Venerdì 21 luglio, come previsto, partenza alla volta di San Francisco, prima tappa della tournée statunitense. I giocatori ad oggi facenti parte della rosa della Juventus, tra aggregati e coloro che al momento sono “tenuti ai margini del progetto”, sono una quarantina. Di questi, una quindicina sono dati per partenti certi. Le destinazioni sono le più disparate, lo staff guidato da Giuntoli è, come si dice: pancia a terra, più che mai impegnato nel non facile compito di operare la temuta cura dimagrante. Giuntoli rivolto a Calvo, in una stanza attigua a quella dove vengono di solito tenute le conferenze stampa: “Ma porca di quella miseriaccia ladra! Ma anche al tie break hai la faccia tosta di vincere? Ma non ti vergogni?”

Calvo: “Ahahahah, dai Cristiano, non te la prendere, ahahahah”

Giuntoli: “Francesco, devi ammetterlo, stavolta ti è andata davvero di culo! Eccheccazzo!

Calvo: “Massì dai, non è mica il caso di farla così tragica, in fondo è la playstation… Altro torneino?

Giuntoli: “oooo yessss!” Poi, tornando per un momento serio: “si, ma oggi pomeriggio voglio vedere come te la cavi col biliardo. Ne ho fatto arrivare uno professionale, costosissimo! Direttamente dal Canada dove li producono col legno d’acero, ma non un acero qualsiasi... è una pianta che ha delle caratteristiche uniche…”

Nella stessa stanza c’erano alcuni tavoli verdi ancora da disimballare, un tavolo con la roulette e un tavolo già “operativo”, attorno al quale, animatamente discutevano alcuni sconosciuti (probabilmente dello staff di Giuntoli). Il fumo nella sala rendeva difficile non solo respirare, ma persino il riuscire a vedersi e riconoscersi a distanza.

Cherubini, tutto trafelato e mortificato, approfitta del cooling break che Giuntoli e gli altri partecipanti al torneo si stanno concedendo, per riferire alcuni aggiornamenti prima che inizi il nuovo torneo: “Cristiano, se hai un attimo ti volevo riferire cosa mi ha detto l’agente di Arthur

Giuntoli: “ancora quel cacacazzo? Ma che vogliono, ancora? Con Commisso l’accordo era chiaro: io ti copro di milioni, tu ti togli dai coglioni.  Io con questi signori non ci voglio avere a che fare, ho altro per la testa! Mica posso andare ogni volta a casa sua a cambiargli le lampadine, man mano che si fulminano, Eccheccazzo!”

Nel frattempo cominciano ad arrivare i primi mugugni da parte degli altri partecipanti al torneo di tennis della nuova PS che vorrebbero riprendere… “Cristiano, guarda che ci stanno aspettando anche quelli dall’America che giocano online. Hanno fatto la levataccia apposta per partecipare…”

Qualcuno degli amici, spazientito, se ne esce con un: “Ma Cherubini cosa viene pagato a fare, se poi per ogni minchiata lo vediamo arrivare con aria contrita a chiedere lumi.”

Un altro: “Che si contrisca di meno e che lavori un po’ di più, direi…”

Altri: “ma in contabilità cosa combinano?”

Altri ancora: “Ci credo che poi va tutto a rotoli…”

Giuntoli, glaciale: “Cherubini, hai trenta secondi per esporre la questione”

Cherubini, madido di sudore nonostante i 15 gradi impostati sul termostato: “l’agente di Arthur si lamentava del fatto che hanno scoperto solo ora che la Fiorentina non ha messo a disposizione dei giocatori degli appartamenti ma solo delle camere dell'hotel della gioventù. Hanno provato a protestare con Commisso, ma lui ha detto che questa iniziativa è stata pensata in piena condivisione con il tecnico Italiano per agevolare il più possibile l’amalgama tra i giocatori e le proprie famiglie.

L’agente di Arthur ha cercato di far capire a Commisso che un ex titolare del Brasile che ha giocato anche nel Barcellona, e, con scarsa fortuna anche nella Juventus non può essere trattato con così poco riguardo. Ci sono gli estremi del mobbing

Giuntoli: “ok, stop. Trenta secondi scaduti.”

