La Juventus vista ad oggi è una squadra da metà classifica, e anche se si trova sopra la decima posizione non significa che sia superiore alle squadre che si trova dietro. Entrando nello specifico si parla spesso di come sia stato sbagliato il mercato estivo, di come non sia riuscita a saturare la ferita dopo la partenza di Cristiano Ronaldo, e di come non sia riuscita a rafforzare un centrocampo che negli ultimi due anni ha fatto acqua da tutte le parti. La palla è passata da Fabio Paratici a Federico Cherubini in dirigenza e da Pirlo ad Allegri la panchina. Che per la panchina si tratti di due aziendalisti, questo lo si è visto nei due mercati estivi, nessuno dei due ha chiesto dei nomi mirati, ben sapendo che quel che sceglie la società è come se fosse un obbligo e quindi bisogna accontentarsi. Pirlo come Allegri hanno dunque dovuto fare con quel che avevano, e quel che si sono trovati davanti era davvero ben poco per pensare in grande.
Ma se Pirlo era una new entry, e quindi stava sperimentando per la prima volta cosa significava stare in panchina è riuscito, anche grazie alle reti di Cristiano Ronaldo, ad arrivare quarta in classifica, mentre per Allegri reduce da cinque anni di trionfi nazionali e due finali di Champions, quella rosa è davvero troppo scarsa, e questo poi lo si è visto in campo.
L'addio di CR7 non è da imputare a nessuno, visto che il campione portoghese è stato libero di scegliersi la destinazione, come da accordi con la società alla firma del contratto, e nessuno lo ha mai sostituito, vuoi che la pandemia non abbia rimpinguato le casse bianconere, vuoi che non si sono trovate alternative anche meno importanti. La Juventus attuale punta forte sul ritorno di Paulo Dybala, al quale ha dato la fascia di capitano, almeno quando Chiellini è in panchina, e spera nelle sue giocate, che alcune volte sono uscite fuori in questi primi quattro mesi di campionato, anche se poi non si può sempre e solo sperare in un giocatore.

Detto questo le carenze si vedono soprattutto in centrocampo, dove i presenti; Arthur, Locatelli, Bentancur, Rabiot e McKennie non riescono a portare quella sicurezza, che servirebbe per tranquillizzare, stessa cosa in avanti dove Morata fa tanta fatica a buttarla dentro, mentre si sacrifica e non poco nell'andi e rivieni dall'attacco a centrocampo e viceversa. L'arrivo in estate di Locatelli a centrocampo, dopo un'ottimo Europeo e di Moise Kean in attacco dopo una buona stagione al PSG, via Everton, non sono bastati, anzi se il primo in qualche circostanza ha fatto vedere le sue buone prestazioni, il secondo è rimasto spesso seduto in panchina a guardare gli altri giocare. La Juventus di questi mesi è passata da un orribile e inguardabile, ad una squadra che riesce a fare bene in Champions e non tanto in campionato, anche se la classifica potrebbe ingannare e non poco. Il gioco si vede a sprazzi; alcune gare le gioca molto bene, altre di bassissimo livello, mentre molto spesso resta nell'anonimato e si fa sopraffare dal gioco avversario. Ora la speranza è di vedere in Gennaio se la società interverrà per portare a casa un mediano, i nomi sono sempre gli stessi; Axel Witsel del Borussia Dortmund e Denis Zakaria del Borussia Monchengladbach. Ma si parla anche di un rinforzo sulle fasce difensive, in un possibile ritorno di Aaron Ramsey all'Arsenal in cambio di uno tra Sead Kolasinak, ventottenne terzino sinistro bosniaco, oppure di Calum Chambers 26 anni inglese terzino destro. In avanti ad oggi non ci sono novità, e questo ad oggi fa presagire che la coppia Morata-Kean come punte centrali resterà fino a fine stagione. Ancora da capire se partirà oltre al già citato Ramsey anche qualche altro pezzo della rosa, oppure si continuerà a mantenere le acque ferme fino al termine della stagione corrente.