Certo, lo sappiamo bene chi sono le quattro squadre che si affronteranno nelle semifinali di Coppa Italia, ma appare molto strano che siano proprio queste. Siamo abituati (o malabituati) nelle competizioni nostrane a veder vincere sempre i medesimi campioni, vedi la Juventus con i suoi innumerevoli scudetti consecutivi e le quattro Coppe Italia vinte di seguito, nonché il prestigio di arrivare sempre tra le finaliste della Champions League (evitando gli sbeffeggiamenti vari da parte degli interisti), così che le altre compagini calcistiche siano solo un contorno alle sue vittorie. Abitudine che da tempi immemori ci viene anche inculcata dalla FIFA che per dieci lunghi anni ha attribuito il Pallone d'Oro o a Messi o a Cristiano Ronaldo, come se nel mondo non ci fossero altri giocatori al loro livello, rendendoli pari a degli dei del calcio. In parole povere, siamo abituati a veder vincere sempre i "soliti noti" e quando non vincono ci risulta abbastanza strano e non sappiamo più come comportarci in una situazione tanto inusuale, soprattutto se queste "big" lasciano il posto a squadre considerate un gradino più in basso rispetto al loro livello e non sappiamo cosa scrivere su queste squadre, né le conosciamo in fondo perché, a volte, prive di supercampioni internazionali. E così è avvenuto nei quarti di Coppa Italia, quando abbattendo ogni pronostico, le "big" sono state eliminate dalle squadre sfavorite e ora ci ritroviamo con due semifinali che non avremmo mai ipotizzato, proprio per la mancanza di squadre come Juventus, Napoli, Roma e Inter. Si pensi che l'ultima volta che nessuna delle ultime quattro citate non si qualificò alle semifinali di Coppa Italia fu nella stagione 2000-2001. Quando, sicuramente, si respirava un altro calcio in Italia.

Milan, Lazio, Fiorentina e Atalanta si troveranno quindi ad affrontare questo pregiudizio o questa usanza ambigua, cioè a dimostrare che tutti possono vincere una competizione, indipendentemente dai soldi spesi durante il mercato (forse solo il Milan non rientra in quest'ultima affermazione), una sorta di ennesima rivincita di Davide su Golia o, più semplicemente, una ventata di novità che, finalmente, ci porta a parlare di altre squadre e non in relazione alle "big". Ma chi sono queste squadre? O per meglio dire: quando è stata l'ultima volta che queste squadre hanno fatto parlare di sé per una loro vittoria di un trofeo?

La Lazio, assieme alla Fiorentina, è la compagine che tra le squadre rimaste in gara ha cucito più volte la coccarda tricolore al petto e si pensi che il suo ultimo trofeo risale al 2017, vincitrice di una Supercoppa italiana, nonché favorita alla vittoria finale di quest'anno. Il penultimo trofeo vinto dagli aquilotti, invece, risale alla stagione 2012-2013, ben sei anni fa, in cui vinsero una Coppa Italia ma che non riuscirono a trasformare in Supercoppa. Se la Lazio dovesse vincere questa competizione porterebbe la sua settima Coppa Italia in bacheca.

Il Milan si conoscerà sicuramente per la vasta tifoseria presente in tutto il mondo, anche per il vanto di potersi fregiare di un palmarès con ben sette Champions League, ma il loro ultimo trofeo in bacheca risale al 2016, dopo l'aver vinto una Supercoppa italiana. Il penultimo è della stagione 2010-2011, quindi ben otto anni fa, quando i rossoneri vinsero lo Scudetto e completarono con la vittoria in Supercoppa. Se il Milan dovesse vincere questa competizione, porterebbe a casa la sesta Coppa Italia nella sua storia.

Per ora abbiamo parlato di due compagini che nell'ultimo decennio sono riuscite a imporsi, seppur sporadicamente, in qualche competizione. A differenza la Fiorentina non vince un trofeo dal lontano 2000-2001 (non considerando la vittoria nel campionato di C1 nel 2002-2003), quindi ben diciotto anni fa, quando vinse proprio una Coppa Italia sconfiggendo in finale il Parma. Il penultimo trofeo, invece, risale alla stagione 1995-1996, ben ventitré anni fa, in cui i viola vinsero sia Coppa Italia che Supercoppa. Se la Fiorentina dovesse vincere la competizione in questa stagione, sarebbe il suo settimo trionfo.

Rimane, quindi, l'Atalanta. La squadra di Bergamo non può vantare uno splendido palmarès, anche perché l'unico trofeo (eccetto i campionati di Serie B e delle divisioni inferiori) che i nerazzurri possono sfoggiare è una Coppa Italia datata 1962-63. Certo, la squadra di mister Gasperini già nella scorsa stagione era arrivata tra le "fantastiche quattro" semifinaliste, ma venne eliminata proprio dalla Juventus, a cui in questa stagione ha ricambiato il favore. E se l'Atalanta dovesse risultare vincitrice, si porterebbe a casa la sua seconda Coppa Italia, una vittoria che le regalerebbe una stagione da incorniciare negli annali.

Si riprenderà quindi con Lazio – Milan e con Fiorentina – Atalanta, entrambe (se non ci saranno variazioni) programmate per il 27 febbraio 2019. E per ora importa solo che queste squadre hanno dimostrato che anche le "big" possono cedere il passo, magari anche in campionato?