Cherubini: “Che devo dire all'agente di Arthur”

Giuntoli: “Chiama il numero che vi ho dato per i casi di emergenza. Ti risponderà Ciro, uno dei più valenti collaboratori di de Laurentiis. Spiega in due parole a Ciro qual è il problema, vedrai che ci pensano loro a fare una trasferta a Firenze per convincere Commisso a trovare un appartamento per Arthur e la sua famiglia. Vedrai, gli faranno un’offerta che non potrà rifiutare.

Cherubini, con viva riconoscenza: “Grazie Cristiano, come faremmo senza di te? Dietro l’apparenza di uomo burbero si cela un…”

Giuntoli taglia corto: “Se hai finito, potresti, per favore, toglierti dalla palle? Noi qui torneremmo a lavorare…”

Stavano per partire con la fase a gironi, a cui avrebbe fatto seguito una fase ad eliminazione diretta, quando ad un certo punto si sente urlare fortissimo: “Goolgool… al ché tutti si alzano in piedi e corrono nella stanza attigua per vedere cosa è successo. E chi ti trovano nell’aula dei dispositivi audiovisivi? Ma sì: proprio lui: Allegri!

Giuntoli: “scusa Max, ma tu non dovevi essere in viaggio con la squadra per andare in tournée a San Francisco?”

Allegri: “Eh c’hai ragione anche te! C’hai! Ma tettù lo sai com’è San Francisco… c'ha una brutta nomea… hun vorrei che in albergo dovesse hadere inavvertitamente qualche saponetta di troppo per terra, nella zona delle docce. Normalmente nell’ambiente degli spogliatoi possono succedere hose  brutte hosì, e per questo che tanti preferiscono attivare una hopertura assicurativa, per avere almeno un buon risarcimento, in haso di ”violazione di domicilio”. Ma stavolta per la fretta non ho fatto in tempo ad attivare la solita polizza offerta da Allianz: la KiS B-side, che non è “Baciami il Culo”, ma è: “Keep in Safe your B-side”, pensata per proteggere il lato B dei dipendenti Juve che aderiscono alla promozione. Insomma, in buona sostanza non mi sono sentito sufficientemente tutelato e allora mi son detto: prendo domani il Jet di Lapo e raggiungo la hompagine direttamente a Los Angeles…”

Giuntoli: “E qui casca l'asino: perché Lapo che normalmente avendo impegni anche “trasversali” alla Juve, non partecipa a tutte le trasferte, stavolta visto che si trattava di San Francisco col suo Jet è già partito con una settimana d'anticipo e ci rimarrà fino all'ultimo, coi suoi inseparabili amici che gli danno una mano a tenere dritta la barra e ad indicare, tra i flutti, la via.”

Sempre Giuntoli: “Se l’avessimo saputo prima che preferivi non rischiare la collisione con uccelli paduli vari, che dalle parti di San Francisco, come si sa, abbondano, persin protetti dalla LIPU, non avremmo avuto niente da ridire” dice Giuntoli “ma non è che possiamo fare ste figure di merda galattiche di non presentarci proprio, senza neanche preavviso. Cazzarola!  Dovevamo metterci d'accordo…” “Io qui ho tutta una serie di impegni a catena, non posso diventare il collo di bottiglia della Juventus. Dovete imparare ad essere più autonomi, ma non alla chissenefrega, così son capaci tutti.  Poi vi lamentate che vi danno i punti di penalizzazione! E certo! Io già me li vedo i tre tenori (Infantino, Ceferin e Gravina n.d.r.) che ci cantano il De Profundis…”

Allegri: “Giuntolino bello, hun ti preoccupare , mi sono già preso io la libertà di comunicare alla sala stampa di San Francisco che la conferenza stampa è stata annullata.”

“Tra l’altro ho visto delle immagini in TV e ho notato che quelli che poi alla fine son partiti sono una quindicina di giocatori, non di più. home mai?

Giuntoli: “Ma santiddio! Queste son cose che dovresti dire tu a me!”

Tranquillino, Giuntolino bellino! Per questo mi sono preso la libertà di incaricare un mio haro amiho che di solito fa lo scafista pendolare tra Tunisia Libia e Mazara del Vallo, di raccattare una decina di ragazzi della next Gen e fare rotta per San Francisco. Dovrebbero aggregarsi al resto della squadra tra qualche ora. Hon lo zio Max si cade sempre in piedi!

Nel frattempo squilla il telefono di Giuntoli. Dà un’occhiata per vedere chi è. E’ il numero di Ciro, il factotum di AdL.

