Niente sarà più come prima. È questo il tormentone degli ultimi giorni, con gli esperti che insistono col dire che, finchè non verrà trovato un vaccino, dovremo forzatamente rinunciare ad alcune cose per ancora diverso tempo. 
Non temete, sembra che il calcio non sia tra queste, ma credo possa essere comunque interessante parlare di cosa potrebbe succedere a fine emergenza.

Inizierei affermando con sicurezza che, differentemente rispetto a quanto successo in ambito politico, la Uefa ha preso decisioni molto più rilevanti e unitarie. Ceferin ha ribadito che la speranza è quella di terminare i campionati, dato che tutte le federazioni credono in questa possibilità. Ma la realta, ed è palesemente presente, è che il calcio rischia una "crisi economica" di livello mondiale, e la domanda da porsi e: cosa succederà al calcio? Questo potrebbe voler dire meno soldi da spendere sul mercato, meno accordi sfarzosi con sponsor di fama mondiale, meno ricavi dai diritti Tv e così via. Voi credete che sia un male? Io probabilmente , però mi sento fuori dal coro. Penso che le società, principalmente quelle dilettantistiche, vadano aiutate dai vari governi per non assistere ad una strage di piccole realtà.
Per quanto riguarda i campionati maggiori, ero davvero stufo di ascoltare prezzi folli per l’acquisto di alcuni giocatori (per esempio 222 milioni per Neymar) e credo che, dopo questo virus, ciò non accadrà più. Forse finalmente i calciatori verranno pagati per il loro reale valore e, il calcio potrebbe riacquistare quella genuinità forse persa col tempo.
Non fraintendetemi, questo sport regala emozioni e storie uniche, gioie indescrivibili. È anche vero però che, senza una grande liquidità, una compagine può difficilmente ambire ad arrivare nelle posizioni di alta classifica. Se i soldi iniziassero però a scarseggiare anche per le big, a quel punto forse potrebbero finalmente parlare solamente i valori messi in campo, con giocatori acquistati per cifre irrisorie che potrebbero fare la differenza come non succede da molto. Forse starete pensando che anche ora a volte accade, però diciamocelo, ormai un giovane “bravino” viene venduto a cifre esorbitanti e comunque, i campioncini a basso prezzo, sono diventati una specie rara.
Un altro aspetto positivo potrebbe essere rappresentato dal fatto che finalmente gli orari delle partite non verrebbero più decisi in base alle preferenze delle pay tv, le quali pagano somme folli per accaparrarseli anche perché sanno di poter contare su un ottimo prodotto vendibile ovunque. Un calcio sano e genuino, quindi, senza più partite di campionato ad orari improponibili, per la gioia di molti tifosi che, il giorno successivo alla partita, devono recarsi a lavorare. Mentre vi espongo il mio pensiero, i massimi organi della Uefa stanno già riflettendo sul come fare per prevenire il rischio di dover annunciare uno stop definitivo alla presenza di pubblico negli stadi in vista dell'Europeo 2021. Una cosa sembra essere però ormai certa: i campionati dovranno terminare entro maggio. Nel frattempo la nostra Italia sta iniziando a guarire, ma l’euforia non deve farci perdere la prudenza. È vero, i numeri stanno iniziando finalmente a stabilizzarsi e il carico di lavoro per gli ospedali sta diminuendo, e poi c'e il vaccino... È bene pero' ricordarsi che i numeri sono sicuramente migliori, però l’aumento giornaliero degli attualmente positivi è ancora "allarmistico". Non bisogna mai abbassare la guardia di fronte ad un nemico così meschino e pericoloso, quindi CONTINUIAMO A STARE  ATTENTI!

Per concludere, nella speranza che il nostro amato calcio e gli sport in generale tornino ad appassionarci durante il weekend, rinnovo il mio appello di supporto e vicinanza a medici e infermieri; senza la loro professionalità questa situazione sarebbe sicuramente degenerata.
Grazie di cuore, andrà tutto bene, soprattutto per merito vostro!