Una lotta all’ultimo sangue

Se per sparare sentenze è ancora presto, possiamo comunque ipotizzare che con la Juventus e il Napoli lì davanti e l’Inter saldamente al terzo posto, per Inzaghi e Gattuso le speranze di approdare in Champions League dovranno per forza di cose passare da quel quarto posto, che attualmente li separa di un solo punto. Il calendario, è sulla carta a favore dei laziali, visto che hanno già affrontato tutte le big, seppure senza mai vincere.

Il ritorno del mago

Uno dei più belli trucchi di un mago, è quello di scomparire per poi riapparire all’improvviso, e dopo un periodo in cui non lo si vedeva più, fortunatamente il mago Luis è tornato, mostrandoci giocate davvero di alto livello, tra cui due assist “a pallonetto” davvero sopraffini. Ora la speranza è che lo spagnolo non scompaia di nuovo, visto che questa Lazio ha un disperato bisogno delle sue magie di un tempo.

La difesa

Ok, prendiamo meno goal (ma ne segniamo pure pochi), ma il problema rimane il modo in cui li subiamo, prendete ad esempio quello di Kessiè: sicuramente sfortunata Wallace (o forse negligente?) a trovarsi sulla direzione della palla che Strakosha avrebbe respinto, ma il lancio lungo a Calabria che ha dato il via all’azione, sarebbe dovuto concludersi con un fuorigioco.

Un tifoso allenatore

A volte il destino può essere davvero beffardo, e noi laziali ne sappiamo qualcosa, ma provate a immaginare cosa sarebbe mai successo se Bielsa in quella lontana estate sarebbe davvero approdato alla Lazio. Avremmo avuto sicuramente un allenatore più preparato, ma non cosi attaccato alla maglia come Inzaghi, che domenica sera, rifiutando l’espulsione dell’arbitro ci ha fornito l’ennesima prova della sua lazialità. E onestamente, preferirei uno come lui rispetto a una mente geniale ma dal cuore di altri colori.

Esterni poco esterni

Se la formazione molto rattoppata del Milan ha messo in risalto la prestazione di Adam Marusic, sull’altra fascia Lulic ci ha ricordato ancora una volta, che i suoi giorni migliori sono terminati da un pezzo, e che è proprio arrivata l’ora di sostituirlo, magari con qualcuno che abbia più tecnica e soprattutto velocità, elemento che su quel lato del campo, escludendo Lukaku, scarseggia come non mai.