Giuntoli: “Uè Ciro, che vuoi?

Ciro al telefono: “Buongiorno, signor Cristiano, sono a Firenze, abbiamo appena spiegato a Commisso che forse è meglio se ad Arthur gli cerca una casa normale, anziché l’ostello. Si è convinto subito, ed ha insistito per poterle parlare direttamente per salutarla.

Giuntoli: “Vabbuò Ciro, passami a Commisso

Commisso: “Madonna, come non ci capimmo! Madoooo, quanto non ci capimmo!”

Giuntoli: “signor Commisso! Buon pomeriggio! Allora… Arthur avrà un appartamento per sé e la sua famiglia?

Commisso: “Ca coooome! Certo, certo! Io, veramente, stavo pensando di cedergli la mia villa, un appartamento è troppo piccolo. Per i bambini una piscina è fondamentale!

Eh, però la villa richiede dei costi di manutenzione. Come fa Arthur con lo stipendio di m**** che gli diamo? A gestire una villa…

Commisso: “ma certo, certo, le spese le pago tutte io, vedrà che Arthur sarà felicissimo e il suo rendimento in campo ne troverà giovamento. Capace che magari qualcuno riesce a spiegargli che quando ha la palla, ogni tanto potrebbe pure rischiare un cazzo di verticalizzazione

Giuntoli: “allora… siamo a posto così? Posso dire a Ciro che è tutto a posto, giusto?

Commisso: “Giustissimo! E tanti saluti alla signora!.

Ad un certo punto si sente la sigla del notiziario che riporta le ultime di casa Juve:

[Sigla del notiziario di casa Juve]

Arriva Calvo, e Giuntoli gli fa segno di entrare, giusto in tempo per sentire insieme le ultime di Casa Juve

Caso J-Medical: la clinica degli errori ancora in primo piano. Per capire come sia stato possibile l'imbarazzante scambio di cartelle avvenuto ieri, è stato aperto un fascicolo d’inchiesta da parte della procura. Il Direttore della clinica J-Medical si è detto pronto, naturalmente in via del tutto retorica, a fornire tutta la collaborazione possibile per occult… per individuare errori e responsabilità.

Giuntoli, a Calvo, tra il serio e il faceto: “tutto sta a trovare qualcuno, in tutta la clinica, che sappia distinguere una lastra da un elettrocardiogramma, perché, e non sto scherzando, lì dentro potrebbe benissimo essere che non ci sia nessuno che ne conosca la differenza!”

Sempre Giuntoli, ad un incredulo Calvo: “Sono tutti uno più spondato dell’altro! Io capisco che debba esserci qualche paraculato qua e là, ma se la percentuale diventa del 100%... Eccheccazzo. Qualcuno che pedali ci vuole… Qualcuno che sappia dove andare ci vuole…”

Prosegue il notiziario: la clinica J-Medical si è altresì detta pronta ad auto-comminarsi i famosi 20 punti di penalizzazione preventivamente prenotati nella certezza di averne necessità quanto prima. Tale procedura, lo ricordiamo, permetterà una attribuzione di punti di penalizzazione con rito semplificato.

Ancora Giuntoli: “Funziona un po’ come per il 730, una sorta di precompilato che di default parte con 20 punti di penalizzazione. Se non protesti e li accetti, finisce lì, “senza inutili spargimenti di sangue”

Sempre Giuntoli ad un sempre più incredulo Calvo: “se invece ritieni di voler modificare i valori presenti nel precompilato, allora sono tutti cazzi tuoi: scatta un controllo a tappeto su tutte le tue dichiarazioni anche quelle degli anni precedenti. E qualcosa alla Juventus vuoi non trovarla? A quel punto scatta la radiazione, e buonanotte al secchio!

Inutile dire che ho intenzione di chiedere la revisione di tutte le stagioni, da quando al comando ci sono gli Agnelli. In un secolo di gestione saranno state fatte le porcate peggiori. Basteranno le irregolarità riscontrate negli ultimi due o tre anni per ottenere la radiazione in saecula saeculorum. Chernobyl in confronto sarà nulla.

