Dopo il pareggio di Kiev che lascia immutato il girone di Champions ed in attesa del big match di Madrid contro il Real, per l'Inter è di nuovo tempo di pensare al campionato con la sfida contro il Parma che incombe sul cammino dei nerazzurri. L'ultima partita contro il Genoa ha ridato smalto al progetto nerazzurro nonostante una manovra ancora imbrigliata all'interno di un possesso palla sterile e dalla poca creatività in fase offensiva. Problemi, questi, superati grazie ai giocatori che sono riusciti a scardinare il bunker messo in atto da Maran con pazienza ed intelligenza come dimostra il gol del vantaggio di Lukaku nato sfruttando un errore in fase di uscita degli avversari e verticalizzando con rapidità per sorprendere una difesa fino a quel momento invalicabile. Vittoria, quella di sabato scorso, condita dalla porta inviolata di Handanovic cosa poi ripetuta a Kiev e che dimostra come la difesa meno battuta della scorsa stagione stia piano piano riprendendo confidenza dopo i clamorosi errori delle prime uscite stagionali.

Tra Covid (Skriniar ancora positivo), infortuni (Lukaku si aggiunge ai già acciaccati Sanchez e Sensi) e turnover (il calendario vedrà di scena l'Inter già martedì contro il Real), l'undici titolare di Conte sarà in parte rivoluzionato.
Davanti a capitan Handanovic dovrebbero agire De Vrij (nella quasi inedita posizione di centrale di destra), Ranocchia (ottimo esordio contro il Genoa) e Kolarov (con Bastoni a riposo in vista del Real). In mezzo al campo dovrebbe rivedersi Gagliardini con Barella (uno dei migliori da inizio stagione e capace con il suo ingresso di cambiare la partita contro il Genoa come dimostra l'assist per il gol di Lukaku), mentre sugli esterni dovrebbero agire il confermato Hakimi e Darmian (spostato sulla sinistra a dimostrazione della sua duttilità tattica). Sulla trequarti grande chance per Eriksen che in settimana ha continuato a palesare un certo fastidio per le tante panchine, mentre a fare coppia con Lautaro dovrebbe toccare a Perisic in vantaggio su Pinamonti. Proprio l'utilizzo di Perisic come seconda punta sarà l'occasione per un ulteriore valutazione sul croato già bocciato in quel ruolo la scorsa estate. Oltre a Pinamonti spera in una maglia da titolare anche Nainggolan anche se, al momento, è più facile prevedere un suo eventuale inserimento a partita in corso.

Tatticamente parlando, come detto, la partita con il Parma sarà l'occasione giusta per valutare Eriksen e Perisic, ai quali viene chiesto un cambio di rotta per essere finalmente protagonisti del progetto Conte (cosa questa che riguarda soprattutto Eriksen). La partita, inoltre, servirà per valutare la tenuta difensiva ma anche la fase propositiva della squadra che orfana di Lukaku dovrà affidarsi ai gol e alle giocate di Lautaro. Nelle ultime giornate l'attaccante argentino è sembrato meno partecipe alla manovra ma anche meno tranquillo. Cosa questa già successa nella passata stagione quando le voci sull'interesse del Barcellona nei suoi confronti iniziarono a prendere corpo. Voci che ebbero un effetto contrario sul toro che anzichè mettere in evidenza le proprie qualità finì per farsi sommergere dai dubbi sul futuro concludendo la stagione in tono minore rispetto all'inizio roboante con il quale era riuscito ad entrare sempre di più nel cuore dei tifosi nerazzurri e del suo allenatore che lo vedeva (e lo vede) come partner perfetto per Lukaku. Ora che il belga è fermo ai box, Lautaro avrà la grande occasione di rimettersi sulla giusta strada e di trascinare l'Inter alla vittoria a suon di giocate e gol decisivi. In più anche la manovra offensiva avrà bisogno della classe dell'argentino visto che la squadra non potrà contare sulle continue sponde del numero nove.

Contro i nerazzurri ci sarà un Parma ancora alla ricerca della sua identità e questo potrebbe essere uno dei fattori più complicati per Conte in preparazione alla partita. Il Parma delle ultime stagioni era tutta difesa e contropiede come dimostra la partita della scorsa stagione quando Gervinho e Karamoh crearono più di un grattacapo alla difesa nerazzurra. Ora, con l'avvento di Liverani, la squadra punta più sul gioco e sul comandare la partita anche se per vedere il vero Parma di Liverani bisognerà ancora aspettare un pò di tempo visto anche il cambio di proprietà e di assetto societario che ha visto gli emiliani concludere la rosa solo nelle ultime ore del mercato. In più il passaggio dal 4-3-3 al 4-3-1-2 ancora non è stato interiorizzato del tutto dai giocatori e questo potrebbe essere un punto di enorme vantaggio per Conte che può contare su più di un anno di lavoro con la sua squadra. Per fronteggiare l'Inter e per provare a scalare posizioni in classifica, Liverani dovrebbe schierare la sua squadra con Sepe in porta,Iacoponi,Gagliolo,Osorio e Pezzella in difesa,Grassi,Cyprien e Kurtic in mezzo al campo con Kucka rivisitato nel ruolo di trequartista alle spalle del duo Gervinho-Cornelius.

Al di là dell'avversario, per Conte sarà importante dare continuità alla vittoria di Genova, in attesa della sfida al Real Madrid che potrebbe riscrivere il presente e il futuro dell'Inter.