Hanno fatto clamore le parole usate nel post-partita da Antonio Conte, in cui senza peli sulla lingua ha iniziato a difendere a spada tratta la sua squadra, con cui ha migliorato il piazzamento dell'anno precedente (quarto posto) e facendo il record di punti dall'anno del triplete (82, contro i 69 della scorsa stagione).

ATTACCO ALLA SOCIETÀ 

Ci si aspettava una conferenza stampa tranquilla, con toni decisamente diversi da quelli usati da Conte ieri sera. L'allenatore neroazzurro ha detto chiaramente che nessuno ora deve salire sul carro, di una formazione troppo spesso criticata dalla stampa, che comunque può vantare la miglior difesa e il secondo miglior attacco. La società sicuramente non può aver gradito il fatto che l'Inter non sia mai stata difesa da nessuno nei post-partita, sia quando si subivano torti arbitrali, sia in altre situazioni in cui andava difeso l'ambiente. Non ultime le dichiarazioni di Conte sui calendari: ci fu un grande sfottò da parte delle tifoserie e le varie testate giornalistiche che etichettano Conte come uno che sta sempre a lamentarsi, mentre quando le stesse dichiarazioni le fa Sarri, nessuno dice nulla. 

MR. 12 MILIONI 

Conte è stato etichettato come mister "12 milioni", come se il fatto che prenda così tanto debba per forza essere sinonimo di vittoria del campionato. La squadra è sempre stata dalla sua parte, senza le solite sbandate che si avevano durante gli anni precedenti. Si è arrivato a solo un punto dalla Juve (probabilmente la peggior Juve degli ultimi anni) ma Conte ha continuato a ricevere critiche (si poteva fare di più in Champions, ma se sbagli paghi, e quella rimonta a Dortmund l'hai pagata carissima), è vero che l'Inter ha fatto un'importante campagna acquisti, spendendo quasi 200 milioni, ma è pur vero che bisogna spendere per ridurre il gap, e prendere giocatori funzionali (vedi Lukaku e Barella). L'Inter ha un monte ingaggi molto più basso di quello della Juve, che ha comunque ingaggi monstre come quello di CR7 da 30 milioni, poi De Ligt, Higuain, Bonucci, Ramsey e Rabiot, senza dimenticare Dybala che probabilmente rinnoverà a cifre intorno ai 13 milioni, mentre l'Inter paga un ingaggio simile solo a Lukaku (7.5 milioni). Anche la rosa è completamente diversa, perché da una parte in panchina Sarri si ritrova gente come Douglas Costa, Higuain, Ramsey, dall'altra Conte ha avuto spesso a che fare con degli infortuni pesanti, come quelli di Sanchez e Sensi, che hanno costretto Conte ad utilizzare come titolari, dei calciatori che avrebbero dovuto fare soltato rifiatare le prime linee. 

USCITE DALLA SOCIETÀ 

Un'altra cosa che ha fatto imbestialire Conte sono le uscite di notizie dall'interno che destabilizzano l'ambiente. Come ha detto lui stesso ieri in conferenza stampa, riportando le parole che disse Spalletti nel febbraio del 2018, in cui diceva che qualcuno dall'interno spifferava le notizie ai giornali (a quel tempo si parlava del fatto che l'Inter non sarebbe andata in Cina nella tournée estiva), ultimamente sui giornali invece non si parla altro che di Brozovic e tutto ciò che sta facendo e questo ha fatto sicuramente storcere il naso a Conte. È vero che i panni sporchi vanno lavati in casa, però all'allenatore neroazzurro quest'anno gliene sono state dette di tutti i colori e lui ha approfittato di una delle ultime conferenze stampa della stagione per togliersi tutti i sassolini nella scarpa.