Ancora Giuntoli: “in attesa che affiorino, come acqua di sorgente, motivi di radiazione, non sono rimasto con le mani in mano. Non so se hai letto il pezzo di oggi in prima pagina di Tuttosport”, e passa il giornale a Calvo che inizia a leggere a voce alta: “la rivoluzione di Giuntoli, passa anche attraverso misure per combattere la proliferazione delle spese di viaggio senza controllo! Su questo punto, quello che è stato ribattezzato il Savonarola della Continassa, era stato fin da subito molto chiaro: le partecipazioni ai viaggi ritenute utili alla causa verranno conteggiate, e il costo del viaggio, e di tutte le altre spese legate alla trasferta, come ad esempio quella di adesso negli Stati Uniti, verranno rimborsate dalla società, mentre tutte quelle degli altri membri, che a vario titolo viaggiano con la squadra, dovranno fornire giustificativi molto approfonditi delle spese effettuate. Per tutte le altre spese, invece, ognuno dei partecipanti alla tournée, non previsto, ma comunque aggregato alla squadra, dovrà provvedere a pagare di tasca propria.

Viene finalmente messa, grazie a Giuntoli, la parola fine ad una antipatica consuetudine che portava la società a spendere centinaia di migliaia di euro per portare con sé in trasferta tutta una serie di personaggi (la famosa corte di nani e ballerine, di Formichiana memoria) la cui presenza non trovava nessuna valida giustificazione d'essere.

Rivoli e rivoletti di denaro che prendevano strade tortuose, spesso sotterranee e che vedevi andar via senza poi capire dove finissero, quasi sempre nelle mani di chi, affetto da atavica sete di denaro, spinto da irresistibile bramosia di ricchezza, approfittava di ogni goccia per ingrossare le proprie otri.

Calvo si apprestava a concludere la lettura dell’articolo, ma viene interrotto da Giuntoli che tiene a fornire il suo punto di vista sull’articolo, e soprattutto a mettere ben in chiaro quei rivoli e rivoletti nelle tasche di chi andranno d’ora in poi a finire!

Squilla il telefono: è AdL in persona che ha letto anche lui l’articolo di Tuttosport e vuole complimentarsi, ma poi farsi anche due risate facendosi raccontare i retroscena del decreto societario.

AdL: “Cristiano, io non ho parole… io davvero non ho parole per esprimere tutta la mia ammirazione! Tu  hai davvero le stigmate del predestinato. NON COME CERTI CHE NON NE AZZECCANO UNA” e mentre dice così, si sente sbattere i pugni sul tavolo

Ancora AdL, cercando di contenersi: “che non ne fanno una buona, ma nemmeno sulla legge dei grandi numeri. Hai presente “uno su mille ce la fa? Qui nemmeno una su un milione ce la fa. Ed io, che vorrei poter lasciare il mio impero sereno e senza pensieri, sono qui ogni giorno che il padreterno manda in terra, per riempirlo di angustie.

Giuntoli: “Aurè, non ti angustiare, hai sentito della novità? Ahahahah adesso che ho tolto con un “decreto societario” quello che veniva chiamato  il fenomeno (praticamente istituzionalizzato) dello sfama-nani-e-ballerine, tutti i soldoni che qui erano abituati a veder volar via, adesso li prendo e me li ficco in tasca io! Dal primo all'ultimo!

Dall'altro capo si sente AdL che ride divertito. Ahahahahah

Non ci sono dubbi: Giuntoli, ogni giorno di più, si rivela essere il degno successore che inutilmente AdL aveva sperato potesse essere quel fessacchiotto di suo figlio. Un Bambascione come tanti altri, ma reso pericoloso dalle grandi quantità di denaro, a cui, pur nella sua inettitudine, era in grado di accedere. Per il momento AdL, per incrementare il suo (di Giuntoli n.d.r.) bagaglio di esperienza, lo aveva mandato alla Juve (a fare una specie di Erasmus) e nel contempo per fare da cavallo di Troia, e, dall’interno, nel giro di un solo anno. Ma un giorno egli (sempre Giuntoli n.d.r.) tornerà a Napoli per prendere in mano il testimone del potere che AdL ha preparato per lui, per condurre il Napoli, in una marcia trionfale inarrestabile, prima ai vertici della serie A, e, in rapida successione, in cima all’Europa con la vittoria della Champios League e di tutto quello che è possibile vincere.

Un piano da cavalcata delle Valchirie, studiato nei minimi dettagli, i cui sviluppi, noi della redazione di Piccio news non mancheremo di riportare, in tutta la loro epica narrazione.