Mi capita spesso di non essere allineato alla comune corrente di pensiero su alcuni argomenti sportivi in generale e sul mio Milan in particolare; in questi casi mi sento una sorta di Bastian contrario, una voce al vento che nessuno vuole ascoltare e tantomeno condividere. E spesso non mi si è concesso lo spazio per chiarire le motivazioni del mio personalissimo opinabile pensiero.

Nasce così questa sorta di rubrica dal titolo "Controcorrente" dove cercherò di chiarire il mio pensiero quando divergente dalla prevalente corrente di opinione.

Ho visto ieri la partita amichevole disputata dal Milan in Kosovo e letto la maggior parte di commenti positivi, dai quali, lo dico subito, mi dissocio.
Sostanzialmente Giampaolo ha schierato due squadre diverse nei due tempi ed è apparsa lampante la differente espressione tecnica delle due formazioni.
Nel primo tempo la squadra poco più che dilettantesca del Kosovo ha infoltito la difesa con tutti gli effettivi, rinunciando alla fase offensiva; Il Milan ha quindi avuto il solito sterile e inefficace possesso palla, con assenza di concrete occasioni da gol; per contro ingiudicabile la fase difensiva, mai impegnata dall'avversario.

E' in situazioni come questa che deve essere seriamente esaminata la prestazione dei creatori di gioco e quindi focus su Suso; il ragazzo ci ha messo impegno ed ha il merito di aver sbloccato il risultato con un calcio di punizione dal limite, ormai arma letale su cui il Milan può ciecamente contare.
Ma se spostiamo il nostro esame sulla prestazione, debbo dire che non ho visto i movimenti, le idee, le linee di gioco e le invenzioni che il trequartista deve avere per inventarsi accelerazioni, per creare verticalizzazioni improvvise.
Nonostante l'impegno una prestazione anonima e comunque non in linea col nuovo ruolo cui lo spagnolo si sta approcciando; sarò esplicito, al ragazzo secondo me manca proprio il DNA giusto per diventare il trequartista importante su cui Giampaolo scommette.

Sorprendente per contro la prestazione nello stesso ruolo di Bonaventura, nel secondo tempo. Giocatore fisicamente recuperato dal gravissimo infortunio, costato lacrime e sangue a lui e al Milan la scorsa stagione, Jack ha evidenziato ciò che è mancato a Suso: fantasia, inventiva, concretezza; Bonaventura ha ideato e creato linee di passaggio, aperto il gioco sulle fascie facendo fare una sontuosa figura anche a Strinic; si è inserito spesso in area di rigore per andare a concludere personalmente ed è stato anche a tanto così dal segnare.
Certo, Bonaventura si è avvalso della convincente prestazione offensiva della squadra, dove con lui confermano una buona condizione di forma Borini, Conte, Biglia,

Paquetà è apparso un po' lezioso, ma crescerà; ancora una volta bocciato Piantek che è lontano anni luce dal bomber della scorsa stagione. Tra coloro invece che salviamo dalla sciatta prestazione del primo tempo, ingiudicabile Donnarumma, sufficienti la coppia di centrali, anonimi gli esterni bassi, possiamo citare Chanalogu.

Tra i nuovi, insignificante la prestazione di Krunic e invece assai promettente Leao, che ha mandato lampi di classe purissima.
La fase difensiva non giudicabile nel primo tempo è stata invece male organizzata e assai deludente nel secondo tempo, dove si sono visti incredibili errori tattici di posizionamento; purtroppo anche tecnici: nello specifico, esemplare un mancato intervento di Romagnoli a centrocampo, che ha innescato una delle azioni più pericolose dei modesti avversari; i quali sono stati anche vicinissimi al gol (!) cogliendo una clamorosa traversa.

Preoccupante la fase involutiva dell'attacco dove brilla in negativo l'insipienza di Silva, la perseverante sterilità di Piantek, l'inefficacia di Castillejo.
Tralasciamo il giudizio sui giovani Maldini e Brescianini cui è stato dato assai poco tempo di gioco.

In definitiva noi -contrariamente alla prevalente opinione critica- rileviamo un passo indietro rispetto alle prestazioni precedenti e questo, a circa due settimane dall'inizio del Campionato, preoccupa non poco...