sui loro errori: Mario Rui ha dimostrato tutti i suoi limiti, e la coppia Mandzukic-Ronaldo continua a non sbagliare nemmeno un colpo.

La mentalità

I campionati, sopratutto il nostro, si vincono sbagliando il meno possibile. Per maggiori conferme chiedere al Napoli di Sarri, che lo scorso anno, dopo una stagione praticamente perfetta, ha iniziato a vanificare le possibilità del tricolore perdendo o pareggiando contro le piccole, come il Chievo. I trofei passano da lì, ed è proprio per questo che quest'anno, la vera anti-Juventus potrebbe essere lei stessa: L'obiettivo principale è la Champions League, e giocare con il freno a mano tirato in campionato, potrebbe rivelarsi un errore fatale.

Insigne, insegna

Allenatore che vai, novità che trovi. Questa volta tocca a Lorenzo Insigne, che obbligato alle sgaloppate sulla fascia di Sarri (non che gli riuscissero male oltretutto) sta trovando ora, grazie ad Ancelotti, una posizione a lui più congeniale con l'aiuto del 4-4-2 "ancelottiano". Sabato gli effetti non si sono visti granchè, ma tempo al tempo!

Il derby della capitale invece ha visto prevalere i giallorossi ai danni della banda di Simone Inzaghi: Nulla di sorprendente se pensiamo che due derby su tre vengono vinti dalla squadra che a parità di classifica, si trova nella posizione peggiore.

Ossigeno preziosissimo

Una delle cose più importanti che questo Roma-Lazio ha lasciato alle sue spalle, è sicuramente ossigeno fondamentale per Di Francesco. In caso di sconfitta infatti, non sarebbe sicuramente stata utopia l'idea dell'esonero, date le orribili prestazioni che hanno preceduto il match.

No allo spezzatino

Roma-Lazio alle quindici, Juventus-Napoli alle diciotto e Inter-Cagliari alle ventuno. In poche ore il 70% del turno di campionato si è giocato di Sabato, con conseguente malumore di fantacalcisti e mogli. E anche il bilancio dell'Ikea.