Dopo aver visto il servizio di Report sul Milan, ho tratto la conclusione che non ci sono, allo stato delle cose, elementi univoci e concordanti che ci consentano di ritenere provati i legami fra Li e Berlusconi. E, tuttavia, i legami emersi sono perlomeno inquietanti e le coincidenze troppe per essere ignorate. In tal senso Piersilvio Berlusconi ha sbagliato a definire tali voce ridicole. Non lo sono affatto, anzi gettano un'ombra sinistra su tutta la vicenda che, se fossi nella famiglia Berlusconi, sarei il primo a desiderare di veder fugata, chiedendo un'inchiesta giudiziaria.

Tirando avanti, continua quella che mi sembra una buffonata a base di rinnovi di contratto, voci di mercato su prestigiosi acquisti, grandi manovre di Elliott per rilanciare il Milan e, come se fosse "Il ritorno dello Jedi", la solita voce di soci di minoranza nel Milan.

Eh sì, mi sembra evidente che quancuno cointinui a ritenere i signori del calcio europeo una manica di babbei, e per i seguenti motivi:

1) i rinnovi di contratto non vogliono dire nulla, perché nei contratti si possono inserire le clausole più varie a garanzia dei calciatori che le hanno firmate, così come i rinnovi possono essere firmati quando è già stata concordata una  cessione;

2) quanto agli acquisti si può scrivere persino che arriveranno Ronaldo e Bale, tanto non verranno;

3) è evidente che a Elliott, un hedge fund, non possa fregà de meno di gestire una squadra di calcio, perché si limita a movimentare dindi e partecipazioni azionarie, cosa nota anche alla UEFA,  alla quale non credo che, a sua volta, possa fregà de meno delle voci su illustri dirigenti in arrivo;

4) la storia di Li in cerca di soci di minoranza ricorda la barzelletta di Bee Taechaubol che stava per entrare nel Milan proprio come socio di minoranza, senza possibilità di decidere e condividendo solo debiti;

5) è possibile che Li nomini vicepresidente o membro del CDA qualcun altro, che si presenti come titolare di azioni, ma questo perché Li (e lo si è capito da tempo) non sta mettendo soldi suoi in questa storia;

6) il punto precedente alimenta voci e sospetti, anche se non implica di per se che l'operazione sia losca, in quanto Li può operare come broker o agire sulla base di un mandato senza rappresentanza (senza cioè spendere il nome del mandante):

Le considerazioni di cui sopra le fanno anche in UEFA che, qualora decidesse di limitarsi a multare i rossoneri, lo farebbe solo per non privare l'Europa League di un nome prestigioso. E comunque l'opzione stangata resta molto probabile.

La verità è che in UEFA hanno deciso di fare qualcosa che doveva essere stato già fatto da noi: chiarezza. Ne va della credibilità del movimento calcistico e, cosa più importante per i tifosi, della stessa società A.C. Milan. Per dirlo non occorre essere hater, se lo ricordino i difensori di ufficio dell'indifendibile e i tifosi che pensano all'oggi, correndo da incoscienti verso l'ignoto.