Rabbia? Delusione? No. Rassegnato? Sì. E tutto ciò non da ieri sera, ma da circa un anno a questa parte.
Dopo la sconfitta della Juventus contro il Napoli per 5 a 1, la conferma che Massimiliano Allegri non è il maestro o il Dio di cui tanto, è ormai più che concreta. Coloro che rinnegano che gli ultimi 8 match vinti di fila siano stati caratterizzati da una notevole fortuna, ma dalla bravura del tecnico, dovrebbero cominciar a chiuder bocca. La rabbia che ad oggi suscita dentro me ormai non è più per come questa squadra gioca, ma per i soggetti che continuano a praticare la professione di avvocato per il livornese.
Ma l'ira che si racchiude in me, che non vale la pena far esplodere adesso, è per chi si definisce juventino, ma allo stesso tempo ieri ostentava e pubblicava sui social la frase "Se otteniamo i 3 punti con il Napoli, son felice perché Max si è ripreso una rivincita contro chi gli rema contro". Una vergogna, siamo arrivati ad avere persone che sostengono esclusivamente l'allenatore piuttosto che la Juventus stessa; da manicomio direi.

Le idee di Allegri che hanno affossato la Juventus
La formazione dice 3-5-1-1. Solita difesa a 3 brasiliana, centrocampo composto da Chiesa-McKennie-Locatelli-Rabiot-Kostic, e in avanti Di Maria dietro Milik. L'idea di Allegri è stata di aggiungere un giocatore più offensivo sull'esterno (Chiesa), piuttosto che metter lì lo statunitense, come al solito. Che cosa puoi pretendere? Dalla scorsa stagione ormai che hai imbastito nella testa dei giocatori una mentalità difensiva, non puoi di certo pretendere chissà cosa contro il Napoli, così di punto in bianco. Si affida come sempre alle individualità senza dare un'impronta di gioco, e inoltre, pensa di supportare gli attaccanti con un centrocampo fatto solo di muscoli, con 0 qualità. Fagioli? Miretti? Ma sì, stanno bene in panchina. Questo perché bisogna dar spazio a Rabiot, il cocco del mister.
Capitolo Bremer: cosa vi aspettate dall'ex granata? Per me è un buon giocatore e nulla di più. Può migliorare sicuramente ma una cosa è certa: De Ligt partite come quelle di ieri non mi pare l'abbia fatte, però molti di voi erano pro alla cessione dell'olandese per prendere un altro centrale che ha solamente realizzato una stagione discreta nel Torino; inoltre pagandolo 41 milioni, bonus esclusi.

Il pensiero di Adani e il continuo sostegno di Galeone
Voglio evidenziare quanto riportato da Adani alla BOBO TV nel post gara: "A cosa è servito questo percorso che vede tutte vittorie di 1 a 0, se codeste arrivano con Lecce, Udinese, Cremonese ecc... Per poi farmi una partita del genere contro il Napoli?".
Concordo pienamente con il pensiero di Lele, un soggetto disprezzato da molti ma che di calcio ne capisce e non poco. Ho bisogno di riportavi ciò che ha detto galeone, il maestro di Allegri. Parla del tecnico come se fosse un mago; uno che realizza miracoli con del materiale di scarsa qualità, in sostanza ha sminuito i giocatori ed ha esaltato il suo allievo Max. Fatto sta, che Galeone credo debba finire di uscire ogni tot di tempo ad elogiare Allegri, anche perché questa pratica è già attuata da gran parte della nostra tifoseria. Inoltre, sempre il sostenitore di Max, ha confermato i rifiuti delle panchine di Real e PSG. Molti di voi definite ciò una scelta di cuore, io sono più per ritenerla una mossa di chi ha poco coraggio e si ritiene un grande allenatore rimanendo nello stesso orticello. Orticello, tra l'altro, ormai distrutto.

Il mio elogio a Spalletti
Non posso che elogiare Luciano Spalletti. Il mister dei partenopei non mi ha mai fatto impazzire, l'ho sempre riteuto al massimo un costruttore. In questo anno e mezzo a Napoli però, ha mostrato un evoluzione che porta gli azzurri a realizzare un calcio più europeo. Ad oggi, tutto ciò li sta premiando con il primo posto. Se Juve, Milan ed Inter continuano a guardare il calar del sole, difficilmente riprenderanno la squadra di Spalletti; che allo stesso tempo non reputo imbattibile. Ma proprio perché le 3 citate prima hanno dei limiti da colmare, in primis la Juventus, questo Napoli può realmente approfittarne e raggiungere l'obiettivo che li tormenta da anni.