In Cina a quasi tre mesi di distanza, da quando è esploso il virus, ancora non sono usciti dall'emergenza del coronavirus. I casi sono calati, gli ospedali di emergenza sono stati chiusi, ma l'emergenza ancora esiste.
In Italia, dove questo virus è stato accertato a fine gennaio, è entrata in piena emergenza nazionale dai primi di marzo. I decreti prevedono due scadenze, il 25 marzo per le attività commerciali, ecc, il 3 aprile la fine in teoria per la quarantena.
Ma tutti hanno capito che il 3 aprile probabilmente la situazione non finirà quel giorno. Emergenza che potrà arrivare a Pasqua se non oltre Pasqua. Se si dovessero seguire i dati cinesi, per i primi di maggio in Italia si potrebbe arrivare ad un contenimento concreto e ben riuscito dell'emergenza, che significherebbe comunque non aver debellato il virus. Certe precauzione andranno mantenute ugualmente.
In questa situazione è pressoché impossibile pensare che il campionato e la stagione calcistica possa finire regolarmente. Anche se verrà rinviato l'Europeo. La stagione oramai è andata. Anche nella migliore delle ipotesi in cui il campionato dovesse riprendere sarà sicuramente un campionato sballato, per una pluralità di ragioni. Bisogna probabilmente entrare nell'ottica che questo campionato non finirà. Che la stagione andrà annullata.
Annullarlo significa comportarsi come se questa stagione non ci fosse mai stata, come se questo anno non ci fosse mai stato. Probabilmente questo sarà un problema non solo italiano, ma europeo sicuramente. Tutti i Paesi sono interessati da questo maledetto virus. Abbiamo visto come l'Europa si è comportata, è finita su chi l'ha visto. Imbarazzante. E paradossalmente il problema sarà sicuramente europeo, di coordinamento, anche per la questione di chi dovrà partecipare o meno alla prossima Champions League, alla prossima Europa League che a loro volta, vedono le edizioni di quest'anno rischiare di non essere finite. C'era un prima coronavirus, una società, una normalità che non consoceremo più, e ci sarà un dopo coronavirus, una società, un normalità che sarà tutta da scoprire e non è detto che sarà migliore di quella che ci siamo lasciati alle spalle nel giro di un niente.


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