Stanno iniziando ad arrivare delle notizie che dovrebbero far riflettere e preoccupare. Abbiamo tutti fretta di ritornare alla normalità.  Ma la sensazione è che non solo qui per maggio non finirà nulla ma che la situazione possa trascinarsi anche in estate è altissima, tanto che alcuni esperti sulla stampa nazionale fanno presente che almeno fino ad ottobre l'emergenza potrebbe essere ancora tutt'altro che superata. Insomma, non solo la stagione calcistica di quest'anno rischia di saltare in aria, guardando al calcio, ma rischia di non iniziare neanche la prossima nei tempi canonici. 

Intanto nel calcio la palla è passata dalla questione stadi aperti o stadi chiusi, dalla questione play off, sì o no, ai tagli degli stipendi dei giocatori. Si litiga su tutto. E stiamone certi, i coltelli devono ancora volare.

L'emergenza è mondiale, ma in questo frangente soprattutto europea, italiana, spagnola, con la Spagna che a breve supererà l'Italia per vittime e contagiati se continua con questo passo drammatico. Nessun Paese può ritenersi immune.

Lo avevamo scritto e detto in tutte le lingue. Dovrebbero nel mondo del calcio iniziare a prendere seriamente in considerazione che la stagione di quest'anno salterà, e sarà irrecuperabile, e dunque incanalare le discussioni su come avviare la prossima che su come recuperare quella di quest'anno. Ma soprattutto si rischia di dover partire con ritardo anche nella prossima stagione.

Insomma, mettiamoci l'anima in pace, sarà lunga e serve lungimiranza, quella che non c'è a partire dal mondo del calcio